TAV: in stato di abbandono il cantiere del Carlone (Vaglia)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 2008 17:22
TAV: in stato di abbandono il cantiere del Carlone (Vaglia)

Un vero e proprio insulto al buon governo della spesa pubblica, la scena che si presenta oggi agli occhi di chi visita il campo-base del cantiere TAV del Carlone, nel Comune di Vaglia, alle porte di Firenze. È stato, quello del Carlone, il primo cantiere aperto sulla “tratta infinita” Bologna-Firenze, 73 km di galleria su 78 totali di percorso. “Inoltrandoci in quello che è stato il quartier generale della Tav – spiega l’emittente Toscana TV, che ha videodocumentato le condizioni denunciate venerdì 31 ottobre da Il Galletto, settimanale mugellano - incontriamo lo sfacelo più totale: vetri rotti, impianti di condizionamento sradicati, documenti contabili, addirittura siringhe abbandonate.

La situazione è ben al di là della decenza (...) Pare veramente un inno allo spreco, una specie di dimostrazione di quanto poco siano tutelate le nostre finanze ed un territorio come quello del Mugello”.
Le immagini pubblicate da Il Galletto (che ringraziamo per l’autorizzazione a pubblicarle anche su questo sito) rivelano senza equivoci l’entità del degrado.
“Ciao Cavet è stato bello” (foto 1): così saluta a titoli cubitali sulle pareti esterne di una delle strutture del campo chi ha potuto profittare dell’incuria della proprietà nella tutela dei propri beni e delle proprie carte.

“Le foto non lasciano dubbi”, scrive Il Galletto. “I lavori sono in pratica finiti, al campo base non ci dormono più operai ormai da un po’ di tempo, ma tutto è lasciato all’abbandono (foto 2-5). I soliti ignoti hanno scritto sulle pareti dei container ma quel che è peggio hanno rotto vetri, sono entrati negli ambienti dove porte e finestre sono comunque aperte ed hanno rovistato ben bene. Negli uffici ci sono ancora registri, documenti, fatture. Computer, tastiere, monitor, ventilatori a pale, lampade a basso consumo probabilmente ancora in buono stato lasciate lì senza nessun controllo e preda di chiunque.

L’abbandono è totale, lo spreco vergognoso. Dal Cavet nessuno parla. L’unica notizia che siamo riusciti a sapere è che il cantiere è in fase di dismissione. Nulla di più. Nel frattempo ci hanno pensato sempre i soliti ignoti a dismettere, portando via anche le pentole della cucina attrezzata del campo”.
Il settimanale mugellano rivisita la storia dell’insediamento dei cantieri TAV, presenti in Mugello ormai da oltre dodici anni. “Secondo gli accordi del ’95 Cavet e Tav hanno l’obbligo di ripristinare le zone che hanno ospitato i cantieri e di riportarle quindi a come erano prima dell’inizio dei lavori.

In una nota del 2006 l’assessore regionale all’Ambiente Artusa specificava che "per alcuni campi base, Castelvecchio nel Comune di Firenzuola, Carlone nel Comune di Vaglia le amministrazioni comunali hanno ottenuto dal Ministero dell’Ambiente e del Territorio di non procedere, come da accordi, al ripristino ambientale delle aree al fine di poter utilizzare le strutture e servizi esistenti, uffici, volumi tecnici e ricreativi, alloggi operai, per la pubblica utilità"."In un primo momento – spiega il Sindaco di Vaglia Fabio Pieri – l’idea era quella di allestire nei locali dismessi del campo base un centro intercomunale di Protezione Civile, in accordo con la Comunità Montana e la Provincia, cosa che non è mai andata in porto, il Centro è stato realizzato poi a Borgo".

Allora che ne sarà di tutte quelle strutture? "Cavet deve assolutamente ripristinare l’ambiente così com’era prima del suo arrivo – spiega ancora Pieri – so che alcune strutture sono già state portate via, qualcosa è già stato smontato ma è chiaro che in una situazione di smantellamento così non ci sono controlli e tutto è lasciato in decadenza"”.

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