Taglio del nastro del nuovo centro commerciale nell'ex area Longinotti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 dicembre 2004 22:03
Taglio del nastro del nuovo centro commerciale nell'ex area Longinotti

Firenze, 3 Dicembre 2004 - "Una conquista per la città e per gli abitanti del quartiere". Lo ha detto l'assessore al bilancio Tea Albini che stasera, assieme all'assessore alle attività produttive Silvano Gori, ha "tagliato il nastro" del nuovo centro commerciale Gavinana, sorto nell'ex area Longinotti. Alla cerimonia, assieme ai vertici della Coop e della Lega delle Cooperative, erano presenti anche gli assessori Daniela Lastri e Eugenio Giani, i consiglieri comunali Ugo Caffaz, Alberto Formigli, Paolo Imperlati, Lucia Matteuzzi, il presidente del Quartiere 3 Andrea Ceccarelli e quelli dei Quartieri 2 e 4 Vania Valoriani e Giuseppe D'Eugenio.

"L'inaugurazione di questo centro commerciale - ha aggiunto l'assessore Albini - è di grande valenza per tutta la zona di Gavinana. E non solo dal punto di vista commerciale ed economico. Negli accordi fra Amministrazione comunale e Unicoop infatti, sono state realizzate strutture pubbliche come le due piazze, l'auditorium, la palazzina che, sono certa, diventeranno un punto di riferimento importante per attività culturali e sociali del quartiere". "Questo centro commerciale - ha sottolineato l'assessore Gori - è formato interamente da operatori della provincia di Firenze e di questi, oltre il 90% nell'ambito del territorio comunale.

Questo è un fatto importante perché nessuna attività aperta all'interno del centro proviene da fuori. Inoltre vorrei ribadire il concetto del 'fare sistema' con l'integrazione del centro commerciale col commercio ambulante nel mercato all'esterno che finalmente ha trovato una collocazione adeguata dopo un lungo peregrinare in varie zone del quartiere".
Il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri e il capogruppo al Quartiere 3 Matteo Calì che hanno anche annunciato «la compilazione di un "diario" sui problemi del Quartiere che sarà poi consegnato al sindaco Domenici e al presidente della circoscrizione Ceccarelli».

«L'apertura del nuovo centro commerciale - hanno aggiunto - è una sconfitta per cittadini e residenti mai ascoltati e sempre snobbati e illusi da promesse e impegni che certo l'amministrazione comunale non ha mantenuto e non manterrà. Oggi possiamo dire con certezza che hanno vinto i "poteri forti" e soprattutto hanno perso quei cittadini che chiedevano ascolto. Gavinana non è pronta ad ospitare questa nuova struttura, non si tratta di un problema ideologico ma di vivibilità». "Per quanto riguarda il "diario" - hanno spiegato Pieri e Calì - ascolteremo tutte le voci dei cittadini e poi le "gireremo" al governo della città».


Chiarezza sul futuro del supermercato di viale De Amicis. E, soprattutto, sul destino dei 55 dipendenti che, con la chiusura dell'Esselunga di viale Giannotti, rimarranno senza lavoro. E' quanto chiedono i consiglieri di Forza Italia Bianca Maria Giocoli e Massimo Pieri. «Avevamo chiesto all'assessore Gori di convocare le parti e di trovare una soluzione adeguata che tutelasse sia i lavoratori che la cittadinanza - hanno ricordato i due consiglieri di Forza Italia - volevamo anche sapere se l'offerta di fidejussione fatta da Esselunga fosse stata accettato o meno.

Non abbiamo saputo nulla: l'assessore Gori non ha ancora risposto alla nostra interrogazione». «L'inaugurazione del centro commerciale Ipercoop nell'ex Longinotti - hanno proseguito - ha determinato la chiusura del supermercato Esselunga di viale Giannotti e 55 dipendenti sarebbero stati messi in mobilità. La soluzione più semplice l'abbiamo nuovamente indicata mesi fa: la riapertura, almeno temporanea, del punto vendita di viale De Amicis. La chiediamo ormai da anni e l'hanno invocata anche sindacati.

Che ha fatto e cosa intende fare l'assessore Gori?». «In secondo luogo - hanno proseguito Bianca Maria Giocoli e Massimo Pieri - l'amministrazione deve tutelare i residenti di Campo di Marte. Dopo la chiusura del supermercato in viale De Amicis la zona è rimasta senza strutture commerciali di vicinato. A Campo di Marte abitano molti anziani che, senza un supermercato vicino, sono costretti a lunghi percorsi a piedi per fare la spesa».
A quanto ammonta la spesa per la fornitura, la collocazione e la manutenzione delle fioriere lungo la pista ciclo-pedonale nel controviale Europa? E' quanto chiedono di sapere il consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli e il consigliere Paolo Poli, capogruppo di AN al Quartiere Tre.

In una interrogazione i due esponenti del centrodestra sottolineano «lo stato di degrado nel quale si trova la pista ciclo-pedonale utilizzata, di fatto, come un parcheggio abusivo». «Per delimitarne il percorso - prosegue l'interrogazione - sono stati eseguiti, inutilmente, beni tre interventi: prima la posa in opera di paletti, successivamente la collocazione di piante in vaso ed infine la posa in opera di catarifrangenti. Nello specifico delle piante, è stato necessario richiedere la fornitura di decine di piante di alloro in vaso da disporre lungo il perimetro della pista e per coprirne l'intero percorso, senza tener di buon conto il parere degli enti preposti in merito alle difficoltà di poter garantire un'adeguata manutenzione per la loro sopravvivenza.

Nel dicembre 2003, però, le piante sono state rimosse». Donzelli e Poli chiedono anche di sapere «se le stesse piante siano state recuperate e in quale struttura pubblica sono state collocate» e «nel caso che le piante si fossero seccate, se non si ritiene doveroso convocare il presidente del Quartiere, all'epoca dei fatti, Lucia Matteuzzi e il presidente della commissione politiche del territorio, Roberto Lepri, affinché rispondano al consiglio di Quartiere sul caso e sull'addebito dello sperpero di denaro dei cittadini».



Il Centro
Gavinana apre al pubblico sabato 4 dicembre. Si colloca nel cuore del quartiere 3, e per l'ampiezza degli spazi e dei servizi offerti è destinato a diventare un centro vitale di aggregazione e socialità. Ma soprattutto è una struttura all'avanguardia, non solo per quanto riguarda le scelte architettoniche, i materiali adottati e le soluzioni impiantistiche, che vanno totalmente nella direzione della salvaguardia dell'ambiente (vedi allegato A), ma anche perché nel nuovissimo supermercato (3300 mq) vengono introdotte soluzioni che rivoluzionano il modo di fare la spesa, grazie ad un format Coop totalmente innovativo.

Lo stesso che un anno ha fatto la sua comparsa per la prima volta nel Centro*Ponte a Greve e che, secondo il risultato di un'indagine effettuata dalla Gpf (Gian Paolo Fabris), registra il più alto indice di gradimento fra tutti i format a livello nazionale. Il consumatore si muove all'interno di uno spazio diversamente congegnato rispetto al passato, che offre un servizio superiore sia in termini di velocità di spesa che di chiarezza del percorso, con gli scaffali posizionati a raggiera o perpendicolari, e non più paralleli l'uno all'altro.

In particolare sono stati creati due percorsi circolari alternativi - uno più abbreviato e uno più lungo, di semplice e intuitiva accessibilità - che coinvolgono zone diverse. Un'altra novità è la creazione di “mondi”: la piazza dei freschi, la zona articoli voluminosi e ingombranti, la cantina, la profumeria. Al centro di tutto il bianco tendone della cucina-rosticceria. Le novità sul piano dei contenuti commerciali riguardano soprattutto la maggiore presenza della lavorazione dei prodotti freschi e la loro lavorazione a vista.

Mentre sarà presente anche Ecolo, il distributore di quattro tipi diversi di detersivo: il cliente potrà portare il flacone vuoto e riempirlo con l'erogatore. Un modo per fare la spesa risparmiando sul prezzo (perché non si paga il flacone) e rispettando l'ambiente, perché si manderanno meno rifiuti in discarica. Non mancherà neanche il Salvatempo (4 casse su 22), e ci sarà anche il carrellino Poldo per la spesa a piedi, che tanto successo ha riscosso in altri punti vendita.
Il complesso architettonico - che porta la firma prestigiosa dell'architetto fiorentino Adolfo Natalini - è stato studiato per dare un'immagine di grande suggestione e per le sue caratteristiche contribuisce in modo evidente alla riqualificazione dell'intera area.

Che per i fiorentini resta pur sempre “l'ex Longinotti”, un'area industriale dismessa che oggi viene restituita alla città acquistando nuova funzionalità. La struttura architettonica si presenta come un pentagono compreso fra quattro strade. Una di queste, viale Giannotti, forma due lati: si piega per poi ricongiungersi con via Ripoli e viale Europa nella piazza del Bandino, così chiamata per la presenza di una villa dei Bandini.
Gli edifici si presentano solidi e “piantati coi piedi per terra”, architetture che mantengono ancora una qualche memoria della fabbrica, nella struttura e nella copertura.

I materiali utilizzati sono la pietra artificiale nei due toni del coccio pesto e del travertino chiaro, per il complesso architettonico; il cotto per la pavimentazione delle piazze; lo zinco per le coperture. All'interno i pavimenti di marmo a disegno, alcune pareti in marmo rosso e altre in vetro definiscono gli spazi pubblici (la galleria e l'atrio).
Gli spazi commerciali, diversi per destinazione ed allestimenti, sono resi uniformi dalle colonne metalliche e dalla grande copertura bianca e luminosa.
Gli edifici pubblici sono rivestiti in intonaco color rosso, con inserti in travertino chiaro e travertino rosso.
L'intera area dell'intervento ha un'estensione di 27 mila metri quadri, il centro commerciale copre 12 mila mq di superficie e circa la metà del territorio interessato dall'intervento diventa oggi uno spazio pubblico.

All'interno del Piano di recupero urbano (Pru) sono state infatti realizzate opere pubbliche gratuitamente cedute al Comune per un importo di 10 milioni di euro.
Le attività della galleria commerciale sono 24: ci sono servizi importanti quali l'ufficio postale e il bancomat. La scelta delle attività e la selezione degli operatori sono avvenute seguendo un protocollo di intesa siglato con il Comune di Firenze e le associazioni di categoria che ha affidato una corsia preferenziale ad operatori che già svolgevano un'attività all'interno dell'area fiorentina.

Con il risultato che il 90% degli operatoti scelti ha già un esercizio commerciale in città, mentre considerando l'intera provincia si raggiunge il 100%.
L'investimento complessivo ammonta a 61,4 milioni di euro.

Accessi e parcheggi
La circolazione esterna e l'accessibilità è frutto di appositi e ripetuti studi per ottenere la massima compatibilità fra i flussi di traffico del nuovo centro commerciale e quelli del quartiere. Le auto hanno a disposizione due accessi distinti.

Quelle provenienti da Firenze centro gravitano, attraverso via Datini, prevalentemente su quello di via Traversari; quelle in arrivo da Firenze sud/viale Europa raggiungono il Centro commerciale da via Erbosa. Ognuno dei due ingressi dispone di due piste di accesso ai parcheggi per assicurare il massimo assorbimento dei mezzi in entrata. Dai due piani di parcheggio collocati sotto il centro commerciale, si raggiunge il grande atrio che si affaccia sulla piazza, grazie ad un sistema di rampe mobili.

Su via Erbosa è posto anche l'accesso al parcheggio pubblico sottostante la “nuova piazza del Bandino”.
Gli automezzi di servizio del supermercato e della galleria commerciale hanno un ingresso indipendente (da via Erbosa) da cui accedono a un'area di sosta protetta e schermata da una doppia copertura.
Tutte le entrate e le uscite degli automezzi, privati o commerciali che siano, sono organizzate in modo da non rappresentare un ostacolo in fase di confluenza con il traffico stradale.

La piazza
La nuova piazza del Bandino è posta all'angolo tra viale Giannotti e via Erbosa.

Per chi proviene da viale Europa essa rappresenta un altro ingresso a Firenze, tra piazza e corte d'ingresso, piazza del mercato o mercatale di antica memoria. La sua immagine caratteristica è data dalla grande copertura aerea: una grande loggia sorretta da colonne metalliche alte 11 metri, tagliata lungo la diagonale e aperta, con un grande foro ellittico di circa 56x38 metri.
La copertura protegge l'ingresso alla galleria, all'auditorium e agli uffici, ma contemporaneamente crea una vasta zona ombreggiata per incontri e manifestazioni.

Possiamo pensare che nel tempo divenga un luogo d'incontro, un luogo di giochi di bambini. Forse un giorno qualcuno suonerà un violino lì sotto o un giocoliere adunerà il pubblico coi suoi esercizi fantastici…

L'edificio commerciale
L'edificio si presenta come un classico mercato coperto, ritmato da colonne che sorreggono una copertura capace di catturare e controllare la luce naturale. All'interno si mantiene così un senso d'orientamento sia in virtù dell'illuminazione naturale, che per la semplicità del tracciato della galleria.
Su questa via commerciale interna si affacciano il supermercato, le medie superfici, i negozi e i servizi.
Un sistema di scale mobili conduce al primo piano della galleria dove trovano posto le aree per la ristorazione.
La galleria ha tre ingressi: il principale, sulla piazza, segnato dall'apertura sul grande atrio a vetrata, e gli altri due rispettivamente su via Erbosa e sul mercatino verso via Traversari, segnati da pareti in marmo rosso.

Il mercatino
L'area su via Traversari è stata disegnata e attrezzata per accogliere il mercatino rionale.

L'auditorium
L'auditorium, che contiene circa 800 posti, si affaccia su viale Giannotti, con un accesso di servizio laterale verso il mercatino.

La sala è attrezzabile per diverse attività e munita di tutti i servizi necessari.

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