Siamo ormai a un passo dal blocco e le targhe alterne
Ricorso al Tar dei produttori di fuoristrada: riscoppia la polemica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2005 19:51
Siamo ormai a un passo dal blocco e le targhe alterne<BR>Ricorso al Tar dei produttori di fuoristrada: riscoppia la polemica

Tra 7 giorni via alle targhe alterne, mentre sSta per essere superato il limite europeo per l'inquinamento da Pm 10. Con lo sforamento partirà l'automatismo dell'inchiesta della magistratura, come previsto dalle direttive europee. Andare a lavorare in questi giorni con il proprio mezzo a motore, spostandosi da una citta' all'altra, e' una specie di roulette russa: si sa da dove si parte, ma alla fine, tra citta' anche vicine con targhe pari o dispari o blocchi totali, tornare a casa sani e salvi sara' solo dovuto alla fortuna.

Intanto le grandi case costruttrici di auto contestano il blocco di Firenze I legali accusano il sindaco di "abuso di potere".

I costruttori lamentano un calo di vendite di fuoristrada del 14% lo scorso ottobre e vogliono l'immediata sospensione dell'ordinanza del Comune.
Era inevitabile e lo avevamo già pronosticato il ricorso al tribunale amministrativo regionale, da parte delle case produttrici di fuoristrada, contro il provvedimento del Comune che vieta il rinnovo del permesso per la ztl ai cosiddetti "veicoli ingombranti"». E' quanto ha detto la consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli. «L'ordinanza dell'amministrazione - ha spiegato la consigliera di Forza Italia - non si basa su motivazioni di tutela alla salute pubblica ma solo su presunte e non accertate violazioni allo stato dei lastricati e dei marciapiedi del centro storico.

Con arroganza, dunque, si vogliono imporre stili di vita ai cittadini, "scoraggiando", come si legge nel testo, "l'utilizzo di questi veicoli"». Secondo Bianca Maria Giocoli «la base su cui poggia il ricorso non potrà essere che la violazione alla parità di trattamento tra i cittadini, oltre che la mancanza di definizioni legislative precise, che differenzino i cosiddetti "veicoli ingombranti" dalle altre vetture». «I presunti e nemmeno accertati comportamenti scorretti - ha sottolineato - possono peraltro essere tenuti dai proprietari di tutti i tipi di veicoli e non solo di chi possiede fuoristrada: le grandi berline e le monovolumi a sette posti sono forse mezzi rispettosi dei marciapiedi e del lastricato cittadino?» «In questi mesi, oltretutto - ha ricordato l'esponente del centrodestra - non abbiamo visto aggirarsi per il centro storico i vigili urbani con la rotella metrica e quindi dubitiamo che questa ordinanza sia stata realmente messa in pratica dall'amministrazione comunale ma sia solo servita a fare demagogia a buon mercato, dando lezioni di vita e di comportamento ai cittadini».

«A tale scopo - ha concluso Bianca Maria Giocoli - ho presentato un'interrogazione per conoscere quante contravvenzioni di mancato rispetto della ordinanza sono state elevate a partire dal 1 gennaio 2005».
“Una cosa è chiedere un ragionamento serio, un ripensamento su determinate decisioni e magari anche più fondi. Un’altra è pretendere dallo Stato ‘pieni poteri ai sindaci’ su materie che non sono di competenza delle amministrazioni locali”. Il consigliere comunale di An Gaia Checcucci risponde così al Sindaco Domenici che ha annunciato di voler chiedere, durante l’incontro dell’Anci con i ministri Matteoli e Lunardi, ‘risorse, criteri e poteri ai sindaci’. ”Domenici non può fare richieste di legittimazione di scelte in materia di viabilità e traffico che non gli competono.

Il Sindaco di Firenze porta ad esempio il ricorso al Tar da parte delle case produttrici di Suv contro l’ordinanza che ne limita l’accesso nel centro della città. Oppure i tanti ricorsi contro le porte telematiche che hanno già ottenuto ragione da parte del Giudice di Pace”. ”Ma se questi ricorsi esistono – dice la Checcucci – è perché le decisioni del Comune non sono fondate normativamente. Da tempo lo abbiamo segnalato all’amministrazione comunale: le porte telematiche non hanno ottenuto l’autorizzazione per controllare l’accesso alle corsie preferenziali; non c’è alcun motivo legalmente riconosciuto per vietare la circolazione dei Suv”.

“Il sindaco Domenici, invece di utilizzare i propri poteri extra legem, forse farebbe meglio a starci più ad ascoltare e, prima di tutto, si preoccupi di utilizzare nel miglior modo possibile i finanziamenti già ottenuti, in primis cambiando il parco veicolare dei mezzi pubblici, vetusto e altamente inquinante”.

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