Qualcuno era…Giorgio Gaber

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 gennaio 2005 12:42
Qualcuno era…Giorgio Gaber

Il Cinema Odeon di Ponsacco e il Circolo Cinematografico Agorà di Pontedera, in collaborazione con il Circolo Arci Rinascita e col patrocinio del Comune di Ponsacco e della Provincia di Pisa, organizza presso il la manifestazione “Qualcuno era…Giorgio Gaber” in memoria dell’artista milanese recentemente scomparso.

La manifestazione verrà inaugurata a Ponsacco il 28 febbraio alle ore 17:30 con l’apertura della mostra fotografica su Gaber all’interno dell’atrio del Cinema Odeon.

Realizzata dall’associazione “Giorgio Gaber” di Milano, la mostra ripercorre la carriera del cantautore attraverso 40 pannelli che mostrano fotografie, recensioni, testi di canzoni e monologhi e sarà accompagnata dalle ultime interviste rilasciate a Massimo Bernardini e a Vincenzo Mollica.

Giovedì 3 febbraio presso il Circolo Cinematografico Agorà di Pontedera alle ore 21:30 sarà proiettato il lungometraggio “Qualcuno era… Giorgio Gaber” di Gianni Borgna e Patrizia Penzo, prodotto dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma in collaborazione con l'Associazione Culturale Giorgio Gaber e Rai Teche.

Il materiale è in gran parte tratto dal repertorio RAI, con un significativo contributo della Televisione Svizzera di lingua italiana, e ripercorre l’intera carriera di Gaber, dalla prima apparizione televisiva del 1959 fino alle immagini relative agli ultimi suoi lavori discografici.

Ultimo appuntamento della manifestazione è lo spettacolo “La libertà non è…”, frammenti e monologhi delle opere di Giorgio Gaber e Sandro Leporini, messo in scena il 4 febbraio alle ore 21:30 presso il Cinema Odeon di Ponsacco.

Realizzato da Ivana Ferri con Lucilla Giagnoni e Bruno Maria Ferraro e prodotto da Tangram Teatro di Torino in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino e l’associazione Culturale Giorgio Gaber di Milano, lo spettacolo ripercorre la lunga carriera dell’artista milanese fino alle ultime canzoni di poco precedenti la sua scomparsa. L’ingresso sarà di dieci euro.

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