Terra Futura: contro la crisi della finanza la Cisl propone tasse più forti a chi esce velocemente dal mercato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 maggio 2008 20:15
Terra Futura: contro la crisi della finanza la Cisl propone tasse più forti a chi esce velocemente dal mercato

Firenze, domenica 25 maggio 2008– «Occorre dare vita a una riforma del sistema dei mercati finanziari. E deve partire da una convenzione che coinvolga tutti gli Stati, perché i singoli Paesi nazionali sono troppo deboli di fronte al mastodontico potere dei flussi finanziari internazionali». Sono le parole di RAFFAELE BONANNI, segretario generale della CISL, intervenuto a Terra Futura (mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità, Firenze, Fortezza da Basso), che chiude oggi i battenti con 94.000 visitatori, 550 espositori, 5000 realtà rappresentate, 220 convegni, 160 momenti fra animazioni e laboratori interattivi di buone prassi.
Le crisi finanziarie stanno coinvolgendo non solo i Paesi poveri ma anche quelli del benessere, pesando in modo grave sulla stabilità dell’economia mondiale.

E la speculazione senza regole e corrotta compromette fortemente uno sviluppo compatibile, con conseguenze sulle persone e sui popoli più poveri, ma non solo. “Storie di crisi” che, in questi ultimi due decenni, si susseguono a ritmi incalzanti, con una media di una ogni due anni e mezzo.
«C’è anche un problema di limitazione delle entrate e uscite dei capitali dai mercati – ha continuato BONANNI -, che non aiutano le realtà produttive, ma anzi le mettono in difficoltà perché perseguono solo speculazioni e facile guadagno.

Un’energia potentissima che viene usata contro l’uomo e contro la stabilità delle persone, delle aziende e delle economie dei singoli territori». «Servono regole a livello sovranazionale – ha concluso -. La nostra proposta? Tasse più forti a chi esce velocemente dal mercato, e tasse debolissime a chi invece è più stanziale». A Terra Futura, tra le voci diverse che in questi giorni hanno insistito sull’esigenza di una svolta e di regole chiare - oltre che di “etica” - nella finanza, la CISL sostiene ormai irrimandabile una riforma dei meccanismi che regolano i mercati finanziari e il rapporto della finanza con lo sviluppo, con il mondo produttivo, con la compatibilità ambientale, con la vita degli uomini.

E prende il via proprio da Terra Futura questo percorso di definizione della proposta, che vede il sindacato chiamare all’appello la società civile per ascoltarne e raccoglierne il contributo. Un percorso in cui si intende coinvolgere le organizzazioni (a partire da Banca Etica, Libera-Associazione contro le mafie, Caritas italiana, l’Osservatorio sulla Finanza,…) e i testimoni significativi di questo mondo. Un iter che porterà alla stesura di un testo e culminerà il 18 giugno prossimo con il lancio della proposta a Roma.
Tra gli obiettivi della proposta: la trasparenza di tutta la “filiera del denaro” costruendone a monte la tracciabilità; normative, agevolazioni fiscali e standard di trasparenza per gli investimenti socialmente responsabili; disincentivazione dei paradisi fiscali e bonifica della finanza ai confini con l’economia criminale; manovre fiscali penalizzanti operazioni puramente speculative, rischiose e poco trasparenti; tutela del risparmio dagli strumenti finanziari e assicurativi strutturati; tutela del debitore debole, rispetto alla richiesta di sottoscrizioni indesiderate che ne aggravano la posizione debitoria; riduzione e selezione delle forme di incentivazione del management e degli operatori che accentuano il conflitto di interessi.
Sollecitato a margine rispetto al dibattito sul nucleare, BONANNI ha risposto: «L’obiettivo prioritario è l’autonomia energetica.

La scelta principale della Cisl è ricorrere all’eolico, fortificare l’idroelettrico e il fotovoltaico, cioè puntare sulle energie rinnovabili, dando loro impulso e buone politiche di incentivazione. E solo se attraverso queste forme non si riesca a raggiungere l’autonomia, valutare senza preconcetti ideologici il possibile utilizzo di forme tradizionali, compreso il nucleare di quarta generazione».
E ancora, in tema di partecipazione dei lavoratori alle gestioni aziendali, ha detto: «Propongo di mettere all’ordine del giorno del Parlamento il varo di una legge che permetta ai lavoratori di associarsi nelle azioni e di poter partecipare non solo al capitale di rischio ma anche al governo delle aziende stesse.

Il Governo se ha buone intenzioni faccia subito una legge che stabilisca come regola per tutte le concessionarie di servizi (poste, telefonia, autostrade...) l’inserimento nei consigli di sorveglianza di lavoratori liberamente eletti da altri lavoratori».

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