L’idea di un libro sul film di Marco Bellocchio nasce dal desiderio di comprendere le ragioni di un’opera che ha saputo porre problemi di non poco momento - estetici, storici, politici - a un intero Paese.
Il volume si compone di un ricchissimo repertorio di foto di scena del film (b/n e colore) e di un apparato testuale ad esse organico. La struttura di questo apparato riflette il processo di produzione del film, dalla formulazione dell’idea narrativa alla realizzazione ed oltre, fino alla sua ricezione in sala e al pubblico dibattito che tale ricezione ha generato.
Buongiorno, notte - Le ragioni e le immagini è il primo titolo di una collana (“Ascoltare lo sguardo”) diretta da Riccardo Giagni e dedicata alla molteplicità delle relazioni fra immagine e suono in campo estetico. Al libro contribuiscono due linee di ricerca e due linguaggi: quello della fotografia di scena, citazione/allusione del set (e al contempo fatto estetico ulteriore, autonomo rispetto al film), e quello della critica e dell’analisi, che include il modello teorico “conversazionale”, con le interviste al regista Marco Bellocchio, alla montatrice Francesca Calvelli, al compositore Riccardo Giagni.
La stessa critica, come segmento del discorso sociale intorno al film, è a sua volta “interrogata” nell’ultima sezione del libro, curata da Enrico Terrone.
Stefano D’Amadio (Roma, 1969), vive e lavora a Roma. Si è avvicinato alla fotografia a partire dal 1994. Ha lavorato come fotografo di scena per Marco Bellocchio (per i film Buongiorno, notte; L’ora di religione; La balia; Il Principe di Homburg, e per la messa in scena del Macbeth al Teatro India di Roma), Emanuele Crialese (Respiro), Gabriele Salvatores (Io non ho paura).
Luca Bandirali (Latina, 1973), critico cinematografico, è redattore della rivista bimestrale Segnocinema.
E' in preparazione, presso le edizioni Argo, un suo volume dedicato alla figura e all'opera di Mario Nascimbene.
