Le torri solari di Empoli: il cantiere è fermo
Domani un presidio di informazione e di festa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2005 12:41
Le torri solari di Empoli: il cantiere è fermo<BR>Domani un presidio di informazione e di festa

Il progetto delle torri a concentrazione solare di Empoli è un esempio pilota a livello mondiale di alta tecnologia innovativa nel campo dell’energia rinnovabile.
L’iniziativa della costruzione delle due torri ad uso dell’Ospedale San Giuseppe di Empoli è partita dalla società italiana Shap Spa che collabora con partner istituzionali italiani e stranieri (università, istituti di ricerca, agenzie scientifiche).
La Regione Toscana, riconoscendo l’importanza di tale iniziativa, ha accettato di creare una società ad hoc, per la costruzione dell’impianto.

Tale società, la Escosolar Spa, è partecipata da Shap e dalla AUSL 11 di Empoli.
L’impianto avrebbe dovuto essere operativo entro la fine del 2005.
Ma il cantiere, già in avanzata fase di costruzione, è attualmente bloccato e le due torri a concentrazione solare non danno segni di vita.

Sblocchiamoletorri vuole chiarezza sui motivi per cui la Regione, promotrice del progetto, ora non svolge un ruolo attivo per il suo completamento, anche in ragione dei fondi pubblici già stanziati e in buona misura versati per finanziare i lavori.

Al di là dei proclami in favore delle energie rinnovabili, la realtà è che nell’ultimo anni le emissioni nocive in Toscana sono aumentate del 10%. Vuole chiarezza sul comportamento della Ausl 11 e dell’Ospedale San Giuseppe, che dovrebbero essere i primi beneficiari del progetto e che invece non si stanno adoperando positivamente per il completamento dei lavori, inspiegabilmente fermi da mesi. Vuole chiarezza, infine, dal consiglio comunale di Empoli, che dovrebbe farsi promotore di un’interpellanza in merito.

Sblocchiamoletorri ha già interpellato la società privata Shap Spa in quanto primo agente promotore della costruzione delle torri solari. La società ha dato piena adesione alla iniziativa e ha fornito al comitato materiali informativi che aiutino a far luce sulla vicenda. Si è dimostrata assolutamente interessata a sbloccare con noi questa situazione.
Gli organismi istituzionali e i media locali, che avevano accolto con entusiasmo l’iniziativa stanno ora tacendo, e dovranno assumersi le loro responsabilità di fronte alla cittadinanza, in ragione del serio danno al bene pubblico dei cittadini, alla ricerca scientifica stessa e alla possibilità di un futuro migliore per tutti noi.

Le torri di Empoli, infatti, sono considerate nell’ambiente scientifico internazionale un raro gioiello di tecnologia. E soprattutto potrebbero essere un esempio pilota della realizzazione concreta dell’«utopica» possibilità di avere un energia pulita e di contrastare il monopolio economico della gestione dell’energia basata sul petrolio e sui combustibili fossili.

Le torri solari a concentrazione sono state progettate per fornire energia in cogenerazione all’Ospedale S. Giuseppe di Empoli
Esse rappresentano la prima realizzazione al mondo di tecnologie innovative, frutto di vent’anni di ricerca nel solare ad alta temperatura.

I risultati di questa ricerca, portata avanti da Shap con la DLR ed il Weizmann Institut, sono una risposta rivoluzionaria alla comune strategia fondata sulla realizzazione di impianti giganteschi, che è nata e si è sviluppata soprattutto negli Usa, ma che, anche in Italia, è stata l’unica ad essere sperimentata nel campo delle energie rinnovabili.
Le torri di piccola dimensione rappresentano una reale prospettiva di produzione di energia elettrica, calore e raffrescamento dal sole, integrabile in modo diretto ai sistemi urbani e agli edifici.

Le torri solari di Empoli sarebbero la prima applicazione mondiale di un sistema a concentrazione solare con sistemi a turbine di derivazione aeronautica. Tale sistema sarebbe in grado di fornire all’Ospedale energia elettrica, calore per il riscaldamento degli ambienti e per l’acqua e il condizionamento dell’aria.

Dopo la chiusura della centrale di Adrano, le Torri solari di Empoli rappresentano di gran lunga il più importante e innovativo esperimento italiano di energia solare.

Ma la sua valenza supera anche i confini italiani: non a caso nel corso della Conferenza internazionale di Bonn sulle energie rinnovabili del 2004 il governo tedesco (tramite la partecipazione della DLR, l’Agenzia aerospaziale teutonica) lo ha scelto come esperimento pilota per testare alcune tecnologie in prima applicazione mondiale.
Gli elementi principali che costituiscono l’impianto rigenerativo sono: eliostati innovativi; ricevitore solare volumetrico; micro turbine a gas.

Gli eliostati inseguono il sole su due assi (grazie a due motori) per indirizzare la radiazione sulla torre, vale a dire su un «target» fisso.

Questo sistema permette di raccogliere grandi quantità di energia e di raggiungere alte temperature (circa 1000° C). Il sistema di accumulo dell’energia solare è integrato in un ciclo turbogas per la produzione di energia elettrica. Un ciclo termodinamico, però converte solo una parte dell’energia incidente in elettricità il resto viene disperso nell’ambiente sotto forma calore a bassa temperatura. Per aumentare il rendimento dell’impianto si punta sulla cogenerazione, e quindi sulla produzione di calore e raffrescamento.
La turbina è alimentata, nelle ore solari, da aria preriscaldata attraverso la radiazione solare.

Questo consente un risparmio nell’uso del combustibile(gas metano) e, di conseguenza, una diminuzione delle emissioni inquinanti e una riduzione di costi. La resa del gas è quasi doppia rispetto agli impianti a combustibile tradizionalmente utilizzati. La radiazione è indirizzata nel «Volumetric Solar Receiver», che la raccoglie in un serbatoio in cui viene preriscaldata l’aria. Il calore residuale uscente dalla turbina, può essere sfruttato attraverso l’uso di «chillers» ad assorbimento, sviluppando, attraverso un ciclo frigorifero, calore e raffrescamento.

Questa produzione congiunta di elettricità e calore/raffrescamento, si colloca in modo pienamente soddisfacente nell’ambito urbano. Si ricorda infatti che il 40% dell’energia totale consumata nelle società industrialmente avanzate, è impiegata per il riscaldamento degli edifici; inoltre la massiccia introduzione del condizionamento elettrico negli edifici, causa un catastrofico incremento dei consumi estivi di picco di energia elettrica. Ciò potrebbe essere contrastato con una forte volontà e impegno a sviluppare e diffondere piccoli sistemi basati sulla generazione ibrida solare/gas di elettricità calore e raffrescamento.



Nell’impianto in costruzione vicino all’ospedale di Empoli sono state utilizzate due torri di 25 metri di altezza. Ogni torre ha un campo di 19 eliostati che occupano un’area di 25 metri quadrati l’uno. Grazie a questo sistema l’aria nella turbina viene riscaldata fino a 750° C. La produzione elettrica di ogni torre è di circa 80 kW, utile per circa 80 posti letto.

I lavori per la costruzione delle torri di Empoli sono iniziati, con il patrocinio della Regione Toscana, attraverso la costituzione di una società per azioni, la Escosolar Spa partecipata da Shap Spa e dalla Ausl 11 di Empoli.

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