firenze- In Toscana è vietata a qualsiasi titolo, da parte delle aziende che producono o commercializzano i prodotti sostitutivi del latte materno, la distribuzione presso le strutture sanitarie e gli ambulatori pediatrici e dei medici di famiglia di quantità gratuite di questi sostituti, di altri derivati del latte, alimenti e bevande inclusi, alimenti complementari per biberon e donazioni riguardanti promozioni riconducibili all’alimentazione del neonato. Lo stabilisce la delibera della giunta regionale approvata ieri pomeriggio su proposta dell’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi.
La delibera prevede inoltre che i sanitari che partecipano a eventi formativi organizzati con il contributo a qualsiasi titolo da parte delle aziende che producono o commercializzano i prodotti sostitutivi del latte materno vengono esclusi dal riconoscimento di crediti formativi ECM. “E’ una decisione che avevamo annunciato a suo tempo – dice l’assessore Enrico Rossi – e che prende la mosse dalla nostra volontà di promuovere in ogni modo, come ci indica l’Organizzazione mondiale della sanità e come ci siamo impegnati a fare firmando di recente un protocollo con l’Unicef, l’allattamento al seno materno, l’alimentazione più sana, semplice e sicura per il neonato e per la mamma”.
Grazie a questa delibera le Aziende sanitarie potranno provvedere da subito e in economia all’acquisto diretto delle quantità di latte artificiale necessarie per le esigenze delle strutture sanitarie pubbliche. Una commissione scientifica individuerà i casi in cui l’allattamento materno risulta sconsigliabile e le Aziende sanitarie, dietro certificazione medica, distribuiranno in questi casi i sostituti del latte materno gratuitamente per sei mesi. (sc)
