FIRENZE- “Tre miliardi che mancano ancora per i livelli essenziali di assistenza nella sanità; un pesante attacco alla capacità di spesa e di investimento di Regioni, Comuni, Province e più in generale all’economia dell’intero Paese”. Così l’assessore regionale al bilancio e finanze, Marco Montemagni, che rilancia con forza l’allarme sulla Finanziaria predisposta dal governo Berlusconi.
“Questo è ciò che risulta da una sua prima lettura – precisa - Nei prossimi giorni, naturalmente, valuteremo con attenzione l’articolato, le sue tabelle ed i collegati.
Anche sul piano del metodo non ci siamo assolutamente. Il governo avrebbe dovuto inviare ai soggetti istituzionali, economici e sociali, in anticipo, i documenti contenenti le proposte fondamentali e le relative tabelle e su questi avrebbe dovuto avviare un serrato confronto attraverso ‘tavoli politici’ e ‘tavoli tecnici’ per costruire una ‘Finanziaria concertata’. Gli incontri ‘general-generici’, senza uno straccio di documento non sono assolutamente all’altezza delle esigenze”.
Montemagni punta l’indice, in particolare, sul tetto posto dalla Finanziaria all’espansione della spesa – sia corrente che di investimento – per Regioni e Enti locali: “E’ una misura che viene applicata non solo per la competenza ma anche per la cassa.
In altre parole, si tratta di un provvedimento che comporta per Regioni e autonomie serie difficoltà nella sostenibilità di interventi sul territorio. Voglio sottolineare – prosegue - che il tetto all’autonomia di spesa per le Regioni e gli Enti locali è estraneo a qualsiasi riferimento ai meccanismi previsti dal Patto europeo di stabilità e crescita e si traduce quindi in un taglio secco sia ai servizi ai cittadini sia agli investimenti, con effetti molto negativi sull’economia. Se questa impostazione divenisse legge – spiega ancora Montemagni – gli Enti si troverebbero di fronte alla necessità di bloccare gli investimenti già in fase di attuazione.
Come Regioni ed Enti locali abbiamo sempre sostenuto che le modalità di rispetto del Patto siano individuate in modo condiviso fra governo, Regioni, Province e Comuni ed in particolare è necessario che siano escluse categoricamente le spese di investimento in corso”.
“Siamo insomma di fronte – è la conclusione di Montemagni – ad una Finanziaria insostenibile per le funzioni che le Regioni e gli Enti locali devono assicurare ai cittadini, ad una Finanziaria ‘recessiva’. Va quindi profondamente modificata, con una forte attenzione alle necessità dei cittadini, in particolare dei ceti meno abbienti, e di un qualificato sviluppo del Paese”.
“Una buona notizia: si sbloccano finalmente progetti per due opere decisive nella nostra viabilità come la 2 mari e l’Autosole”.
Così l’assessore regionale a viabilità e trasporti Riccardo Conti commenta la decisione del Consiglio di amministrazione dell’Anas che, nella riunione odierna, ha approvato sia il progetto definitivo per l’allargamento a quattro corsie di un tratto di oltre 16 km della Siena-Grosseto, che il potenziamento del tratto Barberino del Mugello-Firenze della A1 con la realizzazione della terza corsia. “Ironicamente – prosegue Conti - potrei dire che ‘era l’ora’. Ma si tratta di questioni troppo serie e allora è il caso di sottolineare l’importanza di queste decisioni che permettono di far ripartire l’iter di opere prioritarie per la viabilità regionale e nazionale.
Ora valuteremo i progetti approvati e mi auguro che, senza perdere ulteriore tempo, si arrivi a completare il percorso autorizzativo”.
Per la Siena-Grosseto, il tratto interessato alla progettazione definitiva è quello previsto tra i Km 30,040 e 41,600: si tratta dei lotti 5-6-7-8 per un importo complessivo di 277 milioni di euro. Per la A1, il tratto interessato è quello tra Barberino del Mugello e Firenze: un potenziamento che consentirà di dare continuità ai lavori per la variante di valico e per il nodo di Firenze.