Martini: “Sulla Tirrenica si rischia una Val di Susa al contrario”

Redazione Nove da Firenze
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15 giugno 2007 19:18
Martini: “Sulla Tirrenica si rischia una Val di Susa al contrario”

Livorno- “Caro ministro qui si rischia di creare una situazione di democrazia rovesciata, una Val di Susa al contrario. In Toscana sul completamento della Tirrenica c’è un consenso vastissimo, un accordo con il 95 per cento degli enti locali e con tutte le categorie economiche. Con con chi dobbiamo discutere ancora? E di che cosa? Chi pone problemi è esterno alla Toscana ed è portatore di visoni particolari. Sette anni fa, quando sono stato eletto presidente, c’erano mille idee, oggi, dopo un lavoro lungo e faticoso, ce n’è una sola.

Comunque, oggi ci sono le condizioni per andare al Cipe e lì scopriremo se ci sono e quali sono ancora resistenze”. Così il presidente Martini, nell’intervento conclusivo alla Conferenza regionale del mare che si è svolta oggi all’ Accademia navale di Livorno, ha replicato al ministro dei trasporti Alessandro Bianchi. Il ministro Bianchi nel corso del suo intervento, affrontando il tema relativo alla Tirrenica, aveva parlato di resistenze non ancora superate e detto che anche per quest’opera sarebbe necessario attivare: “un metodo simile a quello usato per la Tav con il coinvolgimento di almeno un paio di ministeri e di commissioni parlamentari”.

Il presidente Martini ha poi affrontato le questioni più strettamente legate alla conferenza. La Regione investirà sui porti e sulle infrastrutture attorno ai porti. “Per la piattaforma logistica costiera ci sono, già stanziati, 527 milioni di euro da spendere tra il 2007 ed il 2013”, ha ricordato Martini. “I porti però, da Livorno a Piombino fino a Marina di Carrara – ha aggiunto – devono imparare a fare squadra, ad essere parte di un unico mosaico”.
Martini ha parlato di risorse importanti per far crescere l’economia marittima e rendere più competitiva l’intera regione.

“L’accordo del 4 luglio firmato con Di Pietro per il completamento della Tirrenica sarà un altro contributo concreto” ha proseguito. “Ed un ruolo sempre più attivo nel Mediterraneo dovrà avere il porto della città Livorno. Dovrà infatti diventare la porta di accesso per le merci che arrivano dall’Oriente in Europa”. (rf/wf)

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