Elezioni Politiche: vincitori e vinti in Toscana

Redazione Nove da Firenze
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14 aprile 2008 23:03
Elezioni Politiche: vincitori e vinti in Toscana

FIRENZE 14 Aprile 2008- “Esprimo a nome di tutto il Popolo della Libertà una grande soddisfazione per il risultato che anche in Toscana abbiamo ottenuto con una proiezione di parlamentari senza precedenti per il centro destra nella nostra regione; i Toscani hanno apprezzato la semplificazione delle rappresentanze politiche premiando una logica bipartitica che, oltretutto, ci consegna grandi possibilità di crescita e di consenso per le prossime votazioni amministrative e regionali”. Così l’Onorevole Riccardo Migliori, Coordinatore Regionale di Alleanza Nazionale e candidato al Senato nel Popolo delle Libertà, alla luce delle prime proiezioni di queste elezioni politiche.

Conclude Migliori “Il nuovo governo del paese ha tra gli obiettivi anche quello di rialzare la Toscana e in questo senso ci impegnamo a lavorare con forza”.
A Firenze il PD al Senato ha totalizzato 105.000 voti (+10.000) e la lista guidata da Di Pietro circa 10.000 voti ( +3.600). Alberto Fluvi, candidato PD alla Camera dei Deputati commenta i risultati elettorali: « Sapevamo che era una sfida molto difficile. La rimonta del Pd c’è stata ma non è stata sufficiente. Gli elettori hanno premiato la coalizione guidata da Berlusconi.

Faremo un’opposizione ferma mantenendo fede al nostro programma elettorale. Soddisfazione per il risultato locale. Il Pd dell’Empolese Valdelsa vola oltre il 55%. Nel Circondario il più forte Pd della Toscana e d’Italia. Un grazie a tutti coloro che hanno dato fiducia al progetto del Pd».
Il segretario del Pd Empolese Valdelsa commenta a caldo i dati elettorali, quando nel Circondario mancano poche sezioni della Camera da scrutinare: «Un risultato straordinario del Pd Empolese Valdelsa, che premia la scelta fatta a livello nazionale di presentarsi da soli alle elezioni.

Ma è sicuramente premiante anche l’impegno e la convinzione dei Democratici del territorio. Il successo si manifesta in particolar modo al Senato con una media nel Circondario di +7% rispetto alle politiche del 2006. Un risultato che viene confermato anche alla Camera, seppur in maniera ridotta, con un + 1,5% rispetto al 2006, ma c’è da tenere conto che alla Camera era già presente L’Ulivo. Per esprimere- continua Faenzi- un giudizio definitivo sul dato nazionale è presto, credo però si possa già dire che la scelta del Pd abbia semplificato la politica italiana, tant’è che al Senato ci saranno pochissimi gruppi.

E già questo è un dato che rende positivo il risultato nazionale».
Per la Sinistra Arcobaleno a Firenze i numeri parlano da soli: da oltre il 16,00% (36.000) a poco più del 6% (circa 14.000) al Senato. Paragonati ai dati Veltroniani livelli degni di Democrazia Proletaria. E' una catastrofe politica. «Il risultato elettorale ci dice che senza il partito comunista la sinistra scompare». Lo ha detto il capogruppo dei Comunisti Italiani Nicola Rotondaro. «Per costruire una vera alternativa alla destra in Italia, come giustamente ha notato il parlamentare europeo Marco Rizzo - ha aggiunto Rotondaro - bisogna portare al centro dell'agenda politica il tema del lavoro.

Le nuove forme di disoccupazione e sfruttamento, la precarizzazione permanente, la piaga degli infortuni sul lavoro: sono questi i temi sui quali massimo deve essere il nostro impegno». «L'obiettivo rimane sempre lo stesso - ha concluso il capogruppo dei Comunisti Italiani - superare l'attuale forma di società. Per raggiungerlo occorre però non solo un forte e coeso partito comunista: serve anche un nuovo modo di fare politica che faccia riscoprire la passione a chi si impegna per un mondo migliore.

La politica non può essere una professione e per questo dubito della buona fede di chi è sceso in campagna elettorale solo perché frequentava i salotti ma che nella vita non ha mai lavorato». Il dato nella provincia di Prato e nel capoluogo non differisce dal dato nazionale. Una coalizione che sulla carta andava (dati 2006) dal 10,61% alla Camera al 13,31% al Senato si ritrova oggi al 2,92% alla Camera e al 3,34% al Senato.
Su La7 hanno chiesto a Bossi il perché della sua grande vittoria"Abbiamo vinto per i gravi errori della sinistra: hanno promesso il voto agli immigrati, cosa di cui non frega nulla a nessuno, ma ai lavoratori hanno scippato il tfr e spolpato ancora le pensioni.

Il proletariato ha preferito noi".

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