“Moi” : In mostra agli Uffizi autoritratti di artisti del Novecento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 settembre 2004 16:52
“Moi” : In    mostra    agli  Uffizi  autoritratti   di  artisti  del Novecento

La mostra, inaugurata oggi alla Galleria degli Uffizi, offre al visitatore una panoramica molto vasta ed elastica della produzione di artisti, che – a raggio internazionale e nel corso del XX secolo - hanno segnato le più varie espressività artistiche, lasciando traccia, nello studio di sé, dunque attraverso la propria immagine autoritratta, delle problematiche che legano la storia con la sociologia, le indagini psicanalitiche con le inquietudini e gli interrogativi che hanno attraversato il secolo. Pascal Bonafoux, ideatore e curatore della mostra, fin dalla prima sede espositiva a Parigi, al Museo del Luxembourg, la scorsa primavera, ha concepito un percorso senza rigidità classificatorie.

Un percorso di studio e ricco di interrogativi: autoritratti osservati dall’esterno e indagati nella loro genesi: in contrapposto o a confronto, per rilevarne la somiglianza o meno, l’apposizione della maschera e il variare dell’espressione, il segno della storia, oppure l’uso della metamorfosi. Per dare nome solo a qualcuno dei ritratti d’artista ,segnaliamo in mostra opere di: Magritte, Duchamp, Fontana, De Chirico, Arman, Brancusi, Beuys e Vasarely, ma anche di Morandi, Chagall, Warhol, Schiele, e di Suzanne Valadon o Kathe Kollwitz, per citare le sempre minoritarie presenze femminili.

L’esposizione si svolge nei locali (dodici sale) del complesso vasariano, prima che gli stessi vengano definitivamente restaurati per il progetto di ampliamento e riorganizzazione del museo. L’allestimento, come un duplice nastro, quasi un doppio “filo di Arianna”, conduce il visitatore e l’artista stesso, che si mostra e nel contempo osserva. Un gioco delle parti che infinito muove al confronto. Sovrasta il significato della mostra la grande sagoma di Keith Haring, una enorme silhouette che tinge di verde speranza un mondo ironico e ricondotto all’essenziale.

AL

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