Publiacqua: interviene Barbaro ( DS )
L'acqua a Firenze rimane fra le piu' care d'Italia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 ottobre 2005 13:24
Publiacqua: interviene Barbaro ( DS )<BR>L'acqua a Firenze rimane fra le piu' care d'Italia

«Con questo voto il centrosinistra sancisce il suo favore all'aumento del 6,6% delle tariffe fino al 2013 che rimangono fra le più altre d'Italia». E' quanto hanno dichiarato i consiglieri di Alleanza Nazionale Gaia Cecchucci e Jacopo Cellai dopo la bocciatura, da parte del consiglio comunale dei quattro ordini del giorno di AN collegati alla delibera sugli indirizzi a Publiacqua spa. «Si è anche legittimata la voce del cosiddetto "canone di concessione" - hanno aggiunto - quando il quadro normativo, però, non consente il prelievo di un canone di concessione dal gestore il quale, è facilmente prevedibile e comprensibile, lo riversa in tariffa».

«Infine - hanno sottolineato Cellai e Checcucci - il consiglio comunale ha bocciato la nostra richiesta di scioglimento di Publiutenti srl, Publiacqua ingneria srl e Società consortile Mau srl. La prima è una società partecipata unicamente da Publiacqua spa con il solo scopo di occuparsi della lettura e della bollette che in due anni di vita si è "mangiata" il capitale sociale di 100.000 euro per ritardi nella costruzione del sistema informatico e difficoltà nell'acquisizione di clienti».

«Meglio di ogni altra la vicenda Publiacqua dimostra le contraddizioni del centrosinistra - hanno concluso i due consiglieri di Alleanza Nazionale - mentre sindaco e assessori piangono miseria e protestano contro i tagli della legge finanziaria si tengono ancora in vita società come la Publiutenti, la Publiacqua ingneria srl e la Società consortile Mau srl. Da un lato questa maggioranza fa numerose dichiarazioni di intenti sull'importanza del servizio pubblico, sulla necessità di tutelare i cittadini e poi difende scelte che li penalizzano.

Non dimentichiamo, del resto, che ci sono ancora 120 mila fiorentini senza depurazione». «E' molto grave - ha concluso Jacopo Cellai - che a fronte alle nostre accuse di sperpero di denaro pubblico nessun esponente né della maggioranza né della giunta si sia sentito in dovere di rispondere. Il che fa pensare, nella migliore delle ipotesi, che nona avessero argomenti per controbattere alle nostre accuse».

"Spiace constatare che sulla gestione del servizio idrico integrato continuano le polemiche, strumentali o poco documentate, sia dall'opposizione di destra che di sinistra.

Sono convinto che, appena il consiglio inizierà la discussione di merito sul "piano d'ambito" dell'ATO 3, sul "piano operativo triennale" e sul bilancio di Publiacqua, come proposto dall'Assessore Paolo Coggiola nel corso della seduta del consiglio comunale del 3 ottobre scorso, molti degli argomenti sollevati dalle opposizioni si scioglieranno come neve al sole. Sempre che si voglia discutere nel merito, senza pregiudizi e senza piegare i fatti ad una visione ideologica del tema». Questo il commento di Antongiulio Barbaro, vicecapogruppo DS, dopo la bocciatura avvenuta nel corso della seduta del consiglio comunale del 10 ottobre scorso di alcuni ordini del giorno proposti da Alleanza Nazionale, a margine della discussione sulla delibera di indirizzo per Publiacqua spa.

«Già ora, tuttavia, penso sia possibile sgomberare il campo da alcune delle questioni sollevate - ha proseguito il consigliere diessino - anzitutto l'andamento economico finanziario delle società controllate da Publiacqua non incide minimamente sulla tariffa del servizio. La tariffa è decisa dall'autorità di ambito sulla base della legge Galli e del metodo normalizzato di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 1° agosto 1996, in cui ciò che conta è la stima realistica degli oneri connessi con l'attuazione degli investimenti compresi nel piano d'ambito: impianti di depurazione, nuovi acquedotti, sistemi di captazione e potabilizzazione, senza i quali la tutela del "bene comune acqua" rimane un semplice slogan.

L'esternalizzazione di alcune attività affidate a tre società di scopo fuori dal perimetro del bilancio di Publiacqua spa garantisce gli utenti che l'andamento finanziario della gestione di tali attività non peserà sulla tariffa. Per quanto concerne Publiutenti srl - ha proseguito Barbaro - la società di misura e bollettazione istituita da Publiacqua, vale la pena ricordare che la sua attività si colloca nell'ambito di un mercato dove operano altre società, innalzando così il livello e la trasparenza della concorrenza: è l'utente a scegliere di quale operatore "recapitista" avvalersi.

Per di più un decreto del presidente del consiglio dei ministri del 4 marzo 1996 ha posto in capo alla società di gestione del servizio idrico integrato l'obbligo "di offrire agli utenti l'opportunità di fare eseguire a sua cura, dietro compenso e senza diritto di esclusività, le letture parziali e il riparto fra le sottoutenze e comunque proporre procedure standardizzate per il riparto stesso". Quindi tale attività, svolta da Publiutenti, è un obbligo in capo a Publiacqua che bene ha fatto ad adempiere.

Per quanto riguarda Publiacqua ingeneria srl e Mau srl - ha concluso il consigliere diessino - si tratta di società di scopo che valorizzano nei settori di rispettiva competenza, progettazione di impianti per il servizio idrico e manutenzione urbana a partire dai tombini, le professionalità presenti in Publiacqua e in altre aziende pubbliche, come Quadrifoglio, ponendo sul mercato nuovi servizi non altrimenti esercitabili. Spero vivamente che sia possibile discutere di questi temi secondo il programma proposto dall'Assessore Coggiola, al fine di meglio esercitare i poteri di indirizzo consiliari partendo dalle norme vigenti, dai dati e dai fatti, e non da illazioni e argomenti che paiono poco attinenti alla realtà».

(mr)

In evidenza