Affreschi del ‘300 scoperti al Santa Maria della Scala di Siena

Redazione Nove da Firenze
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05 ottobre 2004 23:46
Affreschi del ‘300 scoperti al Santa Maria della Scala di Siena

Scoperti affreschi del ‘300 al Santa Maria della Scala. Rimasti nascosti da un muro per più di 700 anni, sono stati presentati oggi “San Geronimo” e “Sant'Ambrogio”, due figure di santi rinvenute nel complesso museale. I dipinti, che si sono trovati di fronte i restauratori quando hanno deciso di abbattere il sottarco atipico della campata est della Cappella del Manto, sono in ottime condizioni. Si leggono con chiarezza i nomi degli autori, Cristoforo di Bindoccio e Meo di Pero, e la data di creazione dell'opera: 1370.

I lavori di restauro al Santa Maria della Scala, finanziati dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, sono iniziati a febbraio e dovrebbero terminare entro la fine del 2005. I progetti riguardano gli affreschi di tre zone dell'ex ospedale: la Cappella del Manto, dove è avvenuta la scoperta; la Sagrestia vecchia; l'abside della Chiesa della Santissima Annunziata. Quando i restauratori hanno fatto crollare il muro della prima campata della cappella, perché insospettiti dalla presenza di un arco atipico, per primo è uscito dall'intonaco il cappello rosso di San Geronimo.

Poi è apparso Sant'Ambrogio, con una spilla a forma di stella, collocata sul mantello, che ritrae il volto di Cristo, e un coltello nella mano sinistra con la punta appoggiata sul libro. Secondo gli esperti, il muro che ha coperto gli affreschi li ha protetti dagli oli e dall'umidità dell'ambiente esterno, soprattutto considerando che quella parte della cappella era adibita a pronto soccorso. La qualità delle opere e l'ottimo stato di conservazione permetteranno inoltre di approfondire la conoscenza della pittura senese della seconda metà del Trecento, rivalutando il lavoro di Cristoforo di Bindoccio e Meo Di Pero, considerati finora artisti minori.

Dopo il ritrovamento degli affreschi nella Cappella del Manto, i lavori di restauro riprenderanno in tutti e tre i cantieri e gli esperti non escludono la possibilità di nuove scoperte.

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