L’esplosione: storia della disgregazione del PSI, presentato questo pomeriggio a Palazzo Panciatichi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 luglio 2004 23:29
<I>L’esplosione: storia della disgregazione del PSI</I>, presentato questo pomeriggio a Palazzo Panciatichi

“Con penna buona ed agile il cronista partecipa direttamente agli eventi di cui parla e presenta un esame di ciò che avviene nel gruppo dirigente nazionale del Partito socialista italiano, negli anni 1990-1994”. Con queste parole il Presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini ha dato il la questo pomeriggio alla presentazione dell’ultimo libro di Lelio Lagorio, “L’esplosione. Storia della disgregazione del PSI”. Il partito socialista italiano è scomparso nel 1994 e la pubblicistica italiana non ha ancora chiarito quali sono state le effettive cause.

Lelio Lagorio ricostruisce la storia del tramonto del PSI dando una sua risposta agli interrogativi che quell’epoca ancora suscita nell’opinione pubblica e facendo parlare fatti e documenti. Secondo l’autore - che per venticinque anni ha fatto parte della direzione socialista e negli anni ai quali questo libro si riferisce (1990-1994) è stato membro della segreteria del partito – contrariamente a quanto si crede, l’azione dei giudici non è la vera e sola causa della sconfitta socialista.

Ci sono anche altri fattori: poteri forti, ambienti internazionali, avversari, alleati, divisioni interne e debolezze del gruppo dirigente del PSI. Una panoramica su anni cruciali della nostra Repubblica che ha portato Nencini ad esprimere un’opinione personale, suonata quasi come un avvertimento: “La transizione italiana non mi pare ancora approdata ad una sponda certa ed eventi come quelli raccontati nel libro, qualora dovessero ripresentarsi – ha sottolineato – porterebbero alle medesime conclusioni”.

Da qui l’importanza di leggere questo lavoro che, come hanno sottolineato gli storici Cosimo Ceccuti e Zeffiro Ciuffoletti, grazie alla “doppia anima dell’autore: testimone e storico”, presenta una “riflessione documentaria coraggiosa, onesta, rispettosa dei fatti e quindi rara”. Il libro, presentato in Sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi di fronte ad un pubblico numeroso e attento, è quindi utile strumento non solo per gli studiosi della storia politica italiana, ma anche per chi vuol capire meglio le vicende nazionali dell’ultimo decennio della nostra Repubblica.

Per dirlo con Lelio Lagorio, “il libro - che non è la storia di una sconfitta, ma la storia di una vittoria ideale che non si è strasformata in vittoria politica - può aiutare a capire qualcosa di più del passato e ad orientarsi meglio nel presente”.

In evidenza