Passarella via Mariti. Presidente Quartiere 5 Collesei "indispensabile la realizzazione del binario di servizio per salvaguardare l'ambiente"

Redazione Nove da Firenze
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02 febbraio 2005 19:50
Passarella via Mariti. Presidente Quartiere 5 Collesei

"Nel giardino di via Mariti, all'altezza della passerella pedonale, c'è una parte recintata adibita a cantiere per la costruzione della spalla del tratto ferroviario. Si tratta dell'ampliamento della sede ferroviaria per realizzare il corridoio attrezzato con binario di servizio al cantiere della stazione dell'alta velocità. Si sta realizzando il binario che permetterà di portare via lo smarino degli scavi della nuova stazione attraverso la ferrovia anziché attraverso camion con evidente vantaggio ambientale".

È la risposta della presidente del Quartiere 5, Stefania Collesei, alla richiesta di alcuni cittadini della zona che protestavano per la situazione che ha comportato qualche difficoltà per l'attraversamento della zona. Con l'allargamento della spalletta ferroviaria, infatti, è stata chiusa temporaneamente una porzione del giardino di via Mariti, lasciando sì disponibile l'utilizzo della passerella per il collegamento con via del Terzolle ma costringendo i pedoni ad un percorso a "slalom" nel giardino.

"Ho ricevuto una petizione da alcuni cittadini con cui viene richiesto un piccolo varco per accedere in Piazza Dalmazia accorciando il percorso. Il Quartiere 5 ha rivolto questa proposta agli uffici competenti ma, per il momento, non è possibile ipotizzare una soluzione differente da quella adottata con la quale è consentito il movimento dei mezzi utilizzando la viabilità interna al giardino che permette dunque di far giungere gli stessi all'area cantiere". I lavori dovranno terminare entro il prossimo 23 marzo; nel caso in cui la data non fosse rispettata (ad esempio per avverse condizioni meteorologiche) la ditta incaricata può chiedere una proroga, però, con un aggravio di costi da sostenere.

"Il Quartiere 5, che è uno dei soggetti a cui è stato chiesto il nulla osta per la realizzazione dell'opera, ha preteso il perfetto ripristino dell'area interessata dai lavori a cura e spese del richiedente, la realizzazione della siepe e l'innaffiamento per almeno due stagioni a garanzia dell'attecchimento delle piante - ha spiegato Stefania Collesei -. Assicuro quindi la massima attenzione da parte del quartiere perché i lavori si svolgano al meglio e nel minor tempo possibile".

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