Rifiuti: botta e risposta tra destra e sinistra

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 settembre 2004 15:46
Rifiuti: botta e risposta tra destra e sinistra

Viene celebrata oggi anche in Toscana la Giornata Mondiale di Azione sui Rifiuti, organizzata dall'associazione GAIA. A Firenze si attende la III fase della Vis sul futuro 'termovalorizzatore'.
I Verdi salutano con favore la presentazione del progetto rifiuti zero da parte dei comitati, considerandolo un utile contributo al dibattito ed un modello da assumere come obiettivo ideale a cui tendere, naturalmente in tempi lunghi, ma da non considerare irraggiungibile.
"Per prima cosa ci pare doveroso dare riconoscimento ai comitati di aver fatto un importante sforzo propositivo - dichiarano i capogruppo comunale e provinciale dei verdi Gianni Varrasi e Luca Ragazzo, ed i portavoce Pierangelo Gori e Duccio Braccaloni -: visto che a volte si accusano i comitati di portare avanti interessi particolaristici e di saper dire solo no, crediamo che in questo caso tutti debbano ammettere che il contributo viene proposto in maniera costruttiva, benché ovviamente le conclusioni possano non trovare tutti d'accordo, anche nel mondo ambientalista"
"Concretamente e dal punto di vista politico - continuano gli esponenti verdi - siamo consci di essere dentro un'alleanza, quella che governa comune e provincia di Firenze, e che le nostre linee non potranno essere accolte in toto, ma certamente crediamo che il dibattito sia maturo per chiedere alcuni importanti elementi di discontinuità e di accelerazione nelle politiche fin qui praticate"
"Chiediamo a Renzi e Domenici di farsi carico di convocare tutti i soggetti istituzionali coinvolti, a partire dalle aziende che gestiscono gli ATO dei rifiuti, per mettere a punto progetti precisi e predisporre risorse e obiettivi certi di riduzione a monte e di incremento della raccolta differenziata, finanziando esperienze pilota di raccolta porta a porta, metodo che oltre a creare posti di lavoro, incrementa il livello di educazione, informazione e coscienza civica nella cittadinanza, e ne migliora il contatto e il rapporto con l'amministrazione"
"In questo ambito esortiamo gli azionisti delle Aziende ed il Comune di Firenze a fare uno sforzo di responsabilità e di impegno diretto nella guida e nella impostazione degli obiettivi e delle strategie aziendali che consentano il rispetto delle tempistiche e la valutazione del raggiungimento degli obiettivi"
"I Verdi ritengono che la percentuale di rifiuti eccedenti la raccolta differenziata non debba superare il 30% del totale e tale frazione debba essere gestita secondo il principio della responsabilità territoriale".
"A proposito del termovalorizzatore, riteniamo comprensibile che la maggioranza della coalizione voglia rispettare il piano dei rifiuti approvato nella precedente legislatura ed il programma elettorale che lo prevede.
"I Verdi hanno deciso di investire nell'unità del centrosinistra e saranno rispettosi degli impegni presi: tuttavia desideriamo invitare i nostri alleati a prendere almeno in considerazione l'ipotesi, varie volte riproposta da più parti, in primis dalla segreteria regionale di Legambiente, di un unico impianto tra Firenze Prato e Pistoia, scegliendone la localizzazione anche con criteri di impatto sociale, visto quanto le zone di Brozzi, Quaracchi, Peretola, Osmannoro, sono già gravate dal punto di vista ambientale."
"A questo proposito ricordiamoci che il principio di responsabilità, più volte giustamente ricordato in queste settimane, ci dice che le nostre comunità locali non devono esportare rifiuti, ma anche che non devono importarli, cosa che potrebbe concretamente avvenire, se si pensa a tre impianti per tutta l'area"
"Chiediamo perciò al Presidente Renzi di assumere un'iniziativa di consultazione istituzionale con le altre due province, convinti che facendo questo non smentirebbe certo l'amministrazione precedente, ma darebbe al contrario una grande dimostrazione di sensibilità e di capacità di cogliere le evoluzioni del dibattito pubblico e della coscienza e consapevolezza dei cittadini"

"Il recepimento della normativa comunitaria sui rifiuti attraverso il Dl 36/03 non lascia spazio alle posizioni di coloro che sostengono strade alternative e non integrative alla termovalorizzazione -afferma Gaia Checcucci, consigliere comunale An- a dimostrazione che l’ambientalismo di maniera è spesso adatto alla convegnistica salottiera, ma poco in linea con le scelte europee e con la soluzione effettiva dei problemi che attengono all’erogazione di un servizio pubblico, quale è quello di raccolta, smaltimento ed igiene urbana.

Infatti, anche in Italia, non si potranno conferire in discarica tutti i rifiuti con elevato potere calorifico (quindi quelli contenenti carta, plastica, legno e frazione secca del RSU), che dovranno invece essere destinati al recupero energetico, ovvero alla termovalorizzazione. Inoltre, non potranno essere conferiti in discarica neanche i rifiuti solidi tal quali, ovvero non trattati.
Ciò significa che lo scenario europeo (normativo in primis) non solo indica con decisione la strada della termovalorizzazione, ma rende anche il conferimento in discarica sempre più complesso e, quindi, ancor più oneroso di quanto non sia già attualmente.

Non dimentichiamo inoltre che sempre la normativa obbliga alla gravosa gestione trentennale post mortem delle discariche…
Tutto ciò significa soprattutto un pesante aggravio dei costi dello smaltimento in discarica che è già di per sé molto costoso per le tasche dei cittadini (la spesa per lo smaltimento fuori dell'Ato per il 2004 è di oltre 10 milioni di euro, con un aumento in tasse per i cittadini del 20%) e che è destinato ad esserlo sempre di più.
La gestione tramite la sola raccolta differenziata e le discariche è una scelta che equivarrebbe ad un aggravio tariffario notevolissimo, senza peraltro ridurre il rischio di emissioni su cui la capacità di intervento è quasi nulla.

Inoltre, sappiamo già che il materiale organico non ha sufficiente mercato per non rappresentare un costo aggiuntivo e lo stesso dicasi per carta, vetro e plastica se si superano le percentuali “fisiologicamente” sostenibili. Affermare che si debba arrivare al 70% di raccolta corrisponde ad un auspicio legittimo, ma che ha poco a che fare con la soluzione ambientale ed economica dei problemi che ci troviamo di fronte. A meno che non ci vogliamo trovare nelle condizioni di rappresentare una Campania bis…
Infine, ma non per ultimo, dispiace che spesso si affrontino i problemi in modo settoriale senza avere una visione a 360 gradi del problema.

Ridurre i costi dello smaltimento attraverso la termovalorizzazione, recuperare energia dal processo e quindi avere un abbattimento di costi anche sotto questo aspetto equivale a risparmiare e ad avere più risorse da destinare a quello che oggettivamente e quasi unanimamente viene riconosciuto come uno dei principali problemi della città: la pulizia, l’igiene urbana, il decoro. Se si risparmiano soldi che finiscono spesso fuori dal nostro territorio, potremo investire di più nella pulizia quotidiana della città.
Forse a qualcuno sfugge che per far muovere le ramazze occorrono i soldi, non bastano i buoni propositi…
Questo non è più il momento di scegliere: la scelta è già stata fatta dall’Amministrazione, rappresentata all’interno dell’Ambito Rifiuti dall’Assessore competente il quale, nel Piano Industriale, risulta essersi già espresso a favore del termovalorizzatore, previsto, fra l’altro anche nel Piano Provinciale di smaltimento.

E allora perché ancora questo dibattito fra chi è a favore e che è contrario? La maggioranza pro termovalorizzatore è la stessa che governa la città?
Piuttosto si apra adesso il percorso sulle procedure e sulle modalità di realizzazione dell’impianto. Su questi il consiglio dovrà essere messo al corrente".

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