Teatro: sul palcoscenico gli utenti e gli operatori del centro diurno di riabilitazione psichiatrica di Lastra a Signa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 dicembre 2008 21:58
Teatro: sul palcoscenico gli utenti e gli operatori del centro diurno di riabilitazione psichiatrica di Lastra a Signa

Firenze, 8 dicembre 2008. Nella salute mentale c’è posto anche per il teatro. Un posto di prima fila se ad assegnarlo è la sensibilità del progetto Icarus che vede nel mondo della scena un possibile strumento di riabilitazione. Presentato dalla ASL 10 di Firenze (Dipartimento salute mentale) MOM 8 e finanziato dalla Regione Toscana, il progetto promuove e sostiene le tante realtà teatrali toscane che operano nella salute mentale con l’obiettivo di mettere in risalto e valorizzare la diversità.

Una rete di esperienze laboratoriali che mira a costruire percorsi di autostima e autonomia mentale. “Victor o i bambini al potere” allestito dall’Associazione Agatà e dal Centro diurno “I coriandoli di Lastra a Signa”, è frutto di una di queste attività condotte da Francesca Sanità e Laura Cupisti, l’una attrice, l’altra operatrice professionale. Il Teatro Studio di Scandicci lo ospiterà mercoledì 10 dicembre alle ore 21.
Dal centro di riabilitazione psichiatrica di Lastra a Signa al palcoscenico del Teatro Studio di Scandicci.

Pazienti e operatori del centro diurno “I coriandoli” si sperimentano e confrontano per la prima volta con un testo teatrale. A dar loro l’occasione è un lavoro, curato alla regia da Francesca Sanità e Laura Cupisti, che trae ispirazione dal testo surrealista “Victor o i bambini al potere” di cui autore è Roger Vitrac. Il testo è stato rappresentato nel 1929 da Antonin Artaud.
I riflettori si accendono su un gruppo di quindici persone, “protagonisti di un’esperienza che nasce dalle loro improvvisazioni sulle relazioni familiari”.

A farlo notare sono le registe, Francesca Sanità e Laura Cupisti: “grazie alla creatività e all’impegno di queste persone – commentano - abbiamo messo in piedi un nuovo spettacolo che è nato dopo una lunga elaborazione e ha coinvolto il gruppo a pieno, ognuno di loro vi si è dedicato con grande passione”.
I pazienti e gli operatori del centro sono Linda Peduto, Sonia Forconi, Felicia Schirò, Rivka Barone, Antonella Calamaggi, Loredana Lo Faro, Elisabetta Cafaggi, Alberto Becucci, Fabrizio Benedetti, Massimo Gheri, Ivan Liaci, Fabio Lombardi, Dante Rossi, Vincenzo Cerreto, Luigi Caroppo.
Lo spettacolo mette in scena il festeggiamento del compleanno di Victor, che con i suoi nove anni ribalta tutte le regole e le ipocrisie della borghesissima famiglia alla quale appartiene.

Victor compie nove anni. Victor è un bambino alto un metro e ottanta, straordinariamente acuto e intelligente. Victor è capace di mettere in difficoltà i parenti e gli amici invitati alla sua festa di compleanno: tutti i loro principi, i loro valori borghesi, le loro ipocrisie. Attraverso questo dramma borghese l’autore vuole “Trascrivere la vita come è veramente” e “per far questo è necessario spogliarsi di tatto e misura”. Victor con la sua crudeltà, con il suo parlare fuori dagli schemi, con i paradossi che rappresenta anche fisicamente, è una figura destabilizzante, inquietante, che ci trascina in un viaggio alla ricerca dell’autenticità.
Il Teatro Studio di Scandicci ha messo a disposizione gratuitamente lo spazio.

I costumi e le scene sono di Antonio Musa, le luci e il video di Marco Ulivieri, l’elaborazione suono è di Leonardo Granchi.
Ingresso a offerta libera.

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