Università: niente occupazione alla Facoltà di Psicologia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 ottobre 2008 19:07
Università: niente occupazione alla Facoltà di Psicologia

Alla Facoltà di Psicologia oggi l'Assemblea operativa degli Studenti, convocata in Aula 12 a seguito dell'Assemblea Generale dello scorso Giovedì 16 Ottobre, dopo una lunga e attenta analisi della Legge 133/08 e dei suoi pericolosi effetti sull'Università Pubblica e sulla vita di tutti, ha deciso di AUTOGESTIRE gli spazi dell'AULA 12, organizzato come Laboratorio Permanente per l'elaborazione di nuove proposte, iniziative di coinvolgimento all'interno e all'esterno della Facoltà, azioni dimostrative e d'impatto, per provocare e sovvertire schemi precostituiti, per stravolgere lo schema mentale a cui i media ci costringono.
“Che soddisfazione -dichiarano del Coordinatore di Forza Italia Giovani Firenze, Tommaso Villa e i Responsabili Universitari Niccolò Macallè ed Alessio Paoli- il Collettivo non ottiene la maggioranza dei voti per occupare! Proprio così questa volta la sinistra ha fatto male i suoi calcoli ed è sbattuta contro la volontà degli studenti di non concedere il blocco della didattica.

Alla fine ha infatti vinto la proposta di autorizzare una forma di protesta più pacata (sempre da noi non condivisa) che porti all’autogestione di una sola aula per consentire il dibattito sulla legge Tremonti” “Crediamo che il risultato ottenuto, anche grazie all’intervento di Forza Italia Giovani in assemblea sia significativo. Laddove infatti un dibattito aperto e leale è presente e gli studenti possono veramente votare, il risultato è chiaro, come già appariva dalla nostra raccolta firme contro le occupazioni delle facoltà universitarie: la didattica non si tocca! Nessuno può arrogarsi il diritto di impedire il regolare svolgimento delle lezioni.”
È stato accolto da migliaia di ragazzi, tra applausi, scatti fotografici e domande curiose.

Così Carlo Conti ha fatto il suo ingresso stamani, alla Stazione delle Idee, la tre giorni organizzata dalla Provincia di Firenze e interamente dedicata agli studenti delle scuole del territorio fiorentino. A dare il benvenuto al presentatore è stato il Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi. “Io sono stato uno studente dell’istituto tecnico Luca d’Aosta – ha detto Carlo Conti – non ero una testa calda ma un ragazzo impegnato e attivo alla vita della mia scuola. Ricordo ancora che insieme ai miei compagni inventammo il ‘G.i.p.’, gruppo impegno democratico ”.

Con queste parole, il noto presentatore televisivo si è aperto al dialogo con gli studenti che chiedevano consigli su come vivere gli anni della scuola. Il colloquio è proseguito tra aneddoti e suggerimenti che Carlo Conti ha rivolto agli studenti, dal credere sempre in se stessi al non seguire come un gregge le mode del momento, dal rispettare la propria vita al non cadere nelle trappole e nei tunnel. “Almeno una volta nella vita – ha aggiunto Carlo Conti – il treno della fortuna passa per tutti ma bisogna avere la preparazione adatta per poter salire.

Bisogna fare la gavetta e non pensare di avere tutto e subito. Solo così si potrà assaporare il gusto della propria realizzazione”.
«Un dibattito all'insegna del mancata pluralità e della mancanza di proposta durante il confronto di quest'oggi alla Stazione Leopolda sugli effetti del "decreto del Gelmini" nell'ambito della scuola secondaria» dichiarano Jacopo Bianchi, consigliere comunale FI-PdL, e Guido Castelnuovo Tedesco, presidente del Comitato per la Vivibilità di Firenze, già vicepresidente della Consulta Provinciale degli Studenti, in merito all'iniziativa della Provincia "La Stazione delle Idee", in scena da oggi presso la Stazione Leopolda sul tema della scuola».

«Quali tanto annunciati "momenti di riflessione e di approfondimento senza ipocrisie e senza pregiudizi", come riporta il programma dell'iniziativa, ha pensato di mettere in pratica il presidente Renzi proponendo il dibattito dal titolo "Scuola secondaria: le proposte per il futuro", quando la Provincia non ha garantito la partecipazione di personalità realmente rappresentative, bensì dei singoli relatori senza alcun tipo di raziocinio». «Non solo è inaccettabile una rappresentanza parziale delle categorie, laddove infatti non sono stati presenti ufficialmente né la Consulta Provinciale degli Studenti di Firenze, né l'Associazione Nazionale dei Presidi, ma è gravissima - continuano Bianchi e Castelnuovo Tedesco - la partecipazione esclusiva dell'on.

Rosa De Pasquale del Partito Democratico in assenza di una controparte di pari livello. Da quanto si evince dal programma, infatti, a rappresentare propriamente le istituzioni è stata solo la Giunta Provinciale, organizzatrice dell'evento, che ha pensato di cogliere l'attimo e di farsi bella sfruttando la protesta delle numerose occupazioni nei licei fiorentini». «Risulta evidente - proseguono Bianchi e Castelnuovo Tedesco - come il presidente Renzi corra ai ripari rispetto alle iniziative della sua concorrente Daniela Lastri, che nella scorsa settimana aveva incontrato più volte gli studenti occupanti le scuole fiorentine, addirittura imbastendo in fretta e furia un comizio all'interno del Salone dei Duecento, spacciandolo per un incontro informativo sul "decreto Gelmini".

I due avversari alle primarie del Partito Democratico, entrambi coinvolti all'interno del mondo della scuola, stanno infatti contendendosi l'appeal degli studenti fiorentini, fomentando una protesta che, di per sé, sarebbe legittima, ma che i due Amministratori hanno dimostrato di voler rendere improduttiva e demagogica per alimentare il bacino elettorale». «Durante la scorsa edizione de "La Stazione delle Idee", la Provincia invitò a partecipare l'allora ministro Giuseppe Fioroni, che rispose ad alcune domande formulate dagli studenti presenti, e pertanto risulta al quanto contraddittorio e biecamente politico - chiosano Bianchi e Castelnuovo Tedesco - il fatto che, non solo nessun rappresentante del Governo Berlusconi sia stato invitato quest'anno all'iniziativa della Provincia di Firenze, ma che gli interventi dei rappresentanti del Partito Democratico sono stati contraddistinti da attacchi all'Esecutivo, in ambiti che addirittura uscivano dall'oggetto del confronto, relativamente alla scuola primaria ed alle scelte della attuale maggioranza parlamentare».

«Non creda il Partito Democratico di prendere per in giro i nostri studenti - concludono Bianchi e Castelnuovo Tedesco -, perché, come dovrebbe ben sapere, questo tipo di giochetti non sono ben visti da chi ha a cuore il futuro della scuola italiana e che vorrebbe dalle istituzioni una maggiore responsabilità e disponibilità al dialogo, che, evidentemente, ha ben poco a che fare con questo tipo di iniziative fumose ed autoreferenziali».

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