Teatro del Maggio Musicale Fiorentino: Il mandarino meraviglioso ed Estri per la Stagione 2006 / 2007 di Balletti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 febbraio 2007 14:34
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino: <I>Il mandarino meraviglioso</I> ed <I>Estri</I> per la Stagione 2006 / 2007 di Balletti

Firenze - A conclusione della Stagione 2006 / 2007 di Balletti, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino celebra il centenario della nascita di AURELIO MILLOSS - lo straordinario coreografo e regista ungherese che a Firenze firmò in trentacinque anni di collaborazione più di ottanta spettacoli di danza, d'opera e di prosa fra il 1939 e il 1974 - mettendo in scena dal 21 febbraio al 3 marzo, al Teatro Goldoni, due suoi capolavori assoluti quali "Il mandarino meraviglioso" ed "Estri", ed affiancandoli alla prima assoluta di una nuova commissione a VIRGILIO SIENI, poliedrico artista fiorentino che ha creato per MaggioDanza "Dialoghi sulla deposizione", ispirata all'iconografia della Deposizione, in particolare allo stupefacente dipinto del Pontormo.
Interprete della contemporaneità del secolo scorso Milloss, autore contemporaneo oggi Sieni, l'"Omaggio" assume così i tratti di una ricognizione non solo storicizzata dell'espressionismo e dell'espressività, unite da quella pietas che, nello scandaloso "dramma coreografico" del 1942 consente finalmente l'epilogo all'innaturale immortalità del Mandarino sedotto e tre volte inutilmente ucciso ideata da Bartok, e, passando dall'astrattezza del ben più tardo "Estri" (1968, su musica di Goffredo Petrassi), giunge a rappresentare per Sieni le tante deposizioni pittoriche, dal Beato Angelico a Filippino Lippi, da Tintoretto al Rosso Fiorentino, che idealmente scaturiscono dalla magnifica pala di Jacopo Pontormo conservata a Firenze nella Cappella Capponi della Chiesa di Santa Felicita, nei pressi di Palazzo Pitti.
Nel prologo e tredici dialoghi in cui si articola la creazione, l'origine pittorica crea visioni per 8 corpi anatomicamente performanti in uno spazio bianco e neutro.

Gli interpreti sono chiamati a riflettere sul senso del corpo deposto secondo un paesaggio fisico complesso e umano allo stesso tempo. Il contrabbassista STEFANO SCODANIBBIO crea dal vivo il necessario, essenziale contesto sonoro.
"Il mandarino meraviglioso" (o per meglio dire "miracoloso", in senso sovranaturale) viene riproposto nella versione che, esattamente venti anni fa, ne diedero con grandissimo successo ed impatto sul pubblico Marga Nativo, a lungo prima ballerina etoile del Teatro fiorentino ed ora affermata artista e didatta indipendente, e Giancarlo Vantaggio: ora gli interpreti principali ne saranno Umberto De Luca in alternanza con Bruno Milo, e Sabrina Vitangeli alternata ad Antonella Cerreto, mentre le scene e i costumi costituiscono un ulteriore omaggio ad un altro grande artista appena scomparso, Emanuele Luzzati, capace di vestire i sogni della scena.
"Dialoghi sulla deposizione" è realizzato in collaborazione con CANGO Cantieri Goldonetta.

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