Isolotto: l'archivio storico della Comunità apre al pubblico
Un convegno e una mostra ricordano la realta' del quartiere 50 anni dopo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 novembre 2004 01:36
Isolotto: l'archivio storico della Comunità apre al pubblico<BR>Un convegno e una mostra ricordano la realta' del quartiere 50 anni dopo

L'archivio storico della Comunità dell'Isolotto apre al pubblico, agli studiosi e a chiunque voglia conoscere la storia di questo quartiere, in occasione dei cinquant'anni della consegna delle chiavi da parte dell'allora sindaco Giorgio la Pira e il cardinale Elia Della Costaagli abtanti del nuovo quartiere. L'apertura dell'archivio, il convegno "Archivi, memoria storica, politica, sociale. l'esperienza dei movimenti nell'ultimo cinquantennio" che si terrà il 5 novembre a partire dalle 9,30 presso la biblioteca comunale di via S.

Egidio, la mostra fotografica documentaria dei momenti "sociali" vissuti dal quartiere, sono stati presentanti ieri mattina a Palazzo Vecchio dall'assessore alla cultura Simone Siliani, dal presidente del quartiere 4 Giuseppe d'Eugenio, da Don Enzo Mazzi e dal responsabile del Sistema documentario integrato dell'area fiorentina (Sdiaf) Luca Brogioni. "Questo cinquantenario è un'occasione importante per riparlare di una parte importante della storia della città - ha detto l'assessore Siliani-, .

In questa direzione va anche il convegno che affronta il tema degli archivi e della memoria storica politico/sociale sul territorio. Gli archivi sono qualcosa di vivo - ha aggiunto Siliani- da cui attingere per capire le trasformazioni sociali del passato , ancora di più dopo 50 anni quando la nostra città è di nuovo di fronte ad un periodo di grandi trasformazioni". L'associazione della Comunità Isolotto cominciò cinquant'anni fa le "memorie" di quegli anni e fondò l'archivio. Solo oggi, la data ufficiale è il 6 novembre, questa raccolta fatta di libri, bobine, foto, lettere, documenti vari, diventa fruibile a tutti.

Anche la sovrintendenza per i beni e le attività culturali ha da poco dichiarato che tale archivio "riveste interesse storico particolarmente importante e rappresenta un bene culturale". Si tratta infatti di una testimonianza preziosa ai fini della ricostruzione della storia sociale e della chiesa fiorentina a partire dalla metà degli anni cinquanta. Durante la giornata del 6 con il lancio delle chiavi verrà rivissuto simbolicamente quello stesso giorno i 50 anni fa (1954) quando fu inauguralo il nuovo villaggio figlio della spinta propulsiva della ricostruzione postbellica e furono consegnate le chiavi degli appartamenti.

La ricostruzione di quell'evento e della storia ad esso collegata è di grande complessità, ha spiegato Brogioni. Il sistema documentario Sdiaf, insieme con gli enti locali, gli istituti culturali, le grandi istituzioni si pone proprio come obiettivo quello di valorizzare la fitta realtà archivistica e documentaria raccolta dal pubblico e privato. E durante il convegno, si parlerà proprio di fonti scritte, orali e audiovisive della Comunità dell'isolotto, ma anche dell'Archivio di Stato di Firenze, della rete degli archivi Sdiaf, dell'archivio della società operaia di Doccia, degli archivi del Comune e di tante esperienze nazionali.

(lb)

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