Arriverà dal mare il gas per la Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2006 13:16
Arriverà dal mare il gas per la Toscana

L'impianto di rigassificazione off shore al largo delle coste di Livorno si farà. Lunedì la Giunta, riunita in seduta straordinaria a Lucca, ha dato il via libera definitivo alla realizzazione della piattaforma che trasformerà il metano liquido trasportato dalle navi, in gas da distribuire a terra attraverso un condotto sottomarino. Energia pulita, dunque, che contribuirà ad aumentare l’offerta, diversificando le fonti e soprattutto i fornitori. Ai Ministeri dell’Ambiente e delle Attività produttive spetterà dare l’autorizzazione per l’avvio dei lavori: si dovrebbe trattare soltanto di un passaggio formale, visto che niente è stato modificato rispetto a quanto previsto e concordato.

Silenzioso, sicuro e pulito: sono queste le caratteristiche dell’impianto che sarà realizzato a 12 miglia dalla costa. Tuttavia, anche nelle ultime settimane non sono mancati dubbi e critiche in particolare sul versante della sicurezza. Un terreno su cui è necessario e opportuno fare chiarezza. Proprio per dare un ulteriore segno di attenzione su questo tema sarà attivato un tavolo, coordinato dall’assessore regionale all’ambiente, Marino Artusa, a cui inviteremo anche esperti internazionali accreditati.

Lo studio sarà successivamente messo a disposizione del responsabile della Protezione Civile nazionale. Entro febbraio l’Olt, la società incaricata di realizzare il progetto, affiderà la verifica di risk management a DNV (Det Norske Veritas), il più importante organismo indipendente di certificazione del mondo, che dovrà valutare la sicurezza dell’impianto e delle operazioni marittime, l’impatto ambientale e la rispondenza del progetto agli standard internazionali. L’organismo ha già certificato oltre cinquemila navi e 150 piattaforme off-shore.

Il percorso per arrivare alle fasi finali è stato lungo e complicato: con i Comuni e le Province interessate avevamo già firmato un’intesa nel settembre scorso, ma la localizzazione dell’intervento aveva subito modifiche. In seguito, il Ministero alle attività produttive aveva dato l’ok, passando la pratica al dicastero dell’ambiente che solo all’inizio di febbraio ci ha inviato la documentazione per le necessarie valutazioni. Lunedì la questione è stata affrontata dalla Giunta riunita a Lucca, che ha dato il via libera.

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