Inaugurato stamani il primo centro in Italia specializzato nell’assistenza ai pazienti con tumori a seno e intestino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 maggio 2005 00:00
Inaugurato stamani il primo centro in Italia specializzato nell’assistenza ai pazienti con tumori a seno e intestino

Firenze – Il sindaco Leonardo Domenici e l’assessore alla Sanità della Regione Toscana Enrico Rossi hanno inaugurato stamani a Firenze il Centro per la Riabilitazione Oncologica, la prima struttura pubblica in Italia specializzata nel sostegno psicofisico delle persone operate di cancro, in particolare al seno e all’intestino.

Il Centro ha sede a Villa della Rose, sulla collina di Careggi, ed è dotato di servizi innovativi: per ora due ambulatori per i casi di tumore al seno, uno per i tumori all’intestino, due per la riabilitazione individuale, uno studio per il sostegno psicologico e una palestra per il trattamento di gruppo.

La capacità operativa settimanale è di 150 trattamenti individuali, 70 visite ambulatoriali e 40 trattamenti di gruppo, un totale che comprende servizio sanitario (max 6 pazienti) e medicine di supporto, ovvero yoga, rilassamenti, autoaiuto, training autogeno (8-12 persone per gruppo).

D’assoluta avanguardia anche la formula della gestione affidata alla collaborazione tra un ente pubblico (il CSPO, Centro Studi per la Prevenzione Oncologica della Regione Toscana) e l’associazione di volontari LILT (Lega per la Lotta contro i Tumori, Sezione di Firenze).

CSPO e LILT si divideranno le spese, comprese quelle per il personale, 18 specialisti guidati dal primario oncologo Maria Grazia Muraca.

Coordinato dal dottor Riccardo Poli, il Centro nasce in collaborazione con l’associazione Toscana Donna, grazie anche ai contributi di Corri la Vita (la 3° edizione della manifestazione di beneficenza si terrà il prossimo 2 ottobre), del Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) e dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. La struttura è parte di un progetto regionale (coordinato e sostenuto dall’Istituto Toscano Tumori, ITT) articolato in tre aree e altrettanti poli di riferimento (Firenze, Livorno e Siena), destinato a far fronte a esigenze crescenti e molto sentite.

Nella sola Area vasta di Firenze (comprende anche Prato e Pistoia) sono infatti circa 1000 all’anno i nuovi casi di cancro al seno.

Tutti necessitano di una riabilitazione iniziale entro 3 mesi dalla diagnosi, mentre il 30% ha bisogno di un percorso riabilitativo completo e molto più complesso.

Presenti all’inaugurazione il direttore dell’ITT Gianni Amunni, il direttore scientifico del CSPO Marco Rosselli del Turco e i presidenti di Toscana Donna Marida Bolognesi, della LILT Sergio Chiostri, del Cesvot Luciano Franchi, del comitato organizzatore di Corri la Vita Bona Frescobaldi e dell’Ordine dei Medici Antonio Panti.

Alla cerimonia (aperta al pubblico) hanno assistito numerosi fiorentini di ogni età che hanno poi visitato le strutture del Centro.

“Questa iniziativa”, ha detto il sindaco, “conferma come in campo sanitario Firenze sia all’avanguardia nella prevenzione, nella cura e in questo caso nella riabilitazione dalla malattia. Accanto alle indispensabili cure mediche, chi ha vissuto patologie complesse come il tumore al seno e all’intestino ha bisogno di un sostegno anche psicologico, per ritrovare equilibrio e qualità della vita.

La struttura che inauguriamo oggi risponde a questi bisogni ed è un’altra delle eccellenze di cui andare orgogliosi. Per questo ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione”.

Presente l’ex ministro della sanità Rosy Bindi, hanno preceduto il taglio del nastro l’intervento di Giancarlo Maltoni, commissario straordinario del CSPO, e la conferenza della psico-oncologa Marina Bertoletti su un tema, La dimensione emotiva del percorso oncologico, che ha messo in rilievo uno degli aspetti qualificanti del metodo praticato a Villa delle Rose.



L’equipe di Poli ha infatti potenziato al massimo il supporto psicologico, fondamentale per una efficace riabilitazione, abbinandolo ai trattamenti classici come fase di uno stesso approccio, essendo il paziente preso in carico nella sua globalità. Tutto ciò con l’obiettivo di restituire equilibrio e volontà di reagire positivamente a persone emotivamente mal predisposte dall’aggressione di una malattia che nell’immaginario collettivo è vissuta come incurabile e terrorizzante.

Un’ultima innovazione organizzativa di Villa delle Rose riguarda il collegamento operativo con le altre strutture dell’Area vasta (ambulatori pubblici e privati, volontariato), in modo da dare assistenza ai pazienti senza obbligarli a faticosi spostamenti.

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