Il marchio Sclavo torna alla città di Siena

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 maggio 2005 22:51
Il marchio Sclavo torna alla città di Siena

Il 24 maggio il marchio della prestigiosa azienda farmaceutica "Achille Sclavo" tornerà alla città di Siena.

Luogo della cerimonia, prevista per le ore 18,30, è la Sala del Mappamondo di Palazzo Comunale. Sarà proprio Paolo Marcucci, ultimo proprietario dell’azienda, a consegnare il Marchio nelle mani del Sindaco Maurizio Cenni. La cittadinanza è invitata a partecipare.

Il marchio Sclavo, acquisito nel 1990 dal Gruppo Marcucci all'atto della vendita dell'azienda da parte dell'Enichem, pur essendo tuttora in vigenza, non è più utilizzato per la produzione in conseguenza di nuove strategie industriali che hanno visto la costituzione del nuovo "Gruppo Kedrion".



Il ritorno del marchio Sclavo è un po’ il compimento di un percorso per la conservazione della memoria del tracciato dell'industria bio farmaceutica a Siena, iniziato a metà degli anni novanta con il conferimento, da parte della famiglia Marcucci, all'archivio storico del Comune di Siena, di importanti documenti che affondano le loro radici fin dai tempi del professor Achille Sclavo.

Sempre allo stesso periodo risale l'ottenimento di un ingente quantitativo di materiale cartaceo e oggettistico da parte del Gruppo Anziani Sclavo che, nello spirito della valorizzazione della cultura e della storia di questa industria, ha consentito di allestire, insieme all'università di Siena, la mostra "Siena città laboratorio" presso il Santa Maria della Scala dal novembre 1999 al marzo 2000.



Il territorio senese ha mantenuto, sulla scia dell'antico "Istituto Sclavo", una presenza importante nel settore bio farmeceutico e diagnostico attraverso Chiron, Bayer e "Sclavo Diagnostici" ma anche per la presenza di altre imprese ad alto valore tecnologico e scientifico che costituiscono globalmente una opportunità di lavoro ad alta specializzazione per oltre 1400 persone.

Il legame stabilito dal professor Achille Sclavo con il territorio, l'Università di Siena (della quale fu a lungo Rettore), e anche con il Comune di Siena (di cui fu consulente scientifico per l'acquedotto del Vivo), ha posto le basi perché potessero nascere oggi organismi in grado di proiettare Siena nel futuro delle Biotecnologie e le scienze della vita, attraverso Biotech, "Fondazione Toscana Life Scienses" e "Parco Scientifico".



Il ritorno di un marchio prestigioso come quello della Sclavo alla città di Siena è il simbolo di un epoca che si compie e una che si apre verso nuovi orizzonti di ricerca e di opportunità scientifiche.

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