Zanzare, Istituto Superiore della Sanità: “Il 90% dei focolai si sviluppa su aree private”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 giugno 2006 13:49
Zanzare, Istituto Superiore della Sanità: “Il 90% dei focolai si sviluppa su aree private”

Prato 19 giugno 2006- “L’impegno di ognuno di noi per ridurre la presenza di zanzare sul nostro territorio”, è il messaggio che ASM lancia con la campagna contro la zanzara tigre. Eliminare del tutto il fastidioso insetto non è possibile, contrastare però la sua presenza è un’operazione fattibile ma a patto che anche i cittadini, in particolare i proprietari di orti, giardini e terreni, facciano la loro parte. ASM, infatti, interviene solo sulle aree pubbliche, ma è chiaro che questo non può essere risolutivo se poi su quelle private non viene adottato alcun accorgimento “antizanzara”.

Un recente studio dell’Istituto Superiore della Sanità ha rilevato che “il 90% dei focolai di zanzare si sviluppa su aree private”: ecco che lo slogan “Uomo avvisato… mezzo salvato” scelto da ASM per la sua campagna non poteva essere più azzeccato. Come dire, l’azienda opera sulle aree pubbliche, per il resto fornisce indicazioni e suggerimenti allo scopo di ostacolare ulteriormente il proliferare delle zanzare. Centinaia, dall’inizio di aprile ad oggi, gli interventi compiuti da ASM: seguendo il tabellino di marcia del “Piano di intervento” – appositamente predisposto all’inizio dell’anno per ridurre il rischio di infestazione – sono stati controllati uno ad uno fossati, gore, caditoie e giardini pubblici del territorio comunale di Prato; prelevati numerosi campioni di acqua che sono stati analizzati per verificare la presenza di focolai e microfocolai di larve e per eventualmente intervenire con prodotti specifici.

Trattamenti antilarvali e antialati, oppure combinati (entrambi contemporaneamente) hanno interessato oltre a Prato, i comuni di Montemurlo e Poggio a Caiano che si sono affidati a ASM per combattere la presenza di larve e zanzare. Il programma di intervento che, in alcuni casi è cominciato già a gennaio, prevede controlli, attività di profilassi e trattamenti (vengono utilizzati prodotti a bassissimo impatto ambientale) nei punti a rischio dove le larve di zanzare trovano più facilmente terreno fertile per il loro sviluppo.


Intanto, l’azienda ricorda i piccoli accorgimenti che se adottati sulle aree private possono contribuire in maniera determinante alla lotta alla zanzara: evitare la formazione di raccolte d’acqua stagnante, anche in piccole quantità; svuotare nel terreno, e non nei tombini, l’acqua dei sottovasi, piccoli abbeveratoi, annaffiatoi e altri contenitori; coprire con zanzariere o con teli di plastica, facendo attenzione a non creare avvallamenti, i contenitori d’acqua come vecchie vasche da bagno, fusti e bidoni utilizzati nell’orto o per l’allevamento di animali; coprire anche i sottovasi inamovibili presenti nei giardini; mettere nelle vasche e nelle fontane ornamentali pesci che si cibano di larve (gambuse e pesci rossi); in assenza di piogge, dotare i tombini del giardino, del cortile o dei condomini di reti antizanzare; richiedere il sopralluogo per consentire l’ingresso del personale di ASM sulle proprietà private al fine di verificare la presenza di focolai larvali.
Nelle farmacie e nei negozi specializzati si trovano in vendita i prodotti antilarvali biologici da utilizzare per il trattamento sulle proprietà private.

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