Laguna di Orbetello: un lieto evento all'acquario
Identificazione e biologia dei cetacei: le tecniche di recupero

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 agosto 2005 07:46
Laguna di Orbetello: un lieto evento all'acquario<BR>Identificazione e biologia dei cetacei: le tecniche di recupero

Alcune femmine di Gambusia (Gambusia affinis), avendo trovato negli acquari della struttura di Talamone l'ambiente adatto per riprodursi, poco dopo l'immissione nelle vasche predisposte per il parto, hanno dato alla luce un discreto numero di piccoli che rapidamente hanno iniziato ad alimentarsi.

Oltre alle Gambusie nell'acquario Lagunare, visitabile gratuitamente fine al 31 Agosto, sono ospitate più di 50 differenti specie di organismi animali e vegetali tipici della laguna di Orbetello che convivono pacificamente nelle grandi vasche panoramiche.

Le vasche che ospitano le Gambusie in riproduzione sono state posizionate al termine del percorso espositivo dell'acquario, cosicché i visitatori, dopo aver attraversato virtualmente la laguna di Orbetello in un percorso che dalla foce marina li conduce nelle zone più interne ed ammirato i principali ecosistemi lagunari riprodotti nelle grandi vasche, potranno osservare i piccoli avannotti e le loro "mamme" nelle due vasche appositamente allestite.

Nelle vasche da 800 litri del percorso espositivo dell'acquario sono inoltre stati riprodotti fedelmente i differenti ambienti tipici della Laguna ed introdotte oltre alle numerose specie animali anche alcune specie della tipica flora lagunare come l'alga Gracilaria e le piante Ruppia, Cymodocea e Zostera per le quali sono allo studio prove di acclimatazione e crescita.

GAMBUSIA
La Gambusia è un piccolo pesciolino argenteo di circa 5 cm che vive stabilmente nella laguna di Orbetello e nei canali limitrofi ma è originario del Nord America.

Infatti, la Gambusia è stata introdotta in Italia nel 1922 con lo specifico obiettivo di combattere la diffusione della malaria. I risultati di questa lotta biologica sono stati ottimi. Infatti, con l'introduzione della Gambusia nelle nostre acque interne, si e' riusciti a diminuire in poco tempo del 90% il numero di zanzare malariche. Uno solo di questi esemplari non più lungo di 6 mm riesce a mangiare oltre 150 larve di zanzara al giorno. Così anche se la malaria non è più un pericolo, la Gambusia continua ad essere un importantissimo organismo utile per diminuire il numero di zanzare che ci infastidiscono nelle serate estive.

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I responsabili dell'Acquario Mediterraneo del Comune di M.Argentario gestito dall'AMAsm organizzano per venerdi 26 agosto alle ore 17,30 presso la ex-sede dell'APT nel lungomare dei navigatori (scaletta accanto alle Poste), un seminario sull'identificazione e la biologia dei cetacei e le tecniche di recupero. L'iniziativa è rivolta principalmente agli operatori del mare: Capitaneria di Porto, Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato e Staff C.D.B.M.A.-Acquario.

L'incontro tuttavia sarà aperto anche al pubblico per informarlo delle attività finora svolte dallo staff del Centro Recupero Cetacei e Tartarughe marine dell'Argentario.
Relatore: PhD Marsili Letizia Centro Studi Cetacei - Università di Siena

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