Teatro Povero di Monticchiello: dal 22 luglio in scena l’intero paese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 luglio 2006 19:41
Teatro Povero di Monticchiello: dal 22 luglio in scena l’intero paese

Inaugura sabato 22 luglio alle 21.30 (fino al 13 agosto) il nuovo autodramma del TEATRO POVERO DI MONTICCHIELLO che compie 40 anni e li festeggia con una pièce dall’allusivo titolo “anniquarant’anni” .

Spettacolo corale allestito in una piazza del paese - come da tradizione -, scritto e interpretato dalla gente del paese, con la regia di Andrea Cresti e la collaborazione ai testi di un folto gruppo di monticchiellesi guidati dal sindaco Marco del Ciondolo, l’autodramma 2006 presenta alcune novità: protagoniste assolute saranno le donne – una madre con cinque figlie femmine tireranno le fila del racconto -, sarà presente per la prima volta un vero e proprio “coro” – presenza critica di autocoscienza - ed un ruolo importante avranno un gruppo di ragazzini – chiamati ad aprire lo spettacolo.

Dei 150 abitanti complessivi di Monticchiello circa 80 saranno presenti sul palco, mentre gli altri verranno impiegati nell’allestimento tecnico, nell’accoglienza del pubblico e in cucina, a preparare i tipici “pici” nella Taverna del Bronzone, aperta ogni anno in concomitanza con lo spettacolo

“Dove c’è vita c’è teatro e dove c’è teatro c’è vita. – chiosa Marco del Ciondolo, parafrasando Pirandello - Per Monticchiello si è parlato spesso di "teatro-vita", di “autodramma” (secondo la definizione che ne dette Strelher) scritto dagli stessi personaggi, cioè dalla gente del borgo che, recitando se stessa, testimonia la propria realtà, presentandosi con le sue autentiche situazioni esistenziali e sociali.

Lo spettacolo dei quarant’anni - che corona un’esperienza unica al mondo, giunta a questo traguardo grazie anche al sostegno del Monte dei Paschi di Siena e della Regione Toscana- è ben lontano da ogni forma di auto-celebrazione, inquadra una esperienza lunga e vitale in una cornice fortemente problematica che si raccoglie in una domanda: è giunto il momento di prendere congedo dal pubblico, oppure quello di salutare l’inizio dei prossimi quaranta? Ecco allora che “anniquarant’anni” sceglie di interrogarsi attorno a questo grumo problematico col racconto della vita, difficile e talvolta dolorosa ma anche ricchissima di umanità, di una donna che, figlia del vecchio mondo mezzadrile, ha poi continuato a vivere la sua vita di “contadina” sulle assi del palcoscenico, attraversando l’intera esperienza del teatro povero.

Storia vera, messa in scena con l’intenzione di dedicare il raggiungimento dei “quaranta” non solo alla protagonista, ma a tutte le donne che, appassionatamente, hanno fatto, insieme agli altri, la storia del teatro povero”.

Dopo-spettacolo: Taverna del Bronzone Tel 0578 755118
Il libro: Sulla storia del Teatro Povero è disponibile un libro fotografico (AAVV), con prefazione di Alberto Asor Rosa, che raccoglie le interviste agli autori/attori e le presentazioni originali degli autodrammi andati in scena dal 1967 (L'eroina di Monticchiello) ad oggi.


Il museo: Sempre a Monticchiello è visitabile nell’ex granaio il Te.Po.Tra.Tos: Museo del Teatro Popolare Tradizionale Toscano, ultimo nato nella rete dei MUSEI SENESI, che coniuga la tradizione con la più avanzata tecnologia multimediale.

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