L'attività di pianificazione degli interventi di risanamento acustico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 gennaio 2005 15:55
L'attività di pianificazione degli interventi di risanamento acustico

In Toscana, l’attenzione al risanamento acustico delle infrastrutture di trasporto si è avuta fin da prima che si completasse il quadro normativo di riferimento e addirittura ancora prima dell’emanazione del DM 29/11/00, ossia del decreto che stabilisce i compiti, i criteri tecnici e i tempi della pianificazione e attuazione degli interventi di bonifica.
In particolare, nel corso del tempo, sono stati stipulati una serie di accordi fra la Regione e alcuni enti gestori di infrastrutture di trasporto, per anticipare i tempi di individuazione e messa in opera degli interventi di risanamento, fra cui, limitatamente alle strade: l’Ente Nazionale per le Strade (ANAS); la SALT p.a.; l’Autocamionabile della Cisa S.p.A..
Ad eccezione dell’ultimo caso, i gestori precedentemente citati e la stessa Regione, per quanto riguarda le strade di propria competenza, hanno stipulato in fase successiva, convenzioni o protocolli di collaborazione con ARPAT per lo svolgimento dell’attività tecnica di ricognizione delle situazioni critiche e definizione degli interventi.
I diversi protocolli regionali prevedevano l'istituzione di un organo collegiale referente (commissione tecnica) al quale hanno preso parte, oltre alla Regione e al gestore, anche ARPAT e le province.

Tale organo aveva in particolare il compito di definire in dettaglio l’attività da svolgere e i criteri da utilizzare per valutare le priorità d’intervento, in attesa che si completasse il quadro normativo; in questa sede, per esempio, sono state adottate di concerto fra le parti le soglie di livello sonoro con cui individuare le aree critiche da risanare, sopperendo in tal modo alle more della legge che solo in tempi recenti ha emanato i limiti specifici relativi alle strade (DPR 142/04).
In questa fase di attività dell’Agenzia, la definizione delle priorità di intervento viene condotta con criteri differenti, nell’ambito di ciascuna convenzione.

Tuttavia, l’approccio metodologico rimane in tutti i casi basato sulla valutazione della numerosità della popolazione esposta ai differenti livelli sonori, eccedenti i valori soglia adottati dalla commissione tecnica.
Una tale valutazione implica, da un lato, la conoscenza della distribuzione demografica sul territorio, dall’altro, la capacità di determinare i livelli sonori presso L’attività di pianificazione degli interventi di risanamento acustico Quadro complessivo delle convenzioni stipulate fra ARPAT e i gestori delle principali infrastrutture stradali della Regione.
Convenzione Data di stipula SALT – ARPAT 30 dicembre 1998 ANAS – Regione Toscana – ARPAT 23 settembre 1999 SALT – ARPAT (rinnovo) 19 marzo 2002 ANAS – ARPAT (integrazione) 21 marzo 2002 Regione Toscana – ARPAT 3 aprile 2002 ogni ricettore (residenze, scuole, ospedali, case di cura e di riposo).
A fronte di tale quadro generale, nell’ambito delle convenzioni con i gestori, ARPAT ha sviluppato approcci al problema progressivamente più complessi, sfruttando al meglio il contenuto informativo dei dati disponibili e ottimizzando la fase di mappatura dei livelli sonori.
Si è così passati da un iniziale approccio di tipo puntuale, basato essenzialmente sulle segnalazioni dei cittadini e sui dati d’archivio, all’idea di una ricognizione su vasta scala dell’infrastruttura, che avesse in primo luogo requisiti di completezza e omogeneità.
Una tale idea, sviluppata in alcuni lavori precedenti è stata compiutamente messa a punto nell’ambito della convenzione fra Regione Toscana e ARPAT.
Quanto accaduto in Toscana, per iniziativa della Regione e il supporto tecnico svolto da ARPAT nel quadro degli accordi, ha creato i presupposti perché si liberassero le risorse economiche disponibili per la messa in opera di alcuni interventi di risanamento, anticipando così i tempi, altrimenti molto lunghi, previsti dal DM 29/11/00.
In particolare, sulle tratte autostradali della SALT p.a., dal 2000 ad oggi, sono stati attuati interventi per circa 8 milioni di Euro, quali schermi sottili (new jersey e barriere riflettenti) e asfalti drenanti – fonoassorbenti.
Portati a termine gli impegni contrattuali ed entrato in vigore il DPR 142/04, si può considerare definitivamente conclusa la fase di lavoro ora descritta, degli accordi volontari con i gestori.
Sul fronte della pianificazione e definizione degli interventi da attuare sulle strade, tuttavia, si prevede un proseguimento dell’impegno di ARPAT anche nel prossimo futuro, con la stipula di nuove convenzioni:
• prolungamento della convenzione ARPAT - SALT p.a., nel triennio 2005 – 2007;
• convenzioni con alcune province toscane (alcune delle quali già in essere);
• con l’Autocamionabile della Cisa S.p.A., le cui attività si svolgeranno nel corso del 2005;
• con l’ANAS, relativamente alle strade a due corsie;
• con la Regione Toscana, per la ricognizione delle aree critiche entro novembre 2005, e la predisposizione di una proposta di piano entro maggio 2007.
Rispetto alla fase precedente, i criteri tecnici che verranno seguiti, dovranno essere necessariamente più aderenti a quanto previsto dal DM 29/11/00 (allegati 1 – 4).

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