Firenze coordinerà le grandi città d’arte italiane nella promozione del turismo in Cina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2005 14:53
Firenze coordinerà le grandi città d’arte italiane nella promozione del turismo in Cina

D’intesa con l’Enit è quanto deciso fra le città di Roma, Venezia e, appunto, Firenze. Il primo atto di questo coordinamento è l’organizzazione dal 16 al 27 aprile 2005 della visita di una delegazione stampa cinese. Dodici giornalisti, assistiti da un accompagnatore dell’ENIT di Pechino raggiungeranno Firenze il 21 aprile per visitarne le bellezze artistiche, i musei le attrattive del centro storico, le botteghe artigiane localizzate in Oltrarno e il territorio del Chianti.

Prima di Firenze, la delegazione avrà visitato Roma (16-20 aprile) per concludere il viaggio in Italia con Venezia (24-27 aprile).

Quella fiorentina, infatti, è la seconda tappa di un itinerario che porterà la stampa cinese ad approfondire la conoscenza delle bellezze del territorio italiano a partire dalle sue tre città d’arte più importanti.

Il Tour, organizzato per le tre città da APT Firenze, ENIT e Comitato Governativo Italia-Cina, è stato sollecitato da APT di Firenze, al fine di realizzare nei fatti quel “Pacchetto Italia” che ancora manca rispetto al mercato cinese.

Il viaggio della delegazione cinese rappresenta un’esperienza particolarmente significativa per il turismo fiorentino e nazionale.

È la prima volta, infatti, che un Educational Tour rivolto alla Cina viene dedicato esclusivamente a sole città italiane. Tutti i pacchetti di viaggio organizzati per delegazioni cinesi in visita in Italia, fino ad oggi sono infatti sempre stati considerati all’interno di tour europei di visita. L’Italia veniva così inclusa solo come “tappa” di un tour più ampio attraverso le maggiori capitali europee.

L’aspettativa turistica, che si sta alimentando in prospettiva dell’avvento di nuovi flussi di visitatori provenienti dalla Cina, trova in questo Educational un primo importante elemento per valutare interessi e preferenze di un popolo di viaggiatori ancora perlopiù “sconosciuto”, ma destinato ad acquistare sempre più peso nell’ economia turistica nazionale e del nostro territorio.

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