Condono edilizio: proposta di legge in aula il 19 ottobre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2004 16:45
Condono edilizio: proposta di legge in aula il 19 ottobre

Dopo le sentenze della Corte Costituzionale, che hanno chiarito le competenze rispettive di Stato e Regioni sulla delicata materia del condono edilizio, la Regione Toscana ha predisposto una nuova proposta di legge. Sul testo, la commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale ha svolto oggi le consultazioni, convocando associazioni, ordini professionali, enti locali, sindacati, categorie economiche, sovrintendenze. La legge, più restrittiva rispetto alle norme di livello nazionale, prevede che siano condonabili ristrutturazioni e piccoli ampliamenti che non superino i 100 metri cubi per le abitazioni in area urbana e agricola e i 300 metri cubi per le attività artigianali, commerciali, industriali ed agricole.

“I tempi sono stretti, perché se non approviamo la legge regionale entro il 12 novembre entreranno in vigore le disposizioni nazionali – ha dichiarato il presidente della commissione, Sirio Bussolotti – La nostra intenzione quindi è di licenziare il testo nella prossima seduta di commissione per portarlo in aula per l’approvazione definitiva il 19-20 ottobre”. Generalmente positivi i commenti delle associazioni ambientaliste intervenute, così come della Sovrintendenza ai beni architettonici e paesaggistici di Siena.

Per Legambiente e WWF, però, la Regione dovrebbe abbassare il limite volumetrico per le costruzioni condonabili nelle aree agricole, per difendere l’ambiente rurale ed evitare che gli annessi agricoli, grazie al condono, vengano trasformati in tutt’altro. Di diverso tenore le osservazioni avanzate dalle categorie economiche. Per Confedilizia, la normativa regionale è troppo rigida rispetto a quella nazionale, mentre l’Ance, Associazione dei costruttori edili, ha avanzato qualche perplessità sui meccanismi che riguardano le trasformazioni e i piccoli ampliamenti nelle aree industriali e produttive.

Infine gli ordini professionali: i geometri hanno chiesto più chiarezza su alcune definizioni, per evitare problemi interpretativi che ricadrebbero su cittadini e professionisti, mentre i periti industriali hanno chiesto di rivedere la parte della legge che riguarda le aree soggette a vincoli di tipo ambientale e paesaggistico oppure storico-artistico: infatti in pratica questa disposizione escluderebbe dal condono vaste zone della Toscana. (ab)

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