Sergio Gatteschi: la traversata a nuoto dello stretto di Messina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2006 18:59
Sergio Gatteschi: la traversata a nuoto dello stretto di Messina


di Sergio Gatteschi, Presidente Amici della Terra - Toscana

Martedì 18 luglio ci siamo trovati in 25, tra uomini e donne provenienti da tutta Italia, (e anche due ragazze dalla Germania) per attraversare a nuoto lo Stretto di Messina.
La manifestazione è stata organizzata da Mary Lokken, una nuotatrice californiana che vive a Firenze, e da Giovanni Fiannacca, pescatore messinese detentore del record della traversata, con il fantastico tempo di 30 minuti e 58 secondi.
Non era una gara, ma una di quelle avventure che si ricordano volentieri: impegnativa, ma non proibitiva, una piccola/grande sfida con se stessi, ma anche, e forse soprattutto, un atto d'amore per quel luogo straordinario che è lo stretto, Scilla e Cariddi, correnti, miti e magie a cavallo tra la terraferma e quell'isola - continente che è la Sicilia.
Abiamo avuto il sostegno dell'UNICEF e degli Amici della Terra, presenti con una delegazione messinese capitanata dalla Presidente Alba Della Rovere (che ringrazio per la squisita ospitalità che mi ha offerto), con tanto di bandiera.
Eravamo felici e anche un pò emozionati di essere sulla spiaggia di Punta Faro, lembo estremo della Sicilia verso est, di fronte all'acqua mossa, fresca e limpida, nella luce forte dell'estate.
Poi, il via.
Nuotare in mare aperto dà sensazioni profonde: un abisso liquido e incredibilmente blu che ti sostiene, mentre lame di luce che sembrano venire dal fondo del mare danzano fino alla superficie delle onde, attraversate da pesci e meduse.
Gli esperti organizzatori hanno studiato bene le correnti, che ci hanno aiutati almeno per il primo chilometro, sui tre e mezzo del totale.
Così, in poco tempo (quarantotto minuti per me) ci siamo trovati sugli scogli calabresi: ce l'abbiamo fatta tutti, ma un pensiero particolare va ad un signore di settantun anni che ha compiuto decisamente una bella impresa.
Con discrezione, ma con fermezza, sia alla stampa che tra di noi abbiamo ribadito che quel luogo, quel paesaggio, quello splendido tratto di costa e di mare, forse non ha bisogno di un ponte...

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