Nasce il progetto Città della guida sicura, mentre in strada continuano le infrazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 luglio 2008 23:08
Nasce il progetto Città della guida sicura, mentre in strada continuano le infrazione

Firenze, 15 Luglio 2008- Una vera e propria "città" dedicata all'attività di prevenzione degli incidenti stradali. E' quella che nascerà nel parco di via del Mezzetta, nell'area attigua a San Salvi dove è ospitata Vigilandia. Lo studio di fattibilità è stato approvato oggi dalla giunta comunale su proposta dell'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni. "Da tempo l'Amministrazione comunale è impegnata in una attività di sensibilizzazione e prevenzione degli incidenti stradali.

Un'attività mirata soprattutto ai più giovani: purtroppo i sinistri sulle strade in Italia rappresentano la prima causa di morte in questa fascia di popolazione e circa il 25% dei decessi riguarda ragazzi under 23 anni". E Firenze non fa eccezione: l'anno scorso i morti sulle strade fiorentine sono stati 21 in oltre 5.430 incidenti. Quest'anno invece, dal 1° gennaio, hanno perso la vita sulle strade fiorentine 7 persone e tra queste un sedicenne e due venticinquenni. "Si tratta di numeri drammatici - ha aggiunto l'assessore Cioni - che testimoniano come quella degli incidenti stradali sia una vera emergenza.

Per questo è necessario continuare l'impegno per sensibilizzare e promuovere gli utenti della strada di oggi e di domani sull'importanza del rispetto delle regole. La stragrande maggioranza degli incidenti avviene infatti in seguito a un comportamento scorretto o all'imperizia dei conducenti. Ecco perché questa nuova struttura riveste un ruolo particolarmente importante - ha sottolineato l'assessore - consentirà infatti lo svolgimento in modo continuativo delle esercitazioni di guida dei ciclomotori per i più giovani, finora effettuate in modo sporadico".

L'obiettivo del progetto è proprio quello di dare ai ragazzi che guidano il motorino una conoscenza pratica che si aggiunge a quella teorica ottenuta con i corsi per il rilascio del patentino. Non si tratta di una novità assoluta: l'Amministrazione comunale nell'ambito delle campagne per la sicurezza stradale ha già promosso esercitazioni di questo tipo per esempio in alcune scuole. Il progetto "Città della guida sicura" fa un passo ulteriore trasformando le iniziative spot in una attività didattica continuativa.

E questo è possibile soltanto creando una struttura permanente dove unificare tutte le iniziative in questo ambito, anche quelle storiche svolte da Vigilandia nelle scuole fiorentine. Già individuato anche il luogo fisico dove realizzare la "Città della guida sicura". Si tratta di una porzione del giardino di via del Mezzetta di proprietà dell'Amministrazione comunale, attiguo a San Salvi. Quindi il parco di via del Mezzetta ospiterà le due aree destinate alle esercitazioni, ovvero i circuiti ciclabili di Vigilandia e la nuova pista moto per le prove sui ciclomotori.

Prevista anche la realizzazione di una struttura per l'accoglienza dei ragazzi con aula didattica, spogliatoi, locali per il ricovero di ciclomotori e biciclette, magazzino e servizi igienici. L'obiettivo è dare vita a una struttura unica destinata a diventare un centro pilota di riferimento a livello regionale anche nella prospettiva che le esercitazioni di guida diventino obbligatorie. In questo caso l'area sarà utilizzata dagli studenti di Firenze e successivamente anche da quelli degli altri comuni.

Inoltre la "Città della guida sicura" potrà ospitare anche iniziative sul tema della sicurezza stradale anche al di fuori dei circuiti scolastici. Adesso dopo l'approvazione dello studio di fattibilità, l'Amministrazione comunale inizierà un confronto con le varie istituzioni (dalla Regione alla Provincia fino all'ex provveditorato agli studi) per coinvolgerli nella realizzazione del progetto anche dal punto di vista del reperimento delle risorse.
È salita ripetutamente sul cordolo con la sua auto finché non è stata fermata dagli agenti della Polizia Municipale richiamati da alcuni passanti.

Si tratta di una giovane che questa mattina, intorno alle 10.45 nel mezzo del traffico cittadino, ha iniziato a salire con l'auto sul cordolo che separa la carreggiata tra viale Lavagnini e piazza della Libertà. Una volta arrivati sul posto gli agenti motociclisti hanno immediatamente notato lo stato confusionale della donna, causato dall'assunzione di sostanze stupefacenti. La giovane, M.A, 32 anni, è stata accompagnata in ospedale dove è risultata positiva ai test relativi alla presenza agli oppiacei (in specifico eroina).

Da ulteriori accertamenti è poi emerso che la donna stava guidando senza aver mai conseguito la patente. Inoltre il veicolo, una Fiat Croma intestata alla stessa M.A., è risultato privo di assicuraziona. Infine non era stata effettuata la periodica revisione del mezzo. L'auto è stata quindi sequestrata ai fini della confisca come prevedono le nuove disposizioni dell'articolo 187 del codice della strada (ovvero guida in stato di alterazione psico-fisica per uso a di sostanze stupefacenti).
Aveva parcheggiato l'auto nei posti a pagamento senza aver versato quanto dovuto ma esponendo sul cruscotto un contrassegno invalidi.

Che però da accertamenti è risultato essere la fotocopia del permesso intestato alla sorella del proprietario dell'auto che per questo è stato denunciato dalla Polizia Municipale. L'episodio, avvenuto ieri pomeriggio intorno alle 16, ha preso il via da un controllo effettuato dagli agenti in piazza delle Cure. Qui i vigili hanno notato che un'auto in sosta in uno spazio a pagamento (senza però averlo effettuato) esponeva un contrassegno invalidi. A prima vista il permesso sembrava autentico ma da ulteriori controlli è emerso che invece si trattava di una fotocopia.

Vista l'impossibilità di rimuovere il veicolo (il tipo di infrazione non prevede questa possibilità), gli agenti hanno effettuato accertamenti per rintracciare il proprietario dell'auto e il titolare del permesso. Accertamenti che si sono conclusi alle 21.30 quando i vigili si sono recati presso le abitazioni del titolare (una donna che non è risultata in casa e all'appello mancava anche l'auto) e del proprietario del veicolo (ovvero il fratello della invalida). L'uomo era in casa e l'automobile era parcheggiata nella strada con ancora esposto la fotocopia del contrassegno.

Questi è stato quindi denunciato per sostituzione di persona, truffa e falsità materiale. Sono in corso accertamenti in merito alla legittimità dei numerosi passaggi sotto le porte telematiche di accesso alla ztl e alle corsie effettuate dal telepass abbinato al permesso.

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