Stop ai lavavetri: firmata l'ordinanza per vietare l'esercizio di questa attività
Per chi viene colto sul fatto scatta la denuncia e il sequestro degli attrezzi del mestiere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 agosto 2007 19:17
Stop ai lavavetri: firmata l'ordinanza per vietare l'esercizio di questa attività<BR>Per chi viene colto sul fatto scatta la denuncia e il sequestro degli attrezzi del mestiere

Firenze, 27 Agosto 2007- Scatta da oggi l'ordinanza contingibile e urgente che vieta l'esercizio del mestiere girovago di lavavetri sulle strade fiorentine. Una decisione, come spiegano gli assessori alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni e alle attività produttive Silvano Gori, motivata da un'impennata di proteste e segnalazioni arrivate dagli automobilisti. "Negli ultimi tempi stiamo ricevendo numerose telefonate e reclami da parte di cittadini che hanno notato una modifica nell'atteggiamento dei lavavetri - spiegano gli assessori - diventati molto aggressivi, soprattutto nei confronti delle donne ancor di più se sole in auto.

A testimoniare questa situazione ci sono anche alcune denunce per molestie presentate da cittadini. A ciò si aggiungono i disagi e i rischi alla circolazione causati dalla presenze dei lavavetri. Per tutti questi motivi - aggiungono gli assessori Cioni e Gori - abbiamo deciso di firmare una ordinanza contingibile e urgente per vietare l'attività di lavavetri". Nel testo dell'ordinanza, elaborata dagli uffici del comandante della Polizia Municipale Alessandro Bartolini, vengono elencate le motivazioni alla base del provvedimento.

In concreto, quindi, l'ordinanza prevede che "fino al 30 ottobre 2007 è vietato su tutto il territorio comunale l'esercizio del mestiere girovago di lavavetri sia sulla carreggiata che fuori di essa" e che "l'inosservanza delle disposizioni di cui al punto 1 è punita ai sensi dell'articolo 650 del codice penale e con il sequestro delle attrezzature utilizzate per lo svolgimento dell'attività e della merce". La violazione dell'articolo 650 (inosservanza di un provvedimento dell'autorità) prevede una denuncia penale con arresto fino a 3 mesi o, in alternativa (la decisione spetta al giudice) una sanzione di 206 euro.

L'ordinanza parla di una "crescente situazione di degrado venutasi a creare nelle strade cittadine anche a causa della presenza sulla carreggiata di persone che esercitano il mestiere girovago di cosiddetto lavavetri" ed evidenzia come queste persone, nell'esercizio di tali attività, "stanno causando gravi pericoli intralciando la circolazione veicolare e pedonale, bloccando le auto in carreggiata e costringendo i pedoni a scendere dal marciapiede a causa di occupazioni abusive di suolo pubblico composte da secchi, attrezzi, ombrelloni, generando disagi e ponendo a repentaglio l'incolumità personale propria e altrui".

L'ordinanza sottolinea inoltre che "si sono verificati molteplici episodi di molestie soprattutto agli incroci semaforizzati e che ciò configura pericolo di conflitto sociale per i numerosi alterchi verificatisi, in particolare nei confronti delle donne sole" e che "in conseguenza all'esercizio delle attività suddette trova nocumento anche l'igiene delle strade a causa della presenza di secchi o altri contenitori e attrezzi usati per la lavatura dei parabrezza dei veicoli, nonché a causa dello sversamento dai medesimi di acqua sporca".

L'ordinanza rileva inoltre che il Regolamento di Polizia Municipale assoggetta ad autorizzazione dell'Amministrazione comunale tutti i mestieri girovaghi e che quello di lavavetri, visto che non sono mai state rilasciate autorizzazioni, è quindi svolto abusivamente e in modo da "creare una situazione grave di pericolo per la cittadinanza e per la sicurezza, nonché per l'ordinato svolgimento della circolazione stradale e l'igiene pubblica". "In considerazione di tutti questi elementi - spiega il comandante Bartolini - ci sono le condizioni per assumere un provvedimento contingibile ed urgente che vieti il mestiere di lavavetri.

Un provvedimento che dovrà essere applicato da tutte le forze di polizia e che si aggiunge e rafforza l'attività di controllo già effettuata dalla Polizia Municipale". Dall'inizio dell'anno, infatti, sono stati 529 gli interventi mirati che si sono tradotti in molte "fughe" e 79 verbali da 50 euro elevati ad altrettanti lavavetri. "Contravvenzioni che però non vengono mai pagate - precisa l'assessore Cioni -. Per questo risulterà sicuramente più efficace la denuncia penale e soprattutto il sequestro degli attrezzi del mestiere".

"Gli uffici sono già a lavoro - conclude l'assessore Gori - per elaborare una normativa che consenta di vietare a regime l'esercizio del mestiere di girovago, in modo che quando l'ordinanza arriverà a scadenza sia possibile attivare uno strumento diverso ma ugualmente efficace".
«E' la classica ordinanza-spot di fine estate». Così la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci giudica il provvedimento dell'amministrazione che «vieta l'esercizio del mestiere girovago di lavavetri sulle strade fiorentine».

«Dopo che gli abusivi hanno occupato permanentemente il centro - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - per distogliere l'attenzione e la rabbia dei fiorentini ci si occupa dei lavavetri e dei loro secchi. Una questione che l'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni aveva già affrontato in passato con uno dei suoi tanti proclami. Come se ci fosse bisogno di una ordinanza per applicare le leggi e far rispettare l'ordine pubblico». «Intanto - ha aggiunto Gaia Checcucci - il contesto nazionale può semmai essere più preoccupante dopo la circolare del ministro dell'interno Giuliano Amato che suggerisce ai questori di concedere un permesso "premio" di soggiorno di sei mesi a tutti i lavoratori stranieri clandestini che decidono di denunciare i loro sfruttatori, caporali e "aguzzini".

Se tale circolare dovesse trovare applicazione letterale, nei casi in cui le autorità competenti confermino gli estremi di «sfruttamento sul posto di lavoro», i clandestini disposti a denunciare i loro datori di lavoro invece che essere immediatamente espulsi come vuole la prassi in vigore, sarebbero ricompensati di un permesso di soggiorno di sei mesi, rinnovabile fino a un anno, tempo necessario a trovare un impiego "pulito"». «Un atto di indirizzo che sembra preludere ad una sanatoria generalizzata - ha concluso la consigliera di AN - come del resto conferma la reazione di tripudio ministro per la solidarietà Paolo Ferrero che invoca la cancellazione della legge Bossi-Fini.

Il ministro Amato, dopo essere venuto a Firenze ed aver verificato che la nostra città non ha problemi di ordine pubblico e che, quindi, non c'è bisogno di aumentare i contingenti delle forze dell'ordine, adesso ci fa l'ennesimo "regalo", lasciando intravedere a chi, dell'illegalità ha fatto un mestiere, la possibilità di vedersi riconosciuto anche un permesso premio». Sulla circolare del ministero dell'internio Gaia Checcucci ha presentato una interrogazione.
«Si tratta dell'ennesima "grida manzoniana"».

Questo il commento del capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli a proposito del provvedimento dell'amministrazione che «vieta l'esercizio del mestiere girovago di lavavetri sulle strade fiorentine». «Il Comune - ricorda Razzanelli, - non è in grado di estirpare il fenomeno dell'abusivismo lungo le nostre strade, nonostante ci siano in merito normative specifiche. Mi chiedo quindi come pensi di avere la meglio sui lavavetri. Insomma, mi pare impossibile che l'amministrazione riesca a sguinzagliare un numero sufficiente di vigili che, cogliendo sul fatto i lavavetri, sequestri loro quegli strumenti di lavoro che molto facilmente riusciranno a riacquistare».

«Sarebbe bello che l'ordinanza producesse i suoi effetti - ha concluso il capogruppo dell'UDC - ma visti i precedenti ne dubito».
"Siamo contenti che un componente della giunta Domenici abbia ascoltato finalmente «l'impennata di proteste dei cittadini» formulando un'ordinanza che vieta l'attività dei lavavetri riconoscendola abusiva perché non autorizzata, peccato però che l'ordinanza è valida solo fino al 30 ottobre 2007 e soprattutto, ma finora chi doveva intervenire non si è accorto del problema che non nasce certo stamani".

È quello che sottolineano il consigliere comunale di Forza Italia Jacopo Bianchi ed il coordinatore cittadino di Forza Italia Alessio Bonciani. "Ci chiediamo - proseguono gli esponenti del centro destra - se le motivazioni contenute nel testo dell'ordinanza che richiamano la necessità di garantire «sicurezza, igiene pubblica nonché l'ordinato svolgimento della circolazione stradale» cessino di avere rilevanza a partire dal prossimo 30 ottobre. Peraltro ci chiediamo se un'attività abusiva necessita di un provvedimento specifico per essere perseguita".

"Allora dal 31 ottobre saremo tutti autorizzati ad andare a fare il lavavetri in tutte le strade fiorentine - concludono Bianchi e Bonciani -. Sarà interessante inoltre vedere se veramente verranno applicate queste disposizioni e se seguirà anche la creazione di nuovi posti di lavoro per i lavavetri come sta succedendo per i trenta venditori abusivi extracomunitari".

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