Lo "scavalco" feroviario a Sesto Fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 gennaio 2005 17:51
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I consiglieri provinciali Sandro Targetti, Lorenzo Verdi e Andrea Calò del Partito della Rifondazione Comunista, venuti a conoscenza delle richieste e delle critiche avanzate dal Comitato dei cittadini residenti in via dei Frilli a Sesto Fiorentino, in merito all’utilizzo del cantiere T1 per la realizzazione del cosiddetto “scavalco” ferroviario tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi e, a seguito della partecipata assemblea tenutasi alla Casa del Popolo di Castello venerdì 17 dicembre 2004 su iniziativa dei Gruppi Consiliari PRC e “Un’altra città, un altro mondo” del Comune di Firenze, sempre sul tema della suddetta opera, chiedono all’Assessore ai Trasporti e Viabilità di conoscere: la funzione e la motivazione del cosiddetto “scavalco ferroviario” tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi, in relazione al passaggio dell’Alta Velocità ferroviaria a Firenze, l’esito della Valutazione di Impatto Ambientale, i tempi di realizzazione di questa opera, inizialmente non prevista nei progetti TAV; le procedure ancora da espletare e i tempi previsti al momento per l’inizio del sottoattraversamento AV di Firenze, la durata complessiva dei cantieri per il completamento della suddetta opera (comprensiva della nuova stazione sotterranea Belfiore – Macelli), i finanziamenti disponibili per la sua realizzazione; quali iniziative e provvedimenti siano stati presi dagli Enti e dalle Amministrazioni Comunali competenti in merito alla organizzazione dei cantieri necessari per realizzare l’opera di “scavalco” ferroviario (con particolare attenzione alle modalità ed ai percorsi di trasporto dei materiali, all’impianto di betonaggio, ai rumori ed alle polveri …), allo scopo di minimizzare l’impatto sociale ed ambientale dei cantieri e dei lavori sulle popolazioni circostanti, a Sesto Fiorentino ed a Castello-Rifredi; quale procedura di consultazione sia stata attivata con le realtà presenti sul territorio (Consigli di Quartiere, Comitati, Associazioni…) sul significato e l’impatto della suddetta opera, prima di prendere decisioni operative e se le richieste avanzate dai cittadini di via dei Frilli a Sesto Fiorentino siano state prese in considerazione nella organizzazione dei cantieri.

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