Firenze, 6 agosto 2004- Sono aumentate di 3.761 unità le imprese non agricole, registrate alle Camere di Commercio toscane tra aprile e giugno 2004, con una ripresa del tasso di crescita (+1,06%) che porta a 357.712 lo stock finale.
Le 7.518 nuove iscrizioni (per un tasso di natalità del 2,12%) rappresentano un risultato nettamente migliore rispetto allo stesso trimestre 2003, mentre le 3.757 cessazioni (1,06%) segnano un incremento lieve della mortalità d'impresa. Sono i dati Movimprese elaborati da Unioncamere Toscana, relativi al secondo trimestre 2004.
Il dato regionale è superiore a quello dell'Italia (+0,97%), del Centro (+0,90%) e, in particolare, di Veneto, Piemonte (+1,01%), Lombardia (+0,89%) e Marche (+0,68%).
Si mantengono in linea con la crescita media regionale sia le province dell'area costiera che quelle dell'interno, sebbene nella costa si sia assistito ad un maggiore tasso di ricambio imprenditoriale. A livello di province sono state Prato (+1,34%, pari a +396 imprese) e Pisa (+1,33%, per +471 unità) a mostrare i tassi di crescita più elevati, grazie all'aumento della natalità (rispettivamente 2,72% e 2,37%) che fa segnare a Prato il più alto turnover (4,10%). Ottengono un risultato superiore alla media anche Pistoia (+1,22%, +352 imprese) e Lucca (+1,21%, +487), mentre Arezzo segue l'andamento regionale (+1,05%, per +307 unità).
Poco al di sotto Siena (+0,99%, per +229 imprese) e Firenze che, con un tasso di crescita del +0,97% (+965 imprese), sconta la minore natalità imprenditoriale a livello provinciale (1,85%). L'alta mortalità d'impresa nelle province costiere trascina, invece, verso il basso il tasso di crescita di Massa Carrara, Livorno e Grosseto che resta al di sotto dell'1 per cento.
Il positivo risultato del trimestre ha investito tutti i settori, con le punte più alte nel comparto edile (+1.643 unità) e dei servizi (1.783 unità in più).
Ha tenuto il settore della moda con un aumento di 87 imprese (+0,35%), grazie all'apporto positivo di confezioni e abbigliamento (+79 unità, +1,18%), cuoio pelli e calzature (+38 unità e +0,45%) e nonostante la lieve contrazione del tessile-maglieria, che perde 30 imprese. L'andamento delle imprese agricole toscane, infine, ha evidenziato una crescita del +0,20%, inferiore a quella del secondo trimestre 2003, ma superiore ai valori del secondo trimestre del biennio 2001-02.