GIM: il progetto di Bilancio 2005

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2006 17:59
GIM: il progetto di Bilancio 2005

Nell’esercizio 2005 il Gruppo G.I.M. ha realizzato importanti operazioni sia sotto il profilo della gestione industriale che dell’assetto finanziario e organizzativo.
Le azioni del Piano Industriale volte a conseguire una struttura dei costi più competitiva e un assetto organizzativo-produttivo più flessibile sono state accelerate e ne sono state definite di ulteriori.
Nell’ultimo biennio le misure di miglioramento dell’efficienza hanno determinato una riduzione di costi di oltre € 90 milioni; gli addetti si sono ridotti di circa 1.000 unità (- 13%); sono state chiuse o cedute tre unità produttive e gli investimenti sono stati focalizzati alla ulteriore specializzazione delle rimanenti.


Nel breve termine tali misure sono state in grado di compensare solo parzialmente le perdite di fatturato causate dalla debolezza della domanda dei semilavorati in rame e leghe, sia nel comparto dei prodotti per impieghi industriali che in quello dei prodotti destinati all’edilizia.
L’intera produzione europea dei semilavorati si è ridotta nel 2005 di oltre il 10%, collocandosi intorno ai 2,6 milioni di tonnellate cioè al livello più basso degli ultimi dieci anni.
Sulla flessione della domanda ha influito il rallentamento generale della congiuntura economica nell’Europa occidentale e in particolare in quei Paesi, Germania e Italia, nei quali il Gruppo è maggiormente presente; ha influito anche l’incertezza costituita dal permanere su livelli elevati, e costantemente in crescita, del prezzo della materia prima rame, che continua a provocare ritardi negli impegni di spesa della clientela.
La situazione di strutturale sovracapacità produttiva del settore ha inoltre determinato pressioni sui prezzi di vendita, sui quali, quindi, è stato impossibile trasferire i forti aumenti dei costi dei fattori produttivi, in particolare di quelli dell’energia e dei trasporti.


Nell’intero 2005 le quantità vendute del Gruppo G.I.M. si sono ridotte dell’11%, scendendo del 7% anche al di sotto del livello del 2003. A valori, il fatturato al netto del costo della materia prima è stato di € 758,1 milioni, in flessione del 11,1% rispetto al 2004 e del 7% rispetto al 2003; il peggioramento dei prezzi è stato compensato da un mix di vendite a maggiore valore aggiunto.
In un contesto di debolezza della domanda, il Gruppo ha dovuto fronteggiare una forte pressione competitiva per mantenere il proprio posizionamento sui mercati.


A tal fine, accanto alle misure di riorganizzazione e razionalizzazione industriale, sono state condotte azioni di natura commerciale.
Esse sono rivolte alla valorizzazione e allo sviluppo dei prodotti a maggiore valore aggiunto, in particolare di alcune produzioni speciali nelle quali il Gruppo occupa una posizione di leadership a livello mondiale; sono state intraprese iniziative innovative volte a diversificare la gamma dei prodotti offerti alla clientela a condizioni competitive; sono state condotte azioni tese a rafforzare il vantaggio derivante dall’apprezzamento e dalla conoscenza dei marchi che 7 caratterizzano le maggiori produzioni, soprattutto nel settore dei prodotti destinati dall’edilizia; sono state avviate concrete iniziative volte a cogliere le opportunità che offrono i nuovi mercati in particolare nell’area dell’Europa orientale.


E’ proseguita anche l’attività di focalizzazione del portafoglio prodotti, prevista dal Piano Industriale del Gruppo, attraverso la cessione o la chiusura di alcune attività minori. Nell’ambito di tale attività, come noto, era stato deciso di procedere ad un articolato progetto di valorizzazione del settore delle barre in ottone con l’obiettivo di una sua cessione. Si ricorda che il settore barre in ottone realizza un fatturato annuo di € 500 milioni ed occupa circa 1.000 addetti suddivisi in tre stabilimenti, situati in Italia, Germania e Francia.


L’andamento corrente delle condizioni generali del mercato non consentono oggi di poter conseguire le aspettative del Gruppo. In considerazione di quanto sopra è stato deciso per il momento di sospendere le trattative di cessione.
E’ comunque confermato l’impegno del management di continuare nel processo di valorizzazione del comparto, volto al miglioramento della focalizzazione strategica e dell’efficienza gestionale, anche attraverso la già realizzata separazione societaria delle attività barre dalle altre del Gruppo e la ricerca delle possibili combinazioni/accordi che possano contribuire a rafforzare la posizione di leader nel mercato europeo.

Collegamenti
In evidenza