Il capitolo Arno in Finanziaria non c'è?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 dicembre 2004 18:32
Il capitolo <I>Arno</I> in Finanziaria non c'è?

"Il Governo faccia la sua parte, come promesso, per la messa in sicurezza del bacino dell'Arno". Ad esprime preoccupazione è l'assessore all'ambiente del Comune Claudio Del Lungo che fa notare come, dopo verifiche fatte da Autorità di bacino e Regione, sembra che nella Finanziaria 2005 manchi il 50 per cento dei contributi destinati al bacino dell'Arno promessi dal Governo. La questione è stata affrontata questa mattina nel corso di una riunione sulla messa in sicurezza del fiume presso l'Autorità di bacino e alla quale erano presenti, oltre al segretario Giovanni Menduni, i presidenti della Provincia di Arezzo, Firenze e i rappresentanti degli altri Comuni interessati.

"Si stimano interventi a monte dell'Arno pari a 200milioni di euro - ha detto Del Lungo- e il Governo dovrebbe contribuire con 100milioni che dovrebbero entrare in un capitolo preciso sotto la voce "Arno", così come come promesso dal Ministro Altero Matteoli. A quanto pare il capitolo specifico in Finanziaria non c'è". L'assessore fa presente che attualmente stiamo ancora usando gli stanziamenti finanziari messi a disposizione per il nostro fiume nel 1999 dal governo di centro sinistra e la preoccupazione è quella che non ci sia più disponibilità delle risorse annunciate.

"Non vorrei - ha aggiunto Del Lungo- che questi soldi promessi fossero come i carri armati di mussoliniana memoria che vengono promessi in diversi bacini senza poi essere realmente da nessuna parte". Il Comune, in collaborazione con l'Autorità di bacino, Regione e Provincia e altri Comuni, si impegna a redigere il cronoprogramma finanziario e ad impegnare le risorse necessarie per i prossimi anni recuperandoli da nostri già magri bilanci, senza avere la certezza che il governo ci assicuri un finanziamento.

"Mi auguro - ha specificato Del Lungo- che le risorse promesse trovino un'esplicita destinazione nella Finanziaria dell'Arno e aspettiamo rassicurazioni in merito dal Ministro Matteoli. Per parte nostra - ha assicurato l'assessore - noi faremo altrettanto, come abbiamo sempre fatto anche in passato, per garantire la sicurezza dei nostri Comuni".

"La messa in sicurezza del territorio del bacino dell’Arno è stata e continua ad essere fra le priorità del Ministro dell’Ambiente e lo dimostrano non solo le prese di posizione bensì gli atti concreti che sono stati e saranno assunti dal Ministero -ribatte irritata Gaia Checcucci, membro Comitato Tecnico ADB Arno, consigliera comunale di AN e stretta collaboratrice del ministro Matteoli- La presenza del Ministro a Firenze il 18 novembre scorso presso l’ADB dell’Arno vale molto più di tanti, troppi discorsi di qualcuno.
La realizzazione delle casse di espansione e la definitiva messa in sicurezza del fiume saranno una realtà grazie al ruolo propulsivo ed agli impegni finanziari di cui si è fatto e si farà carico anche il Ministro.

Il quadro dell’assetto idrogeologico nel bacino è senza dubbio migliorato ma può esserlo ancora di più. E’per questo che il Ministro Matteoli ha lanciato l’idea di un programma decennale di interventi che deve coalizzare attorno ad obiettivi specifici tutti i soggetti interessati. La filosofia e la volontà del Ministero sono quelle di affrontare i problemi in un’ottica di distretto territoriale, al fine di conseguire obiettivi specifici superando anche alcune rigidità normative e coinvolgendo, anche finanziariamente, tutti i soggetti interessati, istituzionali e non.

A tal proposito si sta già lavorando per un coinvolgimento dei privati, nelle modalità e nelle forme reputate opportune. Proprio la scorso settimana c’è stata una riunione presso la Direzione Difesa del Suolo con il Segretario dell’ADB Arno prof. Menduni. Con l’ approvazione del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), fortemente voluto dal Ministero e predisposto grazie al supporto della Direzione competente, si fornisce un ulteriore strumento di programmazione che consentirà ai soggetti istituzionali preposti, in primis l’Autorità di Bacino, di procedere alla pianificazione degli interventi da realizzare sul territorio.

Il PAI rappresenta lo strumento fondamentale per consentire che la pianificazione degli interventi vada di pari passo con la messa in sicurezza di tutta l’asta del fiume. Anche con il PAI il Ministro ha voluto - e nei fatti - è riuscito ad affermare il necessario bilanciamento che sempre deve garantirsi fra sviluppo del territorio e tutela dell’ambiente. Premesso ciò, rispetto alle dichiarazioni dell’Assessore del Comune di Firenze che, nella sua continua ricerca di identità, dopo aver esaurito le sue riflessioni sui SUV e su come inventarsi una qualunque giustificazione per non farli circolare a Firenze, si è accorto che esiste un fiume e che in, qualche modo, come Assessore all’Ambiente occorreva ritagliarsi uno spazio su questo argomento, si precisa quanto segue.
Il Ministero dell’Ambiente nel triennio 2001 – 2003 a valere sulla L.183/89 ha erogato alla regione Toscana un totale di oltre 62 M/Euro di cui oltre 10,5M/Euro per il solo Bacino dell’Arno.

A questi vanno sommati gli 80M/Euro circa che, solo nel 2002 e 2003, sono stati stanziati a valere su altre disposizioni legislative quali, fra le altre, la L.180/98 a favore della Regione Toscana di cui circa 23 M/Euro per il solo Bacino dell’Arno.
Alle affermazioni deliranti si risponde sempre meglio con i numeri.
Per quanto poi riguarda le sue intuizioni circa ciò che conterrà o non conterà la Finanziaria, preme ricordare all’Assessore che se cerca nel testo di legge ancora da approvare il titoletto scritto in rosso con “finanziamenti per il fiume Arno” , potrà continuare a cercare per lungo tempo perché difficilmente lo troverà.

Del resto l’Assessore dovrebbe sapere che ci sono finanziamenti spalmati su molti capitoli che riguardano la difesa del suolo e non un capitoletto specifico come vorrebbe lui; è un po’ come succede per la voce “prestazioni di servizi” del Comune di Firenze nel bilancio: all’interno vi sono molte consulenze ma non c’è nessun capitolo specifico che titoli consulenze. Infine, forse sfugge all’Assessore – che non era mai stato presente a queste riunioni, né mi risulta si sia mai informato – che i finanziamenti sugli interventi per la messa in sicurezza dell’asta del fiume avverranno anche sulle progettazioni nell’ambito delle intese istituzionali, ovvero a seguito di Accordi di Programma Quadro a cui parteciperanno tutti i soggetti istituzionali competenti e, laddove funzionale agli obiettivi, i privati.

Sono finanziamenti – giustappunto- sui progetti".

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