Cittadinanza onoraria a Roberto Benigni: la chiedono i Verdi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 settembre 2006 13:51
Cittadinanza onoraria a Roberto Benigni: la chiedono i Verdi

Cittadinanza onoraria per Roberto Benigni. E' quanto chiede, in una mozione, il capogruppo dei Verdi Giovanni Varrasi come riconoscimento della città per il suo «suo straordinario valore come uomo e come artista, della sua profonda fiorentinità, del suo straordinario prestigio che diventa testimonianza del meglio della toscanità nel mondo » e visto «lo straordinario successo delle letture dantesche della "Commedia", dentro la cornice di piazza Santa Croce». Il capogruppo dei Verdi ha anche proposto di conferire il Fiorino d'Oro al professor Francesco Mazzoni, massimo studioso vivente di Dante e presidente emerito della Società Dantesca Italiana, l' istituto fondato nel 1888 da alcuni dei più bei nomi della cultura italiana come Giosuè Carducci, Isidoro Del Lungo, Pio Raina, Pasquale Villari e che ha curato, tra l'altro, l'edizione nazionale delle opere di Dante Alighieri.

«I valori espressi da Roberto Benigni - scrive Varrasi - sono, oltre che universali, profondamente legati a Firenze e alla Toscana, come lui stesso non manca di ricordare in ogni circostanza». Nella mozione si sottolinea «la sua straordinaria evoluzione umana e artistica, dal brillante e buffo Pinocchio di una Casa del Popolo della provincia toscana a mentore e epigono di Dante Alighieri nella forza della creazione culturale, nella consapevolezza dell'umiltà umana, nell'anelito verso il soprannaturale, la conoscenza, l'amore».

«Non possiamo non apprezzare - ha rilevato il capogruppo dei Verdi - il percorso culturale di Roberto Benigni, da lui stesso testimoniato carnalmente, culturalmente e spiritualmente, che ci indica nelle radici dell'appartenenza, del ricordo, della cultura, contemporaneamente "alta" e rivolta al popolo, il viatico per la prospettiva del viaggio verso "l'altrove": il futuro, l'ignoto, il diverso, il mistero. La nostra città - ha concluso Varrasi - non può dimenticare che da 160 anni è attivo un prestigioso istituto scientifico come la Società Dantesca.

Un centro che il professor Mazzoni, allievo del grande filologo e storico della letteratura Gianfranco Contini, ha presieduto dal 1968 fino a qualche anno fa». (mr)

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