Gaia Checcucci: le multe delle corsie preferenziali sono illegittime

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2004 19:43
Gaia Checcucci:  le multe delle corsie preferenziali sono illegittime

"Le Porte Telematiche sono funzionali al controllo e alla rilevazione degli accessi di veicoli ai centri storici e alle zone a traffico limitato, e non come si ostina a fare il Comune di Firenze per multare chi percorre le corsie riservate -a sostenerlo Gaia Checcucci, consigliere comunale An- Se già prima ne eravamo convinti, ora ne siamo certi.
A prescindere infatti dalla limpidezza del DPR 250/99 che regolamenta le modalità di controllo alle Zone a Traffico Limitato e ai Centri Storici, a Leggi e Circolari Ministeriali che confermano l’impossibilità di effettuare multe per accesso nelle corsie con divieto di accesso o corsie riservate, il Comune di Firenze con curiosa e allegra interpretazione di queste norme ha irrorato decine di migliaia di multe illegittime.
Il punto focale infatti, altro non è che la domanda che il Comune ha inoltrato al competente Ministero per avere l’autorizzazione ad installare e controllare la Z.T.L.

e che finalmente dopo mesi e mesi di attesa sono riuscita ad ottenere.
La Domanda infatti non fa che ripetere che le porte telematiche sarebbero state utilizzate solamente per il controllo della Z.T.L., e non per multare chi si addentrava nelle corsie riservate.
Ovvio, se il Comune avesse formulato la richiesta di controllare la Z.T.L. e le corsie riservate, il Ministero delle Infrastrutture avrebbe doverosamente rigettato la domanda perché questo tipo di uso del sistema elettronica non rientra nelle possibilità previste dal Codice della Strada.
Infatti nell’autorizzazione rilasciata il 19 Giugno 2003 il Ministero autorizza esclusivamente “l’installazione e l’esercizio del sistema di controllo automatico agli accessi alla Z.T.L.

nel centro storico del Comune di Firenze”, ma con prescrizioni e raccomandazioni precise: “si autorizza il Comune di Firenze all’installazione ed all’esercizio dell’impianto per la rilevazione degli accessi di veicoli alla zona a traffico limitato del centro storico in corrispondenza dei 15 varchi individuati dalle planimetrie allegate alla domanda”. “L’esercizio dell’impianto è autorizzato nel rispetto delle modalità d’esercizio previste dal D.P.R. 22 giugno 1999, n° 250, nonché dalle prescrizioni e raccomandazioni contenute nel suddetto decreto di omologazione che fa parte integrante della presente autorizzazione e che si intendono qui integralmente riformulate.
Che poi il Vice Sindaco Matulli citi il D.L.

27/06/2003 n.151 (pubblicato sulla G.U. il 30/06/03), e si affanni nel ricercare una copertura giustificativa, è ininfluente perché il D.L. (27/06/03) è successivo sia alla domanda del Comune (21/02/03), sia all’autorizzazione del Ministero (19/06/03) e pertanto anche ammesso per pura esercitazione accademica, una qualche attinenza al caso, il Comune avrebbe richiesto (i famosi “obiettivi”) di fare multe nelle corsie “preferenziali” quando questo era espressamente vietato.
Il Ministero autorizza espressamente quanto previsto dal D.P.R.

250/99, ovvero l’installazione e l’esercizio dell’impianto di rilevazione degli accessi di veicoli alla zona a traffico limitato del centro storico, e non per strade più o meno riservate, essendo drasticamente differente sia la definizione “Strada” da quella di “Zona”, sia la cartellonistica prevista (e prescritta) dal Ministero, ovvero la segnaletica prevista dalla figura II 322 a (Zona a Traffico Limitato) del Regolamento di Attuazione del Nuovo Codice della Strada, e non quella installata dal Comune rappresentata dalla figura II 47 (Senso vietato).


Questo pone fine ad ogni dubbio: il Ministero specifica che le porte telematiche controllino espressamente la Z.T.L. e non corsie riservate con divieto di transito più o meno esteso.
Non a caso viene anche “prescritta” l’installazione di opportuni schermi segnaletici di preavviso indicanti percorsi alternativi per coloro che non possono accedere alla ZTL in quanto non autorizzati, senza menzionare (ovviamente) corsie riservate o altro, non soggette al controllo di tali apparecchiature; non a caso, il Ministero ribadisce che siano accertate eventuali violazioni alla disciplina di accesso alla ZTL, e non violazioni a corsie riservate e/o altre violazioni.


Se il Comune di Firenze ritiene comunque di perseverare nell’effettuare multe anche in spregio a Leggi Nazionali e interpretazioni autorevoli, richieda espressa autorizzazione al Competente Ministero, si faccia parte diligente e solleciti il Governo Italiano (eletto per volontà del Popolo Sovrano) ad una variazione del Codice della Strada, ma fino ad allora eviti di comportarsi come uno stato indipendente comandato dal reggente di turno, insensibile alle altrui regole, ma pronto ad imporre le proprie.

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