La compagnia Lombardi-Tiezzi per FirenzEstate 2005 presenta a puntate il più grande romanzo di Tolstoj. Alternando 20 diversi attori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 maggio 2005 14:42
La compagnia Lombardi-Tiezzi per FirenzEstate 2005 presenta a puntate il più grande romanzo di Tolstoj. Alternando 20 diversi attori

Firenze - Tutto Guerra e Pace di Lev Tolstòj, raccontato in venti puntate, una sera dopo l’altra, da venti diversi attori. E’ il formidabile progetto che Sandro Lombardi e Federico Tiezzi, leader dell’omonima compagnia teatrale Lombardi-Tiezzi, metteranno in scena a Firenze dal 22 giugno al 19 luglio, rappresentazione unica per la rassegna letteraria Parole a Caso inserita nel calendario di FirenzEstate 2005, il ciclo di spettacoli ed eventi culturali organizzato dall’assessorato alla cultura.

Appuntamento dal lunedì al venerdì, ore 21,30, ingresso libero, al Giardino dei Semplici in via Lamarmora.

Introdotti da Marion D’Amburgo (l’assistente alla regia è Giovanni Scandella, quello alla drammaturia Giulia Tellini) i venti attori si alterneranno per leggere i brani più belli e indimenticabili il più grande romanzo storico di tutte le letterature. Come noto, sullo sfondo della crisi europea degli inizi dell'Ottocento, Guerra e Pace narra le vicende dei membri di due famiglie dell'alta nobiltà russa, i Bolkonskij e i Rostov, tra cui emergono le figure di Natascia Rostòva, Andrèj Bolkonskij e Pierre Bezuchov.

Tolstoj accompagna i tre protagonisti, simboli dell'armonia del mondo, attraverso balli, battaglie, matrimoni, morti, partecipando direttamente alle loro angosce e inquietudini e dando voce ai moti interiori del cuore.

Un lettore d’eccezione, Federico Fellini, ha definito i personaggi di Guerra e Pace come “pastosamente immersi nella materia di cui sono formati, emozionanti statue che non riescono a liberarsi dal marmo grezzo in cui sono imprigionate”.

Come dire che la forza d’osservazione del grande romanziere russo è tale da farsi tutt’uno con i personaggi e le vicende che racconta. Da questo deriva la capacità di coinvolgimento e commozione che il libro ha esercitato, esercita ed eserciterà su milioni di lettori.

Questa iniziativa tende a rendere collettivo un rito (quello della lettura) che normalmente è privato e che, in presenza di opere particolarmente feconde e ricche, può ricevere dalla dimensione pubblica luci e prospettive impreviste.

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