Livorno: il 'Gruppo armato pulizia etnica' rivendica il rogo al campo Rom

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 agosto 2007 00:51
Livorno: il 'Gruppo armato pulizia etnica' rivendica il rogo al campo Rom

Con un'inquietente lettera al quotidiano Il Tirreno un sedicente 'Gruppo armato pulizia etnica' ha rivendicato ieri l'incendio al campo rom. Potrebbe essere stato un agguato di origine razzista la causa del rogo nel quale sono morti nei giorni scorsi i quattro bambini Rom? Sulla questione si danno risposte emotive, influenzati in questo anche dalla comunicazione. Consiglieri e assessori regionali hanno dedicato un minuto di silenzio per ricordare i quattro bambini rom morti, mentre Azione Giovani, movimento giovanile di Alleanza Nazionale, annuncia la mobilitazione contro l’invasione.
A Firenze una donna rom con regolare passaporto e' stata fermata venerdi' sera dagli agenti della polizia municipale mentre chiedeva l'elemosina tenendo in braccio la figlia, di appena di 40 giorni.

La giovane e' stata denunciata per il reato di uso di minori nell'accattonaggio. Gli agenti hanno notato la diciannovenne che chiedeva l'elemosina ai passanti, reggendo la neonata tra le braccia e con in mano un bicchierino in plastica. La donna è stata denunciata in stato di liberta'. La bambina, in buone condizioni di salute, e' nata il 7 luglio scorso.
«I Rom non sono indiani pellerossa ma, come cittadini comunitari, devono sottostare alle norme che valgono per tutti gli altri residenti nell'Unione europea».

È quanto ha dichiarato il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri. «Il decreto legislativo del 6 febbraio 2007 numero 30 - ricorda l'esponente di centrodestra - disciplina il diritto di soggiorno per un periodo superiore a tre mesi vincolandolo alla certezza di un'attività lavorativa autonoma o subordinata e alla disponibilità per se stesso e per i propri familiari di risorse economiche sufficienti per non diventare un onere a carico dell'assistenza sociale dello Stato durante il periodo di soggiorno.

Di un'assicurazione sanitaria o di altro titolo idoneo comunque denominato che copra tutti i rischi nel territorio nazionale, oppure, riconosce il diritto di soggiorno a familiari che accompagnano o raggiungono un cittadino dell'Unione che ha diritto di soggiornare». «L'Unione europea - ha spiegato Pieri - ha stanziato un ingente fondo al quale è possibile attingere per agevolare il rimpatrio dei clandestini, già utilizzato in più riprese dal premier spagnolo Zapatero, che consentirebbe di attuare con certezza i provvedimenti di espulsione dal territorio italiano degli ospiti irregolari in base al decreto legislativo 30/2007 che recepisce l'apposita direttiva europea».

«Invece di chiedere, con delibere o mozioni, l'istituzione di inutili commissioni sul fenomeno rom - ha concluso il consigliere di Forza Italia - sarebbe più semplice, e a costo zero per il contribuente, applicare, come giusto e doveroso, la normativa esistente. Come ha ricordato il vicecommissario europeo Franco Frattini».

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