Responsabilità sociale delle imprese: al G8 le proposte della Regione Toscana e della società civile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 maggio 2007 18:55
Responsabilità sociale delle imprese: al G8 le proposte della Regione Toscana e della società civile

Clausole sociali, diritti dei lavoratori, trasparenza e tracciabilità della filiera produttiva, ruolo centrale degli stakeholder nei processi di avanzamento della cultura e dell'applicazione della responsabilità sociale alle imprese. Sono le istanze principali di cui si è fatto portatore l'assessore regionale all'innovazione Ambrogio Brenna, alla conferenza internazionale svoltasi oggi a Firenze e organizzata da Fabrica Ethica, il programma della Regione Toscana sulla Responsabilità Sociale delle Imprese, e dalla campagna 'Meno beneficenza, più diritti'.

Richieste che il governo Prodi ha volentieri raccolto con l'impegno di promuoverle nelle trattative sul commercio internazionale, già a partire dal G8 di Heiligendamm che si terrà il mese prossimo. Alfonso Gianni e Mauro Agostini, rispettivamente sottosegretari allo sviluppo economico e al commercio internazionale, hanno apprezzato e condiviso la relazione dell'assessore Brenna, incardinata sul ruolo centrale della RSI nei processi competitivi a livello globale. Un ruolo che, secondo Mariarosa Cutillo della Campagna, deve essere accompagnato da norme e standard chiari e di facile applicazione.

Nel processo normativo assume quindi un ruolo chiave il territorio, con gli stakeholder istituzionali, imprenditoriali, sindacali e della società civile, che lavorano insieme per l'estensione dei diritti della persona. Una condizione fondamentale per trasformare la responsabilità sociale delle imprese in un solido agente di cambiamento dell'attuale sistema economico, fondato sostanzialmente sui profitti delle aziende e non sul rispetto della persona e dell'ambiente. Se Luc Hendrickx, direttore dell'UEAPME (Associazione delle PMI europee), si è detto contrario a qualsiasi tipo di vincolo per le aziende, temendo la morte del concetto stesso di responsabilità sociale d'impresa per eccesso di burocratizzazione, una piccola ditta toscana, certificata con lo standard Sa8000, si è dichiarata di parere opposto.

L'impresa ha infatti rivendicato come utile e necessario riferirsi a dei parametri che impegnino le aziende a modificare in meglio i propri comportamenti. L'europarlamentare Patrizia Toia ha sottolineato come all'elemento della volontarietà si possano affiancare norme e standard di autoregolamentazione utilizzabili dalle aziende per il monitoraggio e la rendicontazione. Ha infine auspicato l'istituzione di una figura di controllore sul modello dell'ombudsman-difensore civico dei paesi scandinavi, e rilevato infine che l'Europa dovrebbe essere più attiva in questo processo e non solo limitarsi ad una semplice azione di diffusione di conoscenza delle buone pratiche.

Raffaele Tangorra, direttore generale del ministero della Solidarietà Sociale, si è impegnato a riattivare il Forum Multistakeholder che il precedente governo aveva lasciato decadere. Il Forum tornerà a riunirsi dopo l'estate grazie alla collaborazione di più direzioni generali per rendere trasversale a tutto il governo l'impegno sulla RSI. Tangorra ha anche ricordato come la Fondazione CSR abbia rinnovato sia il consiglio di amministrazione che il comitato scientifico, guidati ambedue dal professor Luciano Gallino, per ridare vitalità ad un istituto - che comunque lamenta la mancanza di fondi - tramite una migliore capacità di ascolto del territorio.

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