Musica dei Popoli: Donne d’Africa all'Auditorium Flog (Via M. Mercati 24/B) dal 1 ottobre al 1 novembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 settembre 2004 22:23
Musica dei Popoli: Donne d’Africa all'Auditorium Flog (Via M. Mercati 24/B) dal 1 ottobre al 1 novembre

Puntuale con l’autunno prende il via la XXIX edizione di Musica dei Popoli, il festival che porta ‘il mondo’ a Firenze, promosso dalla F.L.O.G e organizzato dal Centro Flog Tradizioni Popolari con la direzione artistica di Leonardo D’Amico e con il sostegno di Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Nell'anno 2004 il Festival Internazionale MUSICA dei POPOLI apre una finestra sull’universo sonoro delle civiltà africane, nella loro continua tensione dialettica fra tradizione e modernità.

In accordo con quanto sta avvenendo in Africa, dagli anni ’80 ad oggi, il festival si concentra sulle musiche del Continente nero, non tanto sulla musica tradizionale, ossia quella presente nelle comunità rurali che possiedono ancora una tradizione orale, ma sulla musica moderna, la musica popolare urbana, attraverso la voce dei suoi protagonisti più significativi: le “Donne d’Africa”.
Negli ultimi anni si registra un importante cambiamento nel panorama mondiale della world music: la presenza di molte artiste.

Sono colte e affascinanti, dotate di uno stile vocale unico e inconfondibile, donne, quasi esclusivamente cantanti, il cui successo è segno di un’emancipazione progressiva ed inesorabile, diventate loro stesse il simbolo della rinascita culturale africana.

Il Festival intende evidenziare questo fenomeno socio-culturale, oltre che musicale, e sottolineare la loro importanza nella musica contemporanea africana ed internazionale, la crescita di artiste appartenenti a regioni geograficamente e tradizionalmente differenti e distanti tra loro, che però condividono le stesse concezioni di vita, del mondo e del loro Paese in particolare.

Coniugando sapientemente intrattenimento e impegno sociale, le voci femminili cantano la loro condizione, denunciano la sudditanza all’uomo e il disagio della poligamia, rivendicano i propri diritti. Ma i loro canti esprimono anche emozioni profonde, la gioia di vivere, l’amore e la speranza in un futuro migliore.

“DONNE d’AFRICA” vuole essere un omaggio alla maternità, al ruolo femminile; alla terra-madre dell’uomo e della civiltà, l’Africa. Allo stesso tempo un inno alla spinta propulsiva, a quei fermenti che la cantante maliana Rokia Traore ha così riassunto: «Sono convinta che le donne siano il motore del futuro e credo che saranno sempre la vera forza dell'Africa»

Il Centro Flog propone quindi un percorso attraverso l’universo simbolico di società e culture tradizionali e moderne del continente africano.
Il 14 e il 15 ottobre, alle ore 10,00 presso l’Auditorium FLOG, solo per le scuole, è previsto lo spettacolo di teatro, musica e circo acrobatico dal titolo: “BENTO una storia per amare l’Africa”.

I 16 ragazzi del Mozambico che, oltre a suonare e ballare, recitano in italiano per poter essere compresi dal nostro pubblico, hanno dai 13 ai 24 anni e provengono dai Centri Asem del loro Paese.

Sono stati preparati per lo spettacolo da due attori-registi di teatro circense, Laura Donzella e Paolo Scannavino che ne hanno scritto anche la storia. Le scenografie sono di Mauro Magni, che ha realizzato alcuni disegni insieme ai giovani attori.

L’iniziativa è promossa dall’Asem, Associazione per i bambini del Mozambico in collaborazione con il Centro Flog.

Questa la storia che racconta:
L’Africa o la si ama o la si odia. Più spesso la si ama. Bento, un ragazzo del Mozambico, però vuole lasciarla; è stufo e ha deciso di andarsene dal suo paese, vuole vivere come tanti altri, nelle grandi città, vuole inserirsi nell’ingranaggio metropolitano.

Suo padre invece lo sconsiglia, conosce le delusioni a cui il giovane potrebbe andare incontro, ma vedendo che il ragazzo insiste nel suo proposito, lo lascia libero. Lo prega solo di riposare prima di intraprendere il viaggio che il giorno seguente lo porterà in città. Bento ascolta il consiglio del vecchio padre e si addormenta per recuperare le forze che lo aiuteranno nel viaggio…

I proventi degli spettacoli, comprese le due date fiorentine, sono destinati all’attività sociale e culturale che l’Asem porta avanti da oltre dieci anni nel Mozambico per favorire il reinserimento sociale della gioventù del Paese africano.

Dal 1991 ad oggi l'Associazione per il Mozambico ha dato l'opportunità ad oltre 5000 bambini che vivono in estrema povertà di accedere alla scuola primaria e secondaria dandogli la possibilità di studiare gratuitamente.

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