Uno studio ATAF sull'impatto acustico de servizio di trasporto pubblico su gomma

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 2005 12:38
Uno studio ATAF sull'impatto acustico de servizio di trasporto pubblico su gomma

Il Decreto del Ministero dell’Ambiente 29/11/2000 fissa i criteri per la predisposizione a parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture di piani per il contenimento e l’abbattimento del rumore prodotto nell’esercizio delle infrastrutture stesse.
In applicazione di tale normativa, ATAF, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico nell’area metropolitana fiorentina, ha effettuato uno studio di impatto acustico del proprio servizio di trasporto urbano su gomma di cui presentiamo una breve sintesi.
E’ stata adottata la metodologia generale per l’effettuazione del monitoraggio dell’impatto acustico del servizio mediante stima dei livelli sonori introdotti nell’ambiente prevista dal medesimo decreto, che prevede un programma di lavoro che comprende: l’analisi morfologica e documentaria del territorio entro il quale si collocano le sorgenti, l’effettuazione di campagne di rilevazioni fonometriche per la determinazione dei perimetri di confine delle aree di superamento dei limiti, l’applicazione di modelli matematici ad hoc per la stima, mediante simulazioni, dei livelli di immissione non direttamente misurabili.
Nello specifico caso, si è fatto riferimento all’insieme dei veicoli in servizio classificati in base alla rumorosità e a un universo di 44 scenari di base, rappresentativi di tutte le possibili combinazioni di sorgenti, ricettori e condizioni al contorno.
Mediante l’applicazione di un algoritmo di calcolo ai 44 scenari di base si sono individuati 15 scenari di studio rappresentativi dell’insieme delle possibili situazioni di inserimento dei percorsi ATAF nei diversi contesti di urbanizzazione e di viabilità.
In particolare sono stati individuati: 5 scenari nel centro storico del comune di Firenze con particolare attenzione alle aree acusticamente critiche per la presenza di sorgenti notevoli o ricettori sensibili e alle aree ad alta concentrazione e sovrapposizione di percorsi; 5 scenari al di fuori del centro storico e 5 scenari negli altri comuni interessati dal servizio.
Si è quindi proceduto:
• alla costruzione del modello di immissione per ciascuno dei 15 scenari campione, sono state effettuate campagne di rilevazione fonometrica del clima acustico,
• sono state individuate le tipologie di veicolo e descritte le caratteristiche quantitative e qualitative delle rispettive emissioni acustiche,
• si sono effettuate rilevazioni fonometriche in scenari aventi opportune caratteristiche di percorso in campo libero, per la determinazione dei valori di emissione da associare a ogni tipologia di veicolo da includere nel modello.
• E’ stato definito un protocollo per leffettuazione delle misure, in base al quale le sorgenti sono state divise in 6 gruppi, ciascuno dei quali rappresentato da un veicolo campione
• Sono state effettuate per ciascuna categoria di veicoli misure fonometriche nelle seguenti condizioni di emissione:
◊ transiti e frenate a velocità 10, 20, 30, 40 Km/h;
◊ partenza;
◊ sosta con motore in moto;
◊ sosta alla fermata con motore in moto e apertura/chiusura porte.
Il piano di contenimento Secondo la metodologia descritta, l’impatto acustico del servizio viene dunque valutato mediante misure e simulazioni: per ciascuno scenario, gli input derivati dallo studio delle sorgenti e delle condizioni al contorno, inseriti nel modello, producono valori di immissione puntualmente riferiti ai ricettori censiti.
In ognuno degli scenari è così possibile valutare i livelli di impatto acustico che si possono attribuire all’attività del servizio di trasporti.
Il passo successivo è la stesura del piano di contenimento previsto dal D.M.

29-11-2000.
E’ necessario precisare che, in questo contesto, la corretta costruzione del modello di propagazione risulta decisiva: il modello deve essere infatti capace di supportare, nei diversi scenari, diverse combinazioni di input, corrispondenti a diverse possibili scelte di gestione dei percorsi e dei mezzi, per poter essere di ausilio alla progettazione acustica degli interventi da includere nel piano. Per ciascuno degli scenari considerati, la progettazione acustica prevede che nell’individuazione degli interventi e delle relative modalità di realizzazione si considerino i contributi prodotti dai servizi di altri gestori e le eventuali altre infrastrutture dei trasporti concorrenti all’immissione di rumore.
Nelle aree in cui si sovrappongono più fasce di pertinenza e si rileva il superamento dei limiti, il rumore immesso, non deve superare complessivamente il maggiore fra i valori limite di immissione previsti per le singole infrastrutture.
Sono perciò necessari tavoli di confronto tecnico e organizzativo fra i gestori dei servizi e delle infrastrutture concorrenti al superamento dei limiti per armonizzare i risultati dei diversi piani e procedere di concerto alla loro attuazione, integrando gli interventi di risanamento.

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