Regolarita' e sicurezza nei cantieri pubblici: siglato protocollo fra Comune e sindacati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 maggio 2005 21:38
Regolarita' e sicurezza nei cantieri pubblici: siglato protocollo fra Comune e sindacati

Sicurezza dei lavoratori, trasparenza degli appalti, regolarità retributiva, prevenzione e controllo verso tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nelle grandi opere pubbliche: sono questi gli elementi fondanti del protocollo d'intesa su "Regolarità e sicurezza del lavoro nel settore delle costruzioni" siglato ieri in Prefettura tra il Comune di Firenze, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, la Asl 10 di Firenze e la Direzione provinciale del lavoro. In concreto, il protocollo impegna il Comune per tutti gli appalti di opere pubbliche (anche in concessione e di project financing) il cui valore superi il milione di euro.

Quindi la gran parte dei lavori che l'amministrazione comunale, direttamente o indirettamente, realizza sul territorio fiorentino. "Un accordo di eccezionale rilevanza politica" ha commentato il sindaco Leonardo Domenici, che ha sottolineato l'importanza degli impegni e dei vincoli che il Comune si assume per il controllo e la trasparenza in un settore fondamentale e delicato come quello dell'edilizia, soprattutto a fronte delle grandi opere che si vanno a realizzare: basti pensare alla tranvia.

L'assessore Riccardo Nencini ha da parte sua sottolineato il grande lavoro a cui sono chiamate le strutture comunali, "un grande sforzo che testimonia la serietà e la volontà di questa amministrazione comunale" ha detto, ringraziando gli altri soggetti coinvolti e in particolare il Prefetto per "la preziosa collaborazione interistituzionale che ha portato a questo risultato". Il protocollo, che rinnova sostanzialmente quello analogo del 1999 (che comuqneu resta valido per gli appalti inferiori al milione di euro), come primo punto istituisce un gruppo di lavoro fra i rappresentanti di tutti i soggetti firmatari, al quale il Comune comunicherà una seri di informazioni puntuali su oggetto e luogo dell'appalto, generalità dell'impresa aggiudicataria, valore contrattuale netto, ribasso d'asta, normative, inizio e fine presunti dei lavori, eventuali previsioni di subappalti e subcontratti, modalità dei verifica dell'idoneità delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi.

Il gruppo di lavoro, durane la realizzazione delle opere monitorate, si confronterà regolarmente per controllare la sicurezza dei cantieri, la regolarità contributiva, lo stato di avanzamento del lavoro, i livelli occupazionali. Sulla base di questi elementi sarà anche realizzato un osservatorio informatico. Il Comune inoltre si impegna a richiedere alle imprese affidatarie (e a quelle presenti a qualunque titolo nell'area di cantiere, ad esempio forniture e trasporti) di prevedere sistemi di controllo sulla presenza dei lavoratori ne cantieri, per prevenire il lavoro irregolare; obbligo questo che i progettisti dovranno espressamente prevedere nei capitolati.

Per quanto riguarda espressamente il pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata, il Comune assume una serie di precisi impegni, che con apposite clausole escludano dalle gare d'appalto le imprese per le quali siano in qualche modo emersi elementi di possibile compromissione, anche prevedendo l'immediato scioglimento del contratto; inoltre Il Comune dovrà trasmettere alla prefettura, prima della gara, nominativi e generalità delle imprese che intendono partecipare. Impegni questi che dovranno essere assunti anche da eventuali concessionari o 'general contractor'.

Infine, per quanto riguarda la tutela, la sicurezza e l'accoglienza dei lavoratori, il protocollo impegna le parti ad un confronto preventivo ed a un controllo puntuale per ogni singola opera pubblica da realizzare, avendo come punto di riferimento il contratto collettivo nazionale per i lavoratori delle imprese edili e affini. Il Comune, come committente, dovrà organizzare incontri periodici sia con gli organi di vigilanza, sia con il servizio di medicina del lavoro; e dove necessario dovrà predisporre sedi alloggiative per i lavoratori non residenti.

Da parte lodo le imprese dovranno impegnarsi in un programma di formazione e informazione verso i lavoratori, anche in collaborazione con la scuola professionale edile di Firenze.

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