Toccafondi (FI): Cosa succede al Convention Bureau?

Redazione Nove da Firenze
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19 aprile 2006 23:20
Toccafondi (FI): Cosa succede al Convention Bureau?

Firenze, 19 Aprile 2006- «Per il 24 maqggio è stata convocata una assemblea dei soci del "Convention Bureau" di Firenze con un ordine del giorno allarmante poichè come al primo punto si prevede la discussione sulla sua "impossibilità al funzionamento". Se la società partecipata al 52% da Firenze Fiera spa ha problemi di funzionamento tali da prevederne la chiusura deve essere chiarito il motivo». E' quanto chiede il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi secondo il quale «il Convention Bureau non deve essere in nessun modo un concorrente delle società che si occupano dell'organizzazione di eventi fieristici e convegni ma è uno strumento utile se valorizza realtà economiche già presenti sul territorio».

«Questa azienda - ha ricordato l'esponente del centrodestra - è nata per promuovere la nostra città come sede ideale per congressi, convegni, eventi in genere. Intorno a questa idea si riunirono enti pubblici e aziende partecipate da enti pubblici. Lo stesso oggetto sociale non dovrebbe avere interpretazioni tant'è che Convention Bureau, si legge nello statuto, "potrà svolgere, senza scopo di lucro, in nome proprio ma sempre per conto e nell'interesse dei soci consorziati, qualsiasi attività diretta a favorire la scelta del territorio di Firenze e provincia, quale sede di eventi"».

«In particolar modo - ha aggiunto il vicecapogruppo di Forza Italia - l'azienda deve essere un ufficio di promozione con la particolarità di offrire tutte le informazioni ai clienti facilitando loro il reperimento di tutte le notizie sulle molteplici componenti dell'evento congressuale. Dalle sedi, alle disponibilità alberghiere, dai catering, agli interpreti fino ai servizi di sorveglianza e di allestimento. Insomma un servizio pubblico in favore del privato e della città. Non a caso anche oggi si presenta come nata con la formula del consorzio "no profit" al quale partecipano soggetti pubblici, come Regione Toscana, Camera di Commercio, Comune di Firenze e aziende private selezionate, che lavorano insieme nei servizi dall'industria congressuale allo scopo di promuovere e potenziare un segmento fondamentale per l'economie ed il prestigio della città».

«A questo punto - ha concluso Toccafondi - occorre chiedere spiegazioni circa la sua possibile chiusura o trasformazione visto che questo ente tutti sapevano era nato per promuovere Firenze come centro di congressi e convegni e non doveva certo farlo trovandosi i fondi se non con il finanziamento dei suoi soci, pubblici o privati che fossero». (fn)

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