Firenze capitale di Carosello: da Bidi Bodi Bu a Pitu Pitum Pa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 maggio 2008 14:40
Firenze capitale di Carosello: da Bidi Bodi Bu a Pitu Pitum Pa

Il Genio Fiorentino riscopre la genialità di Carosello che per molti rappresenta l’alba del consumismo italiano, mentre per altri solo l’ultima concessione ludica prima di andare a dormire. Probabilmente Carosello è stato questo ma anche tanto e tanto di più. Tutti ricordano slogan e testimonial, ma pochi sanno che gran parte di quei mini spettacoli di un minuto e mezzo che fecero rallegrare l’Italia dal 1957 al 1977 sono stati pensati e realizzati proprio a Firenze. E la città, nei giorni del Genio Fiorentino, ha deciso di rendere omaggio alla famosa trasmissione televisiva con la proiezione dell’inedito video dal titolo “Da Bidi Bodi Bu a Pitu Pitum Pa: quando Firenze era la capitale di Carosello”, che sarà presentato il 17 maggio alle ore 21,30 nella Sala Est-Ovest di Palazzo Medici Riccardi dagli autori Fabrizio Nucci e Bruno Santini.
Il video, curato dall’associazione culturale “Lo Sbisbiglio”, ripercorre l’epoca d’oro del Carosello made in Florence attraverso le testimonianze degli autori, creatori e produttori che a partire dagli anni Cinquanta idearono e realizzarono i più celebri Caroselli televisivi.

L’epopea della pubblicità a Firenze prende le mosse da quattro giovani studenti universitari che, puntando tutto su creatività e ingegno, seppero cogliere l'attimo del boom economico, specializzandosi nella produzione di video pubblicitari di animazione. Dal niente riuscirono a creare personaggi diventati icone pubblicitarie di quegli anni (dall'indimenticabile “Susanna tutta panna” dell'Invernizzi a “Maria Rosa e Ulivella” della Bertolli), e jingle destinati a rimanere impressi per decenni nella memoria collettiva (come il celeberrimo “Bidi Bodi Bu” che dà anche il titolo al video).

A raccontare questa straordinaria storia di ingegno e di successo nel video di Fabrizio Nucci e Bruno Santini sono gli stessi protagonisti di quel periodo pionieristico: i produttori Renzo Tarchi, Pino Marchi e Antonio Tamburini, il creativo Francesco Misseri, il musicista (mister jingle) Franco Godi, il regista Paolo Pratesi, gli attori Grazia Radicchi (indimenticata vocina proprio di Susanna) e Sergio Forconi (indimenticabile giovanissimo al fianco di Ernesto Calindri in una serie di spot del Cynar).

Unico comune denominatore di tutti questi personaggi: la genialità e la fiorentinità.

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