Il giudice di pace, accogliendo il ricorso presentato dal Corpo Vigili Giurati, ha annullato 364 multe elevate dal sistema delle porte telematiche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 dicembre 2004 23:00
Il giudice di pace, accogliendo il ricorso presentato dal Corpo Vigili Giurati, ha annullato 364 multe elevate dal sistema delle porte telematiche

"La motivazione della sentenza con la quale il Giudice di Pace ha annullato 364 multe - dichiara il Consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi - accogliendo il ricorso presentato dai Vigili Giurati che avevano transitato con le autovetture d'ordinanza nelle corsie preferenziali, conferma che la mia battaglia sostenuta, in Consiglio Comunale e tramite svariate iniziative come la raccolta firme, sulla illegittimità delle multe elevate dal sistema telepass. "Nella sentenza si parla di illegittimità della sanzione per mancanza di una specifica autorizzazione ministeriale.

Ma questo è quanto ho sempre denunciato con svariati atti, l'ultimo dei quali è l'interpellanza urgente n.600 del 29 novembre u.s. alla quale il Vice Sindaco Matulli ha risposto proprio ieri sostenendo tesi diverse. Nella risposta si legge infatti: "L'art. 4 della Legge 151 del 27/06/2003 afferma la legalità delle rilevazioni degli accessi alle Zone a Traffico Limitato e la circolazione su Corsie Preferenziali attraverso i dispositivi previsti dall'art. 17 comma 133-bis della Legge 15 maggio n°127, e poiché gli apparati utilizzati dal Comune di Firenze hanno l'omologazione richiesta, appare superfluo richiedere una nuova autorizzazione." "Ma tale disposizione - aggiunge Bianchi - semplicemente prevede che si possano elevare contravvenzioni su corsia preferenziale - rimandando però, per l'esercizio di tale diritto da parte dell'Amministrazione, ad una specifica Autorizzazione Ministeriale.

Autorizzazione specifica che il Comune di Firenze non ha, essendo quella attuale datata 19 giugno 2003 dunque precedente alla modifica del Codice della Strada introdotta con legge 214 del 1 agosto 2003."
Per risolvere definitivamente la questione e dare una risposta certa ai cittadini, a tutti i cittadini e non categoria per categoria, ho già inviato giorni fa personalmente una richiesta di interpretazione normativa autentica al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che dovrà ora esprimersi con il proprio autorevole parere.
"Sono contento di questa sentenza che spero contribuirà a fare giustizia sull'argomento delle multe da telepass che hanno costretto tanti cittadini a sostenere enormi spese e ritengo che l'Amministrazione debba risarcire i cittadini che hanno pagato ingiustamente.

Proprio per difendersi dalle troppe ingiustizie in tema di mobilità ho organizzato una cena sociale al prezzo di 20 euro che si terrà venerdi 17 dicembre alle ore 21 al Ristorante Pizzeria Casa Matta in via Aretina 360, alla quale parteciperanno anche alcuni legali che potranno illustrare i ricorsi. Sarà una serata conviviale ma anche un'occasione per organizzare iniziative sulla sicurezza e sulle ingiustizie stradali.

"Non siamo di fronte a un incontro di pugilato, in cui si vince o si perde.

Ma se qualcuno vuole metterla su questo piano, l'Amministrazione comunale ha vinto 15 round contro due persi". E' quanto replica il vicesindaco Giuseppe Matulli a quanto oggi è stato pubblicato su un quotidiano cittadino in merito all'accoglimento di un ricorso presentato contro le multe elevate dalle porte telematiche per circolazione non autorizzata in corsia preferenziale. Contravvenzioni che per l'Amministrazione sono pienamente legittime. "Il Comune di Firenze non ha mai concepito le disposizioni sul traffico e le discussioni che sono sorte come un incontro di pugilato nel quale l'Amministrazione vince o perde rispetto a chi non osserva le norme - ribadisce il vicesindaco Matulli -.

Tant'è vero che non ha gridato alla vittoria quando per ben 15 volte il giudice di pace ha respinto i ricorsi di chi era stato multato attraverso il telepass e ha di conseguenza accolto la tesi del Comune di Firenze sulla piena legittimità della contravvenzione. Questo comportamento "discreto" dell'Amministrazione comunale ha la stessa motivazione del suggerimento pubblicamente rivolto di presentare ricorso amministrativo per le contravvenzioni reiterate prima della prima notifica, come è infatti avvenuto.

Ma - precisa il vicesindaco Matulli - di fronte all'enfasi che si ritiene di dare contro la difesa della corsie riservate al trasporto pubblico in un gioco di rito al piccione nei confronti dell'Amministrazione comunale, allora conviene documentarsi". Il vicesindaco Matulli entra quindi nel dettaglio spiegando che ad oggi le sentenze emesse dal giudice di pace nei confronti di ricorrenti in materia di multe da telepass risultano essere 17: 15 che respingono i ricorsi presentati dai cittadini accogliendo la tesi del Comune (esattamente 5 del giudice Elena Mereu, 9 del giudice Mascello, 4 del giudice Minieri) e 2 che viceversa accolgono i ricorsi (uno del giudice Massimo Mereu, l'altra del giudice Murdolo).

"Le motivazioni di accoglimento dei ricorsi non sono ancora state depositate - spiega ancora Matulli - ma è invece disponibile una di quelle con cui il giudice di pace ha respinto i ricorsi". In questa motivazione, tra l'altro, si afferma: "L'opponente, quale unico motivo del ricorso, eccepisce che la omologazione delle porte telematiche de quibus è limitata per legge solo all'utilizzo dell'accertamento della violazione per l'accesso di transito nella ztl dei veicoli non autorizzati; e più specificamente si sostiene che i suddetti impianti sono stati omologati al solo fine di accertare la violazione del transito non autorizzati nella ztl a mente dell'articolo 5 del Dpr 250/199 e che, pertanto, ne discende a fortiori, che le apparecchiature in oggetto non sono state omologate per l'accertamento contestatogli.

Vero è che l'uso di apparecchiature atte alle rilevazione automatica delle infrazioni deve essere condizionato alla preventiva omologazione e approvazione da parte dei competenti uffici tecnici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che ne attestano la rispondenza alle prescrizioni stabilite dal regolamento e ne approvano il prototipo oltre a indicare la natura specifica delle violazioni accertate. Ma è altrettanto vero che l'omologazione richiesta è stata decretata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con l'autorizzazione Prot.

n° 1541 del 27/09/2002 che all'articolo 1 così recita 'è estesa l'omologazione del sistema denominato video RIT (ripresa immagine targhe) al sistema CAT (controllo accessi telepass) per la rilevazioni degli accessi dei veicoli ai centri storici e alle zone a traffico limitato, ai fini dell'accertamento delle violazioni delle disposizioni in tema di limitazione al traffico veicolare, e della irrogazione delle relative sanzioni, con le medesime prescrizioni di cui al D.M. 9 febbraio 2001, n° 663, di omologazione del Sistema Radio TPU (Telepass Processing Unit).

Si rileva, tra l'altro, che l'intera documentazione relativa all'utilizzo e alle modalità di gestione delle porte telematiche è stata depositata dal Comune di Firenze presso l'ufficio del coordinatore di questo giudicante............ Occorre evidenziare, inoltre, che nella fattispecie ci troviamo di fronte a una estensione dei limiti previsti dall'articolo 17 co. 133 bis della L. n° 127/97, a mente dell'articolo 201 del Codice della strada, che alla lettera g) testualmente recita: 'rilevazione degli accessi dei veicoli nelle zone a traffico limitato e circolazione sulle corsie riservate attraverso i dispositivi previsti dall'art.

17, co. 133 bis della legge 15 maggio 1997 n° 127. L'odierno giudicante, alla luce di quanto esposto, rigetta il ricorso proposto dal ricorrente.................".

Questo il testo dell'intervento della consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci:
«La perseveranza dimostrata dall'amministrazione comunale di centrosinistra nel voler multare senza se e senza ma i cittadini che sono transitati nelle cosiddette corsie preferenziali, ha raggiunto toni da romanzi di Kafka. E'sempre apparso lampante che le multe effettuate nelle corsie cosiddette preferenziali, rilevate con le porte telematiche fossero viziate da innumerevoli irregolarità e quindi illegittime.

Il Comune di Firenze per precisa volontà di "far cassetta" ha continuato impietoso a "distribuire" con prodiga caparbietà, verbali su verbali, confidando anche sul fatto delle difficoltà oggettive dei cittadini nel presentare ricorsi. La Decisione del giudice di pace ribadisce in maniera lampante, uno (ma non il solo) dei vizi principali di queste multe illegittime: le porte telematiche non possono rilevare infrazioni per le corsie cosiddette preferenziali, e non solo perché il decreto legge 27/06/2003 n° 151, richiamato dal Comune di Firenze come una sorta di autorizzazione (virtuale) a effettuare multe nelle corsie preferenziali è successivo sia alla domanda di autorizzazione all'utilizzo delle Porte Telematiche che il Comune ha presentato (21/02/03), sia all'autorizzazione rilasciate dal Ministero (19/06/03), ma soprattutto perché il disegno di legge "nacque" con l'obiettivo di pervenire ad un più elevato livello di sicurezza già nei prossimi esodi estivi (estate 2003), caratterizzati da un massiccio incremento della circolazione nelle strade.

Dunque, un Decreto nato sull'esigenza di rendere più sicuri i futuri esodi estivi (notoriamente non in direzione periferia - centro, ma semmai città - luoghi di vacanze), e non sulle problematiche dei centri storici e delle zona a traffico limitato. Infatti, il decreto legge non riporta scritto niente di particolare o di innovativo, semplicemente autorizza le multe, senza la necessità di contestarle immediatamente, quando queste sono effettuate con apparecchiature automatiche senza la presenza di agenti di polizia.

- .... Omissis .... "nei seguenti casi la contestazione immediata non è necessaria",... omissis ... "la rilevazione degli accessi di veicoli nelle zone a traffico limitato e circolazione sulle corsie riservate attraverso i dispositivi previsti dall'art 17, comma 133 bis della legge 127/97". Questo infatti non significa che le porte telematiche (che possono rilevare accessi solo per la ZTL e centri storici) possano rilevare anche gli ingressi delle corsie riservate, perchè il DPR 250/99 che disciplina l'utilizzo delle porte telematiche espressamente non lo prevede.

Infatti, l'articolo 4 comma 1 bis lettera g del D.L. 27/06/2003 n° 151, prevede anche che si possa effettuare la contestazione degli accessi sulle corsie riservate, ovvero, che sia consentito utilizzare apparecchiature per il controllo di queste corsie, ma non dice certo che è possibile utilizzare apparecchiature espressamente dedicate per altri fini, perché se così fosse stato, il DPR 250/99, avrebbe autorizzato anche il rilevamento sulle corsie riservate, mentre invece l'unica altra possibilità di contestare ulteriori violazioni (oltre agli accessi ZTL/centro storico) è dato dalla (eventuale) tariffazione di ingresso o di circolazione dei veicoli che entrano in centro.

In buona sostanza, se con altre apparecchiature (che non siano le porte telematiche) è sicuramente possibile contestare l'infrazione sulle corsie preferenziali, è altrettanto vero che queste siano effettuate con apparecchiature ad hoc predisposte, e come dispone chiaramente l'articolo 4 della legge 168/02, solamente in alcune strade urbane (di scorrimento) e solo dopo motivata istruttoria. Questo pone fine ad ogni dubbio, non a caso il Ministero nel rilascio dell'autorizzazione all'utilizzo delle porte telematiche, specifica che qureste ultime controllino espressamente la ztl e non corsie riservate con divieto di transito più o meno esteso.

Se il Comune di Firenze ritiene comunque di perseverare nell'effettuare multe anche in spregio a leggi nazionali e interpretazioni autorevoli ed ora anche a sentenze esplicite, richieda espressa autorizzazione al competente Ministero, si faccia parte diligente e solleciti il Governo italiano (eletto per volontà del popolo sovrano) ad una variazione del Codice della Strada, ma fino ad allora eviti di comportarsi come uno Stato Sovrano indipendente, insensibile alle altrui regole, ma pronto ad imporre le proprie».

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