Il sequestro di persona: un'arma di guerra

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 novembre 2004 14:51
Il sequestro di persona: un'arma di guerra

Violenze e stragi non sono le uniche armi della guerra. Il terrorismo si serve molto e sempre di più di strategie e strumenti che colpiscano l'opinione pubblica e il mondo politico attraverso la visibilità mediatica. Una di queste armi è il sequestro di persona, che in occasioni recenti ha colpito anche gli operatori di pace. Il sequestro rappresenta un'arma utilizzata dai terroristi e dai guerriglieri per pilotare le decisioni politiche e influenzare l'opinione pubblica attraverso la visibilità sui media.

Le motivazioni per le quali il sequestro rappresenta oggi una delle armi prioritarie della guerra, colpendo in misura sempre maggiore gli operatori di pace, saranno affrontate nel corso del convegno, organizzato nell'ambito della Festa della Toscana 2004, "Quando la guerra colpisce gli operatori di pace. Il ruolo delle organizzazioni non governative", che si terrà a Siena venerdì 3 dicembre alle ore 15, nell'aula magna del rettorato, in via Banchi di sotto, 55. L'incontro, che vede la collaborazione dell'Università degli studi di Siena con il Consiglio regionale toscano, sarà un importante momento di confronto tra gli operatori di pace, i giornalisti e l'Università.

Il dialogo si differenzierà per aree geografiche di conflitto esaminando le diverse realtà del Medio Oriente, Iraq e Balcani. Sono previste le testimonianze di Sandro Baldoni, Simona Pari e Simona Torretta. L'accanimento della guerra contro gli operatori di pace è il chiaro e evidente simbolo di un'esigenza sociale: chi opera per le associazioni non governative in tempo di guerra deve possedere delle professionalità specifiche perché le situazioni in cui sono coinvolte violazioni dei diritti sono sempre più complesse e coinvolgono in prima persona gli operatori stessi.

Consapevole dell'assoluta importanza della formazione degli operatori di pace l'Università di Siena organizza il master in "Diritti umani e azioni umanitarie", il cui coordinatore Marcello Flores, storico e docente ateneo senese, interverrà nel corso del convegno dedicato alla pace sul tema "Dilemmi e contraddizioni dell'intervento umanitario".
Nell'ambito della Festa della Toscana 2004 il 3 dicembre presso la sede grossetana dell'Università degli studi di Siena, alle ore 17 in aula magna, si terrà un convegno dal titolo "L'Europa e la pace per gli europei di domani"; all'incontro prenderà parte il professor Giovanni Maria Flick, giudice della corte costituzionale.

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