Firmato il protocollo fra il comune di Colle Valdelsa e la comunità islamica locale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 dicembre 2004 19:39
Firmato il protocollo fra il comune di Colle Valdelsa e la comunità islamica locale

Il sindaco di Colle di Val d’Elsa, Paolo Brogioni e l’Imam della comunità islamica locale, Feras Jabareen hanno firmato ufficialmente oggi, lunedì 20 dicembre alle ore 10 presso il Palazzo comunale di Colle di Val d’Elsa il protocollo d’intesa fra il comune colligiano e l’”Associazione dei Musulmani di Siena e provincia” con sede a Colle di Val d’Elsa per la gestione del nuovo centro culturale islamico. Alla cerimonia erano presenti Claudio Martini, presidente della Regione Toscana, Fabio Ceccherini, presidente dell’amministrazione provinciale di Siena, oltre a numerosi rappresentanti delle istituzioni a livello comunale, provinciale e regionale.

Fra gli ospiti anche gli onorevoli Fabrizio Vigni e Rosy Bindi.

“Il protocollo d’intesa che regolerà il nuovo centro culturale islamico – ha affermato Paolo Brogioni - rappresenta la volontà di continuare quel processo di confronto e di rispetto reciproco tra l’amministrazione comunale e la comunità islamica locale, un processo che abbiamo intrapreso da alcuni anni e che è stato portato avanti da entrambe le parti con profonda convinzione. La convivenza pacifica fra popoli e culture diverse – ha continuato Paolo Brogioni – può esistere solo attraverso il dialogo e non con la violenza o la repressione”.



Nel corso del suo intervento il sindaco di Colle di Val d’Elsa ha presentato le linee essenziali della convenzione che rappresenta il primo atto giuridico stipulato fra una istituzione rappresentante lo Stato italiano e una associazione di religione e cultura musulmana, un atto che, come ha ricordato lo stesso Paolo Brogioni “ permetterà la gestione condivisa di una struttura che sarà destinata ad attività religiose e culturali e che sarà una grande occasione di crescita e di scambio multiculturale per la nostra comunità nel rispetto di quei valori di solidarietà e tolleranza verso il diverso che da sempre contraddistinguono la società colligiana”.

L’importanza del progetto riconosciuto e condiviso dalle due aperti contraenti è stata ribadita anche dal Presidente dell’associazione musulmana e Imam della locale comunità islamica, Feras Jabareen che ha ribadito come “la comunità islamica sia aperta al dialogo e al confronto nel rispetto delle regole e delle leggi italiane”.

Feras Jabareen ha anche sottolineato il fatto che Colle di Val d’Elsa può essere veramente un laboratorio di integrazione fra le diverse identità culturali che compongono la popolazione, un’importante occasione di crescita per tutti e una grande opportunità per le giovani generazioni affinchè crescano in un mondo di pace e di solidarietà.

Il documento si articola in nove articoli e si fonda su fonti normative che tutelano la libertà religiosa e i principali diritti della persona umana riconosciuti non solo dalla Costituzione italiana, ma anche da importanti atti internazionali, fra cui anche la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

L’articolato ribadisce inoltre il carattere pubblico delle aree concesse in diritto di superficie alla comunità islamica per la realizzazione del centro culturale, compatibilmente con le pratiche religiose, e l’obbligo di iscrizione della stessa associazione “Comunità dei musulmani di Siena e provincia” nel costituendo albo cittadino delle associazioni di volontariato e promozione sociale.

Nella parte centrale del protocollo d’intesa riveste particolare importanza la costituzione di un comitato scientifico paritetico di garanzia, un organo paritario e condiviso pienamente dalle due parti contraenti, che sarà composto da otto membri scelti fra persone che hanno maturato forti esperienze di carattere culturale e religioso.

Quattro di questi membri saranno nominati dal Sindaco di Colle di Val d’Elsa e quattro dall’organo di gestione dell’associazione. Il comitato avrà il compito di concordare il programma delle attività del centro insieme all’organo esecutivo dell’associazione, verificarne l’attuazione e promuovere iniziative volte a favorire il dialogo multiculturale e multietnico. Questo stesso organismo avrà anche una funzione di controllo del bilancio del centro culturale.

L’Associazione dei musulmani di Siena e provincia ha promosso l’inserimento nel protocollo dell’obbligo di adozione della lingua italiana all’interno delle aree concesse, ad eccezione di particolari attività di rito e di culto.

“Questo – ha affermato Feras Jabareen – dimostra ulteriormente la nostra volontà di integrazione con la società colligiana e con tutte le etnie presenti a Colle che sono unite dalla religione musulmana ma anche dalla lingua italiana, quale strumento comune di unità, di dialogo e di confronto”.

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